E ora chi pettinerà Sedna? La Groenlandia che tutti vogliono.

Dunque Trump vuole comprare la Groenlandia. La Cina, in parte l’ha già comprata con forti investimenti, aereoporti e miniere.

La Groenlandia è una delle ultime colonie del pianeta, per la sua ricchezza di uranio, terre rare, oro, rame, zinco, idrocarburi… insomma di tutto quello che fa gola ai predatori del mercato globale.

Ma la Groenlandia è la terra del popolo Inuit, parola che significa semplicemente “umani”. E, a leggere delle connotazioni della loro cultura, sembra veramente un popolo molto più “umano” di quanto certa umanità occidentale abbia evoluto nella sua storia.

Loro non possiedono il concetto di possesso o proprietà privata con riferimento tanto a cose materiali, quanto a persone.

Loro sono abituati ad autogestirsi, non hanno capi e faticano a concepire l’idea di una struttura politica che regoli la loro vita dall’alto.

Loro educano i/le bambin* con molta cura e i piccoli, pur ricevendo attenzioni continue, crescono liberi di fare di tutto privi di inibizioni e di limiti imposti ed ignari dei concetti di punizione e castigo.

Ma loro, assaliti ed accerchiati dalle brame del possesso e dalla “civiltà” altrui sono anche uno dei popoli più infelici, con altissimi tassi di alcolismo e suicidio. Quello che accade ai popoli forzati a lasciare la loro cultura.

Ci abbiamo pensato in questi giorni per via di questo tentativo di Trump, ben descritto in questo articolo di Gwynne Dyer e perchè abbiamo trovato questo bel short film di Imelda Almqvist, sciamana.

Lei ricorda Sedna, la dea del mare degli Inuit che regola la vita degli animali marini e di conseguenza degli uomini, in quanto pescatori. Qui è riassunta la sua storia nelle diverse versioni. Lei è la potente dea del mare che manda animali sulla terra affinchè il popolo possa sfamarsi. Lei, quella “lontana e in basso”, la donna delle profondità, quella che non vuole marito, in cambio deve essere pettinata, i suoi capelli lisciati ed intrecciati poiché lei non possiede più le dita che le sono state mozzate dal padre.

In molte storie i padri decidono il destino delle figlie. Sedna ha lasciato padre e marito e la sua mancanza è diventata forza.

In molte storie i potenti decidono il destino dei popoli altri, diversi dal loro, spingendoli dalla diversità all’omologazione, sostanzialmente uccidendoli. Come per Sedna, ci auguriamo che la diversità diventi forza.

Noi stiamo con gli Inuit.

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