DONNE PREPAGATE
Noi non ci annoiamo mai. Purtroppo.
Vorremmo, ma non combiniamo, sempre ci stuzzicano con nuove quanto fastidiose evidenze.
Ora dovremmo ragionare intorno a questa nuova identità attribuita al
nostro genere: la “donna tangente”, come l’ha chiamata Gad Lerner. La
mazzetta incarnata che segnala l’evoluzione dei birbantelli i quali non
vogliono più essere pizzicati con le mani nel water (do you remember
Mario Chiesa?).
Insomma, gli ex mariuoli in premio ai favori concessi con la
prostituzione delle loro coscienze, esigono bonus non più monetari ma
corporali, meno tracciabili, meno identificabili, più dissertabili…
[Che cosa è infine una “ripassatina”? … Quante ne abbiamo fatte noi, di
veloci veloci un momento prima di un esame o una interrogazione?]
Poi vedrete, della gelatina che sbrodola dal piatto del malaffare alla
fin fine resterà visibile il disprezzo morale per la donna prepagata,
non l’azione illecita del pagatore; resterà la riprovazione per chi
volontariamente vende il corpo che gli/le appartiene non per chi vende
ciò che non gli può mai appartenere cioè i soldi, le speranze, il
dolore degli altri.
Il potere sancisce che i corrotti, meglio se di grosso calibro,
presunti o certificati sono comunque intoccabili. Le donne, dipende.
Quanto sono mogli di, figlie di, compartecipi a … poi tutte le altre
invece sono “un regalo fatto da Dio all’uomo“, ora anche un regalo
fatto dal corruttore al corrotto.
D’altra parte gli uomini si omaggiano così: offrendo, regalando e possedendo donne.
Ci vengono in mente quei tre: l’avvocato e i due imprenditori che
prepagavano la donna da offrire in omaggio al politico di Forza Italia
di passaggio in campagna elettorale a Udine. Una carineria, così,
niente di che, un regalo, un riconoscimento… Per noi solo sciatteria
politica che sembra sussurrare: “ricordati di me, quando sarai in
Paradiso”.
Noi non ci annoiamo a guardare questo sistema di “dazioni” corporali od
oggettuali; che alla donna talvolta accompagna la macchina, o anche,
nel piccolo, la riparazione dello sciacquone. Quest’ultima dello
sciacquone poi, è originale, perché tale “dazione” è richiesta dalla
moglie di; per lei cose di casa: la libreria, i mobili, il cesso… E si
finisce sempre lì, questa volta con una presunta corrotta; di riflesso
o di continguità, che anche in famiglia l’ordine morale va sempre
mantenuto.