Ballo col morto
Quando perfino un giornale di Tav e di governo come La Repubblica decreta la morte del corriodio 5, vuol dire che il corridoio 5 è proprio morto; morto, trapassato, defunto.
Eppure ministri, progettisti, politici continuano a ricamare intorno al simulacro in un bluff perenne fra alta velocità, alta capacità, costi, introiti e finanziamenti. Non sia mai che abbandonino il giocattolino che in tempi magri permette pur sempre di far girare, fra progetti e studi preliminari, un po’ di denari… poi quello che si farà, si farà; … un cantiere qui, una porcheria là…
La prossima settimana si troveranno a confabulare a Monfalcone, a porte chiuse, perché non si senta la puzza del cadavere.