Tiare e fogne

Già non ci piacciono i centri commerciali, cattedrali dell’assurdo consumismo forzato dal kapitale, orrori architettonici calati d’autorità sul territorio, centri di iper sfruttamento del lavoro…
A Villesse, vicino a Gorizia ce n’è uno; si chiama Tiare shopping ed è targato Ikea.
Bene, in questa struttura che unisce tradizione scandinava e moderna tecnologia, dove le famiglie sono accolte in un ambiente sicuro e confortevole, dove bambini e ragazzi hanno a disposizione spazi ricreativi all’esterno e all’interno del centro, aree e attività studiate per rendere la loro visita entusiasmante e per offrire agli adulti un’esperienza di shopping e tempo libero completa e rigenerante (aiutooo!)…. qui le imprese che hanno lavorato per realizzare questo po’ po’ di “paradiso terrestre”, ad iniziare dalle fogne, non sono mai state pagate.
Almeno fino a maggio, così era. Hanno protestato davanti alle entrate; “Voi aprite – noi chiudiamo” hanno scritto; e non si riesce a capire nemmeno chi era che doveva pagarli tanto lunga è la catena di subappalti.
Ikea se ne è tirata fuori, naturalmente.
Ma Ikea, come leggiamo qui -leggete che è importante- è comunque una delle tante entità che si avvale di lavoro organizzato da cooperative a turbosfruttamento.
La vicenda dei facchini licenziati a Piacenza è emblematica. Importante è la mobilitazione a loro sostegno.
Sabato 26 davanti a tanti negozi Ikea. Anche a Villesse. H.11,00

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