Sceneggiata post mortem
Oggi che è morto, molti sono a incensare Manganelli, capo della polizia, per la sua capacità di chiedere scusa per il G8 di Genova.
Le scuse allora profferite sarebbero queste: «Ora, di fronte al giudicato penale, è chiaramente il momento delle scuse. Ai cittadini che hanno subito danni ed anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza. Per migliorare il proprio operato, a tutela della collettività, nell’ambito di un percorso di revisione critica e di aperto confronto con altre istituzioni, da tempo avviato, la Polizia di Stato ha tra l’altro istituito la Scuola di Formazione per la Tutela dell’Ordine Pubblico al fine di meglio preparare il personale alla gestione di questi difficili compiti. Il tutto per assicurare a questo Paese democrazia, serenità e trasparenza dell’operato delle forze dell’ordine, garantendo il principio del quieto vivere dei cittadini».
Alla faccia!
Questo è un esempio classico da citare per spiegare il proverbio: “La toppa è peggiore del buco”; l’orrenda “macelleria messicana” che è stata la violenza alla scuola Diaz è diventato “qualche comportamento errato”. Ecco.
Poi tutt∞ quell∞ che vogliono sapere, sanno: che lui dall’alto della sua carica non ha mai sospeso alcuno dei responsabili dai loro incarichi né al momento del rinvio a giudizio né dopo le condanne di secondo grado; non ha aperto bocca sulle promozioni accordate ai dirigenti imputati; non ha aperto bocca per i depistaggi ed il boicottaggio sistematico delle inchieste della magistratura; né per i falsi nei verbali, né per la costruzione di prove fasulle…
E poi per consolidare le scuse, peraltro arrivate dopo undici anni e la sentenza della Cassazione, le ha abbinate alla creazione della sua Scuola di Formazione alla cui direzione è andato il prefetto Oscar Fioriolli che è uno che si è a sua volta formato qui.
Lo ricorda Giornalettismo, un blog cui piacerebbe avere fiducia nelle istituzioni e nei poliziotti onesti. Tanti auguri.