E poi carne Cota alla brace

Vagando qua e là ci siamo imbattute in questo commento di Diego Finelli a proposito di una festa padana. Guardate l’immagine, non perdiamo tempo a commentarla; più di noi lo dovrebbero quelli che plaudono al Cota che ha riaperto le porte all’ingresso delle associazioni pro-vita nei consultori. Chi ci tiene tanto alla donna-contenitore-di-embrione, come può sentirsi a proprio agio nel manifesto con la donna attaccata alla scritta grigliata di carne, insomma con la donna-contenitore-di-macinato-di-maiale, in linguaggio culinario: salsiccia? Sono la stessa cosa?  Ohibò, è solo una questione grafica? Già… incapaci come al solito, ingolfati nel carniccio del doppio senso laido, …non laico eh! Che a loro la croce, stando a Borghezio con plauso di Speroni, dopo timido ciccicoccò di Calderoli,  non gli dispiace come clava ideologica ovvero quella che nel Breivik style si trasforma in fucile di precisione.

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