Obiettivamente parlando
Che obiettivo ha oggi l’obiezione di coscienza lasciata lì nell’art. 9 della legge 194?
Solo quello di non farla funzionare, questo è evidente. E’ il risultato del semino avvelenato lasciato a suo tempo dal legislatore contro le donne.
Se allora, nel 1978 si poneva il problema di tutelare la libertà del personale sanitario già in servizio, di agire secondo coscienza; da allora in poi, perché un* dovrebbe iscriversi alla scuola di ostetricia se non vuole praticare interruzioni di gravidanza visto che questo intervento è compreso nel mestiere che dovrebbe svolgere?
Viene forse riconosciuto al medico testimone di Geova il diritto di obiettare alle trasfusioni di sangue? No. Se deve praticarla e non lo fa viene perseguito penalmente.
Perché riconoscere su basi morali o di fede a cert* ciò che ad altr* viene negato?
E’ evidente che il riconoscimento dell’obiezione di coscienza nella 194 doveva essere un riconoscimento transitorio, solo per le situazioni in essere.
Lo scorso mese la senatrice Poretti ed il senatore Perduca hanno presentato un disegno di legge che è questo:
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
E’ abrogato l’articolo 9 della legge 22 maggio 1978 n. 194, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.