Donne della Sorellanza

Che bello poter dire: “Di me si prendono cura le mie amiche!” perchè le amiche, infine, sono sorelle.

E quando il patriarcato nella sua espressione più brutale, separa, picchia, uccide… “Sorella, io si ti credo, non sei sola”. Un senso di solidarietà che unisce e unendo, diventa una forza.

Questo succede a Città del Messico ed in altre 39 città del paese. Una manifestazione per chiedere giustizia per il caso di un’adolescente di 17 anni violentata da 4 poliziotti nel municipio di Azcapotzalco. Al momento di ricevere la denuncia di violenza, il Pubblico Ministero non ha applicato il protocollo stabilito per le violenze sessuali e le prove, realizzate giorni dopo, non hanno prodotto risultati; l’indagine è stata resa meschinamente pubblica e dunque la giovane è stata bersagliata da minacce che l’hanno costretta a ritirare la denuncia. I 4 poliziotti sono stati sospesi dall’incarico ma nessun’ altra misura è stata applicata, né nessun’altra prova cercata. … infine la governatrice della capitale eletta tra le fila del partito “progressista” ha aperto un’indagine contro le femministe.

Qui la narrazione della manifestazione.

Glitter fucsia o reggiseni appesi, un filo che scorre nella solidarietà, di là e di qua, da lontano e da vicino, dappertutto dove la donna è cancellata, normata, eterodiretta; dove la Sorellanza diventa un grido di autodeterminazione.

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