Parlami terra: fammi sentire la tua voce

Febbraio 20th, 2024 by dumbles

 

 

 

 

 

 

 

di Giulia Spanghero

Tai Gjai 17 febbraio 2024

Parlami terra. Fammi sentire la tua voce.

Febbraio 10th, 2024 by dumbles

Medea

Dicembre 25th, 2023 by dumbles

Strutture autorganizzate e percorso di emancipazione sociale ed economico delle donne in Rojava.

Dicembre 8th, 2023 by dumbles

Continuano gli incontri di autoformazione e aggiornamento su Ecofemminismo, Ecologia Sociale, Confederalismo Democratico e Jineoloji per sondare, approfondire e discutere sui diversi aspetti e sulle problematicità inerenti queste tematiche politiche e la loro possibile applicabilità anche in altri contesti.

Dopo l’incontro tenutosi nel giugno 2023 con una rappresentante del gruppo di Jineoloji di Brussels, questa volta ne parleremo con NORMA SANTI, attivista e studiosa solidale, autrice di articoli anche di gineologia e co-curatrice del libro “La sfida anarchica nel Rojava, BFS, 2019. Ha collaborato alla versione italiana “La prossima rivoluzione. Dalle assemblee popolari alla democrazia diretta” di Murray Bookchin (autore), Debbie Bookchin (curatrice).

Sabato 9 dicembre h. 16.30

Spazio Sociale Tai Gjai, S. Giorgio di Nogaro, Località Galli

Evento FB: https://www.facebook.com/events/239624675803230/?ref=newsfeed

Instagram: _dumbles__

Contro la violenza sulle donne.

Novembre 27th, 2023 by dumbles

A pochi giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin ribadiamo ancora …

Il patriarcato è quel sistema sociale, trasversale, reticolare, nel quale il genere maschile, in particolare, esercita potere, proprietà, privilegio, dominio, violenza su ciò che è diverso da sé, sulle donne e su tutti quei soggetti che non si conformano o si ribellano alla sua forma morale. Giulia 105 !

E’ anche il sistema che è responsabile di un’epistemologia, di una scienza, di una conoscenza ed una tecnologia (cioè di un sistema di interpretazione-manipolazione della natura), che oggi ci lascia (a) per esaurimento delle risorse, (b) per estinzione della specie  (c) per cambiamento climatico e per mancanza di empatia, sull’orlo dell’abisso.

E’ nello STATO che questo sistema trova la sua massima espansione. E’ sulle DONNE che esercita la massima forma di dominio. E’ sulla NATURA che esercita la peggior forza distruttiva.

#Agire alle origini del sistema del dominio #Ipertesto Ecofemminista #Jin Jihad Azadi #Che le donne vivano in libertà #Quando è nato il patriarcato?

Stop genocidio

Novembre 5th, 2023 by dumbles

No acciaio per gli armamenti!

Novembre 3rd, 2023 by dumbles

_dumbles__

Manifestazione Antimilitarista Monfalcone

Novembre 2nd, 2023 by dumbles

La nascita del patriarcato

Ottobre 28th, 2023 by dumbles
Alla luce dei moderni Matriarchal Studies, di cui Goettner-Abendroth è la fondatrice, il volume intende riscrivere la storia della civiltà umana da una prospettiva non-patriarcale. La ricerca, reinterpretando le scoperte archeologiche, offre una nuova visione sulla nascita delle società patriarcali e gerarchiche dell’Asia occidentale e dell’Europa succedute alle preesistenti comunità matriarcali ed egualitarie. Il libro offre al contempo un’analisi critica della narrazione storica, evidenziandone le lacune, le distorsioni e i pregiudizi di cui si sono nutriti, per secoli, i vari campi del sapere. Ne esce un racconto delle civiltà del passato in cui le donne, non ancora marginalizzate, erano al centro dei sistemi sociali. Goettner-Abendroth affronta diverse questioni a partire dal Paleolitico fino ad arrivare all’Età del ferro, come la nascita della matrilinea, la scelta della cooperazione a fondamento della società e il successivo imporsi delle procedure patriarcali di dominazione. È stato quello il momento in cui ha preso avvio la macchina bellica delle società statali e la conseguente ideologia del sistema guerra come innata necessità dell’essere umano. Ampio spazio è dedicato allo studio di come i gruppi umani si siano diversamente integrati negli ambienti naturali, affrontando, nei millenni, i cambiamenti climatici, con soluzioni diversificate a seconda dei contesti geografici. Un’analisi vasta, attraverso cui l’autrice offre una chiave di lettura illuminante, soprattutto per il presente.
https://www.noidonne.org/articoli/le-societ-matriarcali-del-passato-e-la-nascita-del-patriarcato-asia-occidentale-e-europa.php

… e che dal rifiuto della guerra nascano UTOPIE

Ottobre 28th, 2023 by dumbles

CONTRO TUTTE LE GUERRE E I CONFLITTI,
CONTRO TUTTI GLI ESERCITI E LA MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ,
CONTRO TUTTE LE SOPRAFFAZIONI,
CONTRO LA VIOLENZA, LE PERSECUZIONI E I GENOCIDI PERPETRATI DAGLI STATI,
PER L’AUTODETERMINAZIONE DI TUTTI I POPOLI E LE INDIVIDUALITÀ.

… e che dal rifiuto della guerra nascano utopie

 

… come il confederalismo democratico: un modello politico rivoluzionario, creato dal
basso, ecologista, ecofemminista, finalizzato alla convivenza tra popoli e composto da un
insieme di autonomie diverse, autodeterminate, capaci di creare rete, mantenere le
diversità e l’indipendenza (vedi esperienze già in atto come in Rojava)

… per sperimentare forme di resistenza diffusa contro la politica di Hamas e dello
stato di Israele… per ripartire dai bisogni e dai sogni di una popolazione che da
decenni vive sotto apartheid israeliano.

Judith Butler: “La bussola del lutto”

Ma quando e dove è nato il patriarcato?

Settembre 7th, 2023 by dumbles

Viviamo nella società del dominio, che è caratterizzata dal patriarcato, ma come dice Dilar Dirik, nessun* si chiede quando e dove è nato. O, peggio, si nega. Il patriarcato non è naturale. Ha avuto un’origine o più origini, che poi sono confluite a determinare quel sistema sociale  in cui gli uomini detengono il potere, l’autorià morale, il dominio all’interno della famiglia… , secondo Sylvia Walby è “un sistema di strutture sociali interconnesse, che permettono agli uomini di sfruttare le donne… Anche se non è esplicitamente stabilito dalla loro costituzione o dalle loro leggi, la maggior parte delle società contemporanee sono, in pratica, patriarcali.”

Demolire il patriarcato nell’epoca della crisi ambientale e globale.

Agosto 16th, 2023 by dumbles

Ricominciamo da qui, ricordando Marinella in un video registrato durante un suo intervento sull “Ecofemminismo come chiave interpretativa per fare la cosa giusta“.

Udine 3 maggio 2018 

video dell’incontro

DEMOLIRE IL PATRIARCATO NELL’EPOCA DELLA CRISI AMBIENTALE GLOBALE

Il patriarcato è quel sistema sociale nel quale il genere maschile esercita potere, proprietà, privilegio, dominio su ciò che è diverso da sé e su tutti quei soggetti che non si conformano alla sua attività morale. E’ anche il sistema che è responsabile di un’epistemologia, di una scienza ed una tecnologia (cioè di un sistema di interpretazione-manipolazione della natura), che oggi ci lascia (a) per esaurimento delle risorse, (b) per estinzione della specie e (c) per cambiamento climatico, sull’orlo dell’abisso.

 

A Marinella

Agosto 1st, 2023 by dumbles

Ci siamo conosciute tanti anni fa, nell’82, nella prima Sede Anarchica di Vicolo Candoli, a S. Giorgio di Nogaro. Alcune l’hanno conosciuta dopo, nel ’92, durante l’occupazione del CSA di Udine. Altre dopo ancora, in una fase più matura e più vicina alle lotte ambientali in difesa del nostro territorio. Quarant’anni di percorso in movimento, in evoluzione.

Non è stato un rapporto scontato, con lei, ma è cresciuto e maturato senza fatica, mescolando collettivo e individuale, privato-pubblico-politico, in modo sciolto, anche divertente, sornione. E’ diventata una sorellanza. Non lo diciamo come un termine da manuale femminista. E’ stato proprio così, nel tempo, naturalmente.

Marinella è sempre stata una persona discreta, molto intelligente, ironica, riflessiva e “selvatica” allo stesso tempo e, a discapito di un’apparenza fragile e minuta, è sempre stata tosta, determinata. Ce ne ha dato prova in quest’ultimo periodo, in cui ha fatto delle scelte impegnative, definitive, riguardanti la sua morte, anche la nostra … per quella parte che ci spetta, su cui non abbiamo potuto discutere, ma abbiamo potuto parlarne insieme. Non subito, ma lo abbiamo fatto, come si parlava degli altri argomenti, in modo perfino interessante. Sconvolgente e interessante allo stesso tempo. Ci ha dato tanto, anche questa volta, in modo poco appariscente, ma … come dire …c’è !

Insieme abbiamo fondato il Collettivo delle Dumbles, antica parola friulana, che significa “giovani donne” (a quel tempo lo eravamo davvero), un gruppo femminista e libertario sorto nel 92 … in continuità con un’esperienza già iniziata dal Collettivo Femminista Friulano nell’85-86 di cui lei, più grande, faceva già parte.

Marinella ha curato l’aggiornamento tematico del sito delle Dumbles e anche le pagine riguardanti l’Ecofemminismo (una sezione di Ecologia Sociale) trattando, da biologa, quale era, temi importanti, di taglio scientifico: aborto, antimilitarismo, biotecnologie, biopotere, cyberfemminismo, ecofemminismo, eutanasia, femminicidio, femminismi, globalizzazione, integralismi, madre lingua, madri, procreatica, procreazione assistita, prostituzione, scienza, sessismo, soggetto nomade, stupro etnico, trapianti, violenza sessuale. In questi ultimi anni si è rivelata molto importante la sua riflessione su nuove possibili epistemologie scientifiche, al fine di interpretare problemi come la pandemia e la crisi climatica.

Negli anni, tra reale e virtuale, attraverso la ricerca e la sperimentazione, è stata parte attiva nello sviluppo di pratiche libertarie, autogestionarie, antisessiste, antifasciste; sempre presente, seppur con discrezione, nei collettivi, nelle occupazioni, nei comitati di difesa ambientale, unendo all’aspetto ecologista anche quello femminista.

Ecco un suo pensiero in cui questo binomio è ben visibile:

Abbiamo sempre pensato che la nostra battaglia per l’autodeterminazione … non possa essere disincarnata dal luogo che abitiamo … In esso ragioniamo contro il sessismo, contro la violenza, contro le prevaricazioni … che colpiscono noi, ma anche il luogo intorno a noi. Quando diciamo che non vogliamo essere colonia di nessuno, lo diciamo in senso di rivendicazione individuale, collettiva, ma anche territoriale; le due cose sono inscindibili … Nessuna di noi può pensarsi in una terra colonizzata, ridotta ad un corridoio per passaggio di merci, ma ancor prima, devastata in un immenso cantiere.” (Udine, presidio NoTav, 8 marzo 2018)

Tramare vie di lotta e di fuga … per autodeterminare, sperimentando, pratiche di libertà e realtà possibili … dentro l’insieme delle intricate relazioni ecologiche del vivente.

Cercheremo di recuperare tutti i tuoi scritti, in particolare quelli riguardanti l’Ecofemminismo, per valorizzare il tuo-nostro percorso. Un’ipertesto Ecofemminista un po’ fuori dalle righe e piuttosto originale.

Ci mancherai. Tu saraas simpri dauur da nestre spale destre…

Dumbles

Così, tanto per sapere

Marzo 21st, 2023 by dumbles

E’ uscito il sesto rapporto dell’IPCC, Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici.

Per farla breve, è l’ultimatum della scienza alla politica; o si riesce a contenere il riscaldamento globale oppure, a breve, la situazione sarà al punto di non ritorno.

A breve vuol dire 7 anni circa…Le emissioni di gas serra derivanti principalmente dall’uso di combustibili fossili, devono raggiungere un picco al massimo nel 2025, quasi dimezzarsi entro la fine di questo decennio e azzerarsi a partire dal 2050.

Il Domani ci ricorda che lo studio è stato pubblicato “… mentre in Italia arrivava un nuovo rigassificatore, negli Stati Uniti era stato approvato un nuovo immenso giacimento di petrolio in Alaska e in Cina sono in fase di autorizzazione 168 nuove centrali a carbone.” E, possiamo aggiungere noi, mentre la Regione FVG sta lavorando (loro dicono di no, ma le evidenze smentiscono) ad una arcisuperultra acciaieria da insediare a S.Giorgio di Nogaro, fronte laguna.

Ma quella sarà green…( 🙂 🙂 🙂 !!! ) dicono sempre loro, a fronte di un progetto che, dicono non esistere.

Avessero ascoltato Eunice!
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Alpin jo mame… contr’ordine commilitoni!

Marzo 16th, 2023 by dumbles

Accidenti! E adesso chi glielo dice a Di Piazza, sindaco di Trieste, che gli alpini parlano la lingua femminista #controlemolestie?

Lui, che se una donna non apprezza un …che bel paio di gambeche bel culoche bel paio di Ѡchissenefrega! … Siamo maschi… w gli alpini, w gli alpini!

Ahilui, mumble e rimumble, le alte cime degli alpini hanno realizzato che uscire sulla stampa più per denunce di molestie che per orgoglio di bontà non giova, perciò, anche se, sui fatti di Rimini 2022, ribadiscono di non aver niente di cui scusarsi, –bontà loro-, producono un manuale di consapevolezza, scritto da donne per uomini con la penna sulla testa.

Le autrici, di dichiarata fede alpina e femminista, buttano giù un abc di quello che dovrebbe essere un comportamento normale fra esseri umani di sesso diverso.

Cosa fare e non fare, dire e non dire ecc. insomma una sorta di scoperta dell’ acqua calda delle relazioni umane.

Giova, non giova? Di sicuro ripara.  Read the rest of this entry »

8 MARZO DEL NOSTRO TEMPO

Marzo 9th, 2023 by dumbles

Proviamo a dirlo con le parole di Paul Preciado che: “malgrado tutto, questo è il nostro tempo.

Non abbiamo avuto fortuna, ragazzi miei.

E’ il tempo dei resti, delle rovine, degli scarti e dei sopravvissuti del produttivismo, del patriarcato, del binarismo eterosessuale, del razzismo gerarchico, del complesso carcerario, dell’industria farmaceutica, dell’impero digitale pornografico, della sorveglianza internazionale, del viaggio coloniale, in America come nello spazio…

Questo è il nostro tempo, un tempo che è malato, assetato, bruciato, analfabeta, smarrito e quasi morto. Ma è comunque il nostro.(*)

Una sfilza di aggettivi tristi; un tempo malato sì, per una pandemia mal gestita e malcompresa le cui origini gravano sull’incoscienza tutta umana della distruzione degli habitat naturali; un tempo biologicamente malato che abbatte confini interspecifici che vanno rispettati e socialmente malato che innalza confini intraspecifici di terra e di mare per eliminare gli/le esclus* dal banchetto del capitale.

Un tempo assetato; qui da noi, mai come ora, per la prima volta abbiamo visto spegnersi le fontane per mancanza d’acqua nelle falde artesiane… abbiamo visto i raccolti secchi e abbandonati e la stessa ottusa ostinazione nella persistenza dellagricoltura intensiva e degli allevamenti industriali… ma: “acqua in bocca”; la prossima pandemia forse verrà da lì, si chiamerà aviaria, così dice chi osserva le migrazioni virali parlando sottotraccia in un tempo che rimane analfabeta anche se annega in un mare di informazioni e dati convertiti in moneta sonante nel sistema di controllo infocratico in cui anche l’umano è prodotto dissolto nell’algoritmo…

un tempo smarrito, che non ricorda il suo passato, che spesso manipola e riscrive la storia per renderla appetibile ad un presente addomesticato e fascista di ritorno; un tempo smarrito che non sa perché si trova al punto di non ritorno climatico-ambientale… Read the rest of this entry »

Fallo al centro – come scivolare sulla buccia di banana

Agosto 5th, 2022 by dumbles

Albero dei peni (Massa Marittima) Dal Medioevo.

A Monteprato di Nimis c’è stata la Festa degli Uomini.
Uomini, non quelli che, come nel linguaggio corrente, si rappresentano come maschile universale sottointendendo perciò anche le donne (pessimo vizio anche quello), ma uomini-uomini ridotti ai minimi termini della loro fisiologia: un pene, uno scroto, due testicoli.
E si prendono pure sul serio con un tocco di rispettabilità antropologica narrando della ultraquarantennale festa nata da un evento catastrofico come quello del terremoto del ’76 quando negli anni seguenti, a segnare un ritorno alla vita furono nascite di soli maschietti… che se nascevano femmine no maschio no party.
Fatto stà che il fato, amante del cromosoma Y, ha spinto la festa fino ai giorni nostri in cui l’ideona per l’esaltazione dell’organo erettile è stata la simulazione di falli/banana con fellatio praticata da donne bendate e inginocchiate con le mani dietro la schiena.
Guardare il video, probabilmente a molt*, fa schifo, anche a noi, ma a quelli e quelle che erano lì piaceva e si divertivano, e le donne organizzatrici erano convintone. Read the rest of this entry »

SULLA PELLE DEL POPOLO KURDO

Giugno 30th, 2022 by dumbles

Così alla fine, Svezia e Finlandia entreranno nella NATO grazie alla pelle del popolo kurdo venduta ad Erdogan in cambio del suo benestare all’ennesimo allargamento del patto atlantico.

E’ certo che la guerra in Ucraina ha dischiuso alla Turchia diverse opportunità; un occhiolino all’America, un po’ di droni all’Ucraina, nessuna sanzione alla Russia…

il grande mediatore fra Putin e Zelenski può incassare ciò che gli sta più a cuore: la cancellazione del popolo kurdo dalla faccia della terra.

Si inizia con 33 persone direttamente sacrificabili che verranno mandati alle prigioni ed alle torture turche; si continuerà con forniture di armi ad Ankara, una più severa legge antiterrorismo e zero appoggio alle Ypg curde: le dimenticate eroine ed eroi di ieri che avevano salvato il mondo dall’Isis. Read the rest of this entry »

FETUS FIGHTERS – i/le fetusi/e

Giugno 27th, 2022 by dumbles

Ab orto, si, diciamolo pure in latino, perché proprio dall’alba dei tempi la nostra specie nasce da corpo di donna; e dall’alba dei tempi l’uomo ha cercato di capire, e poi controllare, soprattutto controllare il “potere” generativo di questi corpi sfuggenti.

Il controllo poi, per potersi esercitare liberamente, ha elaborato l’idea di un corpo femminile vuoto, da riempire, un corpo contenitore, un vaso, insomma.

Questo è sembrato appropriato per il sistema messo a punto nei secoli dei secoli, sistema che funziona tutt’ora e che chiamiamo patriarcato.

Dai tempi di Marcocaco disseminati di olle e anfore a forma e metafora di uteri femminili, ai tempi postmoderni di tutt* noi; dall’età della pietra all’età della plastica, quel sistema vorrebbe che ciò che avviene nel corpo della donna fosse controllato dall’uomo o da interposto corpus di leggi da questi creato.

Ed eccoci all’aborto e all’America di questi giorni dove la corte suprema ha depennato il diritto a praticarlo a livello federale (sancito con una sentenza del 1973), lasciando che ogni stato agisca autonomamente nel merito. Se è già illegale abortire in otto stati, presto lo sarà probabilmente in altri dodici… il proibizionismo avanza sul tappeto di velluto steso da Trump con la nomina dell’ultima giudice della corte suprema: donna e giovane: un buon investimento per gli anni a venire visto che la carica è a vita. Read the rest of this entry »

HWV Human War Virus – il virus umano della guerra

Giugno 22nd, 2022 by dumbles

Ci sono domande alle quali forse non si riuscirà a rispondere; tipo se la guerra sia annidata dentro la specie umana, come un virus che ti prende e non ti abbandona più…

Una innata propensione del “Tutti contro tutti”; o una malattia comparsa con l’avvento dell’agricoltura e la formazione della proprietà privata; che segnano uno spartiacque temporale dal quale non si è più riusciti a tornare indietro…

Sia come sia, di questa morbosità antica, pandemica, ricorrente, universale non ci si riesce a liberare, al punto che, nella maggior parte dei dizionari la “pace” viene definita in negativo come “non guerra”.

Intorno agli anni ’50 il prete in processione per i campi cantilenava “A peste, fame et bello, libera nos domine”; liberaci signore dalla peste, dalla fame e dalla guerra. Da allora il nostro mondo è radicalmente cambiato, ma il tris da paura persiste; la peste si chiama covid ed è favorita dalla distruzione degli ecosistemi, la fame ci viene e verrà dal cambiamento climatico e la guerra è sempre quella se pur tecnologicamente implementata dal crescente armamentario che va dalla clava, ai droni, alla bomba termobarica, per tacere di quella nucleare.

Trasformazioni in negativo quindi, guidate da quei principi di predazione e dominio economicamente organizzati nel sistema capitalista con prefisso neo-necro-turbo, quello che si vuole; architrave degli stati che si avvalgono della forza armata e dell’esercito per controllare i conflitti interni che questo genera e quelli esterni inevitabili. Guerra. Read the rest of this entry »