Tra procure e cassazione

Fare il saluto romano e inneggiare al fascismo e al razzismo è reato. A ricordarcelo, una sentenza della Cassazione, che ha condannato un neofascista che in una riunione pubblica a Firenze, insieme ad altri, inneggiava al regime fascista.
Ecco, menomale che ce lo ricorda la Cassazione, che, se ce lo ricorda, vuol dire che pure lei,  Suprema Corte, se ne è ricordata.
Perchè invece il Tribunale di Isernia, qualche giorno fa, ha condannato un gruppo di militant* antifascist* per aver contestato un’iniziativa di Casa Pound -fascisti di nome e di fatto- al grido di: “il Molise è antifascista” e per aver cantato Bella ciao… una settimana di carcere propcapite commutata in pena pecuniaria di 1.350 € .
Spazio ai fasci e condanna a che li contesta; cioè tutto l’incontrario di quello che si dovrebbe fare; o sono sclerati o sono schierati.

Comments are closed.