Eliminiamo l’aria

antifasisters58… perchè la respirano anche i/le extracomunitar*, i/ rifugiat*, i/le richiedenti asilo, i/le clandestin*.

Eliminiamo il WiFi pubblico perchè viene usato da* suddett* nelle pubbliche vie, in capannelli che non fa bello, non fa decoro.

E’ uno dei primi propositi del neoeletto sindaco destrorso di Pordenone.

E’ una delle varie soluzioni dettate dalla logica punitiva e persecutoria che si ama mettere in atto per speculare politicamente in sintonia con la pancia dell’elettorato.

Già a Trieste, sempre in tempi di centrodestra c’era stata l’eliminazione delle panchine dei parchi perchè vi si sedevano pure i clochard.

La sinistra, allora, si era arrabbiata; un po’ anche adesso; il Pd ai desiderata del sindaco di Pordenone ha risposto che sono “Metodi da sceriffi”; “Ora ci aspettiamo che si chiudano le fontane dell’acqua potabile visto che gli immigrati le utilizzano, come tutti i cittadini pordenonesi”, ha detto la segretaria regionale Pd, Antonella Grim.

Peccato che il sindaco piddino di Udine abbia seguito a ruota quello di Pordenone con un meschinissimo “depotenziamento” del servizio. Che praticamente è come renderlo non fruibile.

Bravo, bravissimo.

A Gorizia invece, sono al di là del bello e del brutto, i rifugiati ormai hanno preso il sopravvento e la stanno radendo al suolo; c’è il coprifuoco, non si può uscire, -soprattutto le nostre ragazze-; stando ai deliri della Quinta colonna; e poi i barbari si sono mangiati anche i cigni che stanno sull’Isonzo. Barbari e carnivori! D’ora in avanti ci penseranno rsi fiamma nazionale a fare le ronde con i cani da guardia, magari anche con forza nuova e casa pound e relativi cani.

Che ci faranno coi cani, oltre che farli cagare nel parco e sulle sponde? Li aizzeranno contro i rifugiati? Scene da terzo reich.

Ma quando l’accoglienza è soltanto negli enunciati, non negli impegni, non nei fatti (salvo in quelli della speculazione economica sulla pelle de* migranti), questo resta. La punizione e la persecuzione. E la conversione dell’odio in voti.

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