L’esercizio del controllo

La cronaca del fatto accaduto oggi è ancora incerta, la stampa la racconta in un modo, il tg in un’altro; in ogni caso, che la donna per la quale due ragazzi litigano al punto quasi di uccidersi, sia la ragazza o la madre di uno di questi, non è qui rilevante.
Lo è invece sempre il fatto che una donna che decide, ovvero una donna e la sua decisione di frequentare una persona, non sono riconosciute, non contano, non valgono, non esistono; quello che si riconosce è solo il proprio antagonista; è con questa persona, questo soggetto che si devono regolare i conti perchè ha scelto la donna sbagliata, quella che si ritiene propria o sulla quale ci si ritiene legittimati ad esercitare il proprio controllo.
E poi c’è il continuo stillicidio femminicida di quelli che non riconoscono nel senso che non ammettono una decisione che li escluda e per questo quella donna che decidesse altrimenti non può vivere, è riconosciuta, solo per essere cancellata. Oggi un tale ha tentato di uccidere la ex moglie “perchè si è rifatta un’altra vita”

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