Les Misérables
Ne avevamo accennato a proposito dell’8 marzo e del regalo delle mimose ovvero del come farsi belli ai nostri occhi con i nostri soldi… Oggi sappiamo che la Corte dei conti ha soprasseduto alle mimose ma non ai tanti bonus che i signori consiglieri si sono permessi in virtù del loro incarico.
Ne fa un esaustivo elenco il Messaggero Veneto; c’è di tutto, anche chi grazie alla conquistata cadrega ha pensato che pure il suo bambino aveva diritto al seggiolino… insomma, un quadro di piccoli pitocchi, se si guarda a stipendi e pensionamenti garantiti poi dal ruolo istituzionale.
Il quotidiano locale cavalca la vicenda e la tratta come una telenovela a puntate, uno stillicidio di informazioni che, sembra stiano condizionando la rosa dei candidati-condidabili alle prossime regionali.
In realtà una gran patacca tutta questa campagna moralizzatrice.
Il problema non sono certo i quattro euro che questi si sono messi in tasca; il problema sono i milioni di euro che questi vogliono sottrarci con le grandi opere, tanto per fare un esempio, e le denunce e le manifestazioni dei movimenti che la stampa locale ha sempre censurato.
Lo hanno capito anche i gnogni che le grandi opere come il TAV sono la via maestra del peculato, della corruzione, delle mafie. E se proprio proprio un∞ non ci crede, poi ci sono le inchieste e i processi.
Questo è esecrabile, il ruolo di imbonitori/trici, che molt∞ politic∞ esercitano, come presidente di regione, assessor∞, consiglier∞ o sindac∞. Questo è imperdonabile.
Ne parleremo pubblicamente giovedì 14 marzo qui.