La ricaduta
Questa non l’avevamo ancora pensata, cioè che della guerra si potessero presentare anche queste “ricadute benefiche” ovvero organi da espiantare dai militari americani feriti e da distribuire pressoché in sito, cioè, -[non in Afghanistan o Iraq], ma nei paesi europei più o meno amici, più o meno contermini, perché non ce la fanno ad arrivare negli USA. Insomma, un orrore nell’orrore nell’orrore. Quello della guerra, quello del militare allevato come macchina per uccidere, quello del militare “morto” da sfruttare fino alla fine con la divisione degli organi, dietro la retorica delle 140 vite salvate.
Antimilitariste sempre, e pure contro la predazione degli organi.