Tessuto stampato
Dell’ idea della carne artificiale ne avevamo già parlato tempo fa a proposito del tentativo di uno staff olandese di produrre carne in vitro a partire da cellule staminali di suino.
Oggi l’argomento viene ripreso da alcuni siti perchè Peter Thiel, uno dei fondatori del PayPal, il sistema di pagamento online, avendo evidentemente molti soldi a disposizione, ha deciso di spenderli finanziando una start-up che arrivi alla produzione di carne, questa volta attraverso la pratica del bioprinting.
Il bioprinting è una tecnica che potrebbe essere interessante per lo sviluppo di tessuti umani che, al di là delle finalità terapeutiche, possa andare anche ad arricchire i metodi alternativi alla vivisezione [qui una tesi di laurea che spiega di cosa si tratta e come funziona], obiettivo più concreto ed etico; che alla bistecca stampata in più copie per cessare la fame nel mondo, non ci crede nessuno ed i/le vegetariani/e seri non vanno certo in cerca della carne artificiale… e non apprezzano nemmeno la foto ad illustrazione della notizia: la donna con l’espressione “ti mangio”, alla braciola, “mangiami”, allo spettatore.