Noi stiamo con Karima

noisiamoqui365“Io sto con Karima” scrive Simonetta Zandiri narrando la vicenda di questa donna sottoposta a TSO per essersi ribellata alla segregazione del marito in un CIE dopo che entrambi erano andati a denunciare ai carabinieri il tentato stupro della figlia sedicenne.
Qui il post di Simonetta.
Questa è la risposta istituzionale alla denuncia di violenza sessuale: quello che denunci interessa solo in virtù di chi tu sei.
Neanche la violenza è uguale per tutt*; per la figlia di Karima è anche il padre al CIE e la madre al ricovero coatto, oltre all’indifferenza dei media che nella notizia guardano al crimine (sic!) dei documenti irregolari dell’uno e all’irriducibile ribellione dell’altra.
Il circuito istituzionale ci fa guardare a loro come a quelli da punire.
Noi guardiamo a Karima e al suo coraggio.
A lei tutta la nostra solidarietà.

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