Il pensiero disabile

aborto39Ragionare sull’aborto  a partire da appartenenze fideistiche corrisponde al manifestare una vera e propria disabilità del pensiero; significa dare forma ad un ragionamento che non ha aderenza alla realtà per il semplice fatto che non prende le mosse da quella, anche se  però,  poi, a livello normativo, pretenderebbe di regolamentare.
Succede ogni volta che si mette in campo l’equazione aborto=omicidio, e,  come ci mostra questa dettagliata riflessione di Chiara Lalli anche quando si parla di diagnosi prenatale e aborto costruendoci sopra un’altra  equazione, ancora più odiosa, e cioè: aborto di un feto con anomalie=discriminazione verso le persone disabili. Questa volta il pensiero che non sta in piedi viene dall’abilità del Comitato di bioetica di San Marino.

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