Maroni ha le regole

… le sue. Quelle che si inventa volta per volta per dire che nella politica intrapresa contro l’immigrazione va tutto bene. Persone, anche minori, rinchiuse su  navi che non sono luoghi giuridicamente adibiti alla detenzione, legati illegalmente con manette surrogate cioè fascette da elettricista; detenuti senza reato e senza avvocato, confinati sulle navi;  e dalle navi agli aerei e via indietro senza toccar terra. I pm di Palermo aprono un fascicolo sulla base di un esposto presentato da un gruppo di cittadini e Maroni dice: «è salito sulle navi anche un deputato Pd: io sono per la massima trasparenza, non ho nulla da nascondere». Il deputato del Pd era Tonino Russo, voce del verbo russare, dormire, non vedere.
E un’altra regola crudele si va affermando, tacita, silenziosa, forse la più disumana di tutte: quella che trasforma il soccorso in mare in un reato. Leggete qua.

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