Brutto clima

Non avevamo dubbi che uno degli obiettivi dei dichiarati “stati di emergenza” è quello di evitare imbarazzanti contestazioni. E così al corteo non autorizzato di Parigi il giorno dell’apertura della conferenza sul clima COP21, la polizia carica.
Un brutto clima quando il potere invoca la sicurezza per negare la libertà.
Un brutto clima in ogni caso intorno ad una conferenza che sappiamo già non concluderà molto.
Nelle migliori delle ipotesi adotterà la tattica del salame, come suggerisce qui Gwynne Dyer.
Un modo per prendere tempo quando non c’è più tempo da perdere mentre la Groenlandia si scioglie, il permafrost fonde, il metano esplode e noi siamo qui 11_19_15_Brian_800KDot

 

 

 

… e poi un’altra cosa: sembra che non si discuterà affatto di pressione demografica, con l’arroganza di pensare ad una crescita costante, intesa come modello consumistico, che può essere tale solo per alcun* a scapito di molt*. Se ne è accennato nel dibattito al seguito di questo post… come dice Daniela Green “Vorrei sentire finalmente parlare di RIDUZIONE DEMOGRAFICA al COP 21.
Sennò sono frottole.”

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