Voto a perdere
Ad ogni campagna elettorale, gli/le anarchici/e, giustamente, fanno la loro “campagna” astensionista. Principalmente per motivi ideali, perchè il voto corrisponde alla delega, perchè la delega per come è concepita questa “democrazia” corrisponde sempre ad un tradimento, perchè l’autogestione è meglio, perchè bisogna avere fiducia nelle proprie capacità di pensare e progettare “il governo” del proprio territorio….
Oggi lo stato putrefatto del panorama politico con tutti i/le suoi/e rappresentanti hanno però di gran lunga facilitato il lavoro tanto si sono smerdati da soli al punto di fare dell’astensionismo uno fra i maggiori “partiti”.
“Se non voti ti fai del male” canta Celentano, anche lui per tirare la carretta di qualcun’altro; ci chiediamo quanto bene si sia fatto chi fino adesso ha sempre votato!
Prima, ma anche adesso che le regole della rappresentanza si chiamano Porcellum, cosa peraltro offensiva nei confronti dell’animale che evoca.
Sul web ci siamo imbattute nell’immagine in cui si diceva che “l’urna non è cosa per vivi”; ci permettiamo di aggiungere una “/e” per rendere anche il femminile, e per il resto siamo perfettamente d’accordo.