Le pubbliche esecuzioni ed il loro indotto

noisiamoqui358Terribile ed insopportabile, come sempre oramai, nei casi di certi delitti, la gestione mediatica intorno all’uccisione del bambino Loris.
Terribile la folla che ha bisogno di purificarsi attraverso la crocifissione di qualcun* ed ancora peggio i telegiornali che amplificano, quasi a reti unificate, sospetti, illazioni, giudizi… la materia prima, le assi con le quali il pubblico realizza il patibolo.
Osceno lo sguardo vojeuristico dentro la vita di una persona rivoltata come un calzino.
Da vomitare tutto l’indotto degli speciali televisivi con sfilate di esperti, criminologi, opinionisti e sullo sfondo, dappertutto, sempre, in casi come questo, la retorica intorno all’essere madre.
Che, in questo cristianissimo paese è status a sé rispetto all’essere donna, che a sua volta è status a sé rispetto all’essere uman*.
E così tutt* inchiodat* nella piazza della pubblica esecuzione di mamma orca, spregevole donna, e mostro disumano. La madre santa sul piedistallo, la madre “fallita” all’inferno. Nel mezzo, se c’è qualcosa, c’è solo speculazione da intrattenimento.
Il processo mediatico fa l’audience e viceversa; l’uno alimenta l’altro e tutt* lì a ragionare per stereotipi e condanne. Oggi,come secoli addietro.

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