Uckermark:un campo di concentramento per ragazze e giovani donne

Durante il Festival Femminista Queer e Transgender Rdece Zore/Red Dawns di Ljubljana di cui abbiamo parlato qui sabato 6 marzo alle 17.00 presso l’ [A]Infoshop al Metelkova verrà presentato il Working-camp Internazionale Antifascista Femminista presso l’ex campo di concentramento per sole donne e giovani ragazze e successivamente di sterminio di Uckermarck in Germania.
Cenni storici:
Il campo di concentramento per ragazze e giovani donne, successivamente di sterminio di Uckermark era stato inizialmente chiamato "Campo di protezione giovanile" dai nazional-socialisti ed era stato costruito tra il 1941-1942 dalle deportate del confinante campo di concentramento femminile di Ravensbrück. Questo sito, testimone di innumerevoli violenze perpetrate dal regime nazional-socialista è stato completamente dimenticato nel contesto dei siti memoriali ufficialmente riconosciuti.
Nel giugno del 1942 le prime 70 ragazze sono state imprigionate qui, per la maggior parte inviate dai pubblici servizi sociali ed etichettate come ANTISOCIALI (ASOZIALEN) il cui significato spaziava enormemente e non era ben definito.Qualsiasi comportamento contradicesse le regole del regime nazional socialista era considerato "asociale".Questa stigmatizzazione era arbitraria e dice poco sugli individui perseguitati, ma molto sull’ideologia dei loro aguzzini.
Alcune delle motivazioni della persecuzione di queste ragazze erano: ribellione e fuga dai i servizi sociali pubblici, far parte della resistenza o semplicemente essere figlie o sorelle di chi ne faceva parte,andare a ballare, violare il divieto di alcool o uscire la sera, appartenere ai "SWING KIDS" (un gruppo di giovani che si opponevano al nazional-socialismo), avere contatti con ebrei o lavoratori stranieri, non far parte delle “League of German Girls” che era la branch femminile del movimento di giovani nazisti:La gioventù di Hitler.A tutto cio’ si aggiunge anche il non rappresentare l’ideale di donna del nazional socialismo quindi l’essere libertine, prostitute o lesbiche.
A partire dal 1943 incominciarono ad essere deportate qui anche donne Sinti e Rom oltre che partigiane tutte provenienti dall’area della attuale Slovenia.Si e’ contato che circa 1200 donne tra i 16 e i 21 anni sono state imprigionate qui e anche alcuni (pochissimi) giovani ragazzi.
Nel gennaio 1945 il campo fu tramutato da concentramento a sterminio principlamente per donne ebree, anziane e malate provenienti dal vicino Ravensbrück.Uno dei metodi usati all’interno dell’infermeria fino alla liberazione per l’uccisione di donne era l’iniezione di dosi fatali di stricnina che provocavano la morte tramite paralisi del sistema respiratorio.Sopravvissute che erano state obbligate a lavorare nell’infermeria hanno testimoniato che fra le 30 alle 40 donne al giorno venivano uccise in questo modo.
E’ stato stimato che circa 5000 donne morirono in questo campo.
Nel 1945 il Uckermark fu liberato dall’Armata rossa che lo trasformo’ in un deposito di veicoli.Fino al 1970 questo campo non venne mai riconosciuto come campo di concentramento.
Fino al 1992 il suolo non è stato aperto al pubblico e la sua storia lasciata all’oblivio.
Nel 1997 un gruppo di donne deciso a riportare alla luce la storia di questo posto e di ricordare tutte le donne che qui sono morte o hanno sofferto, ha dato il via all’esperienza del campo di lavoro che ha preso regolarita’ dal 2001 ad oggi.

Per ulteriori informazioni sulla storia del campo di concentramento, sulla storia del working camp femminista antifascista e sulla sua evoluzione dal 2001 ad oggi qui il link al pdf redatto da alcune partecipanti purtroppo per ora solo in inglese, ma ci stiamo attivando per la traduzione.

International Antifascist Feminist
Working Camp at the Site of the former
Youth Concentration Camp Uckermark
2009
Reader

 

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