25 aprile

antifasisters39Questo il volantino che distribuiremo domani a Udine.

L’insostenibile “lato buono” dell’infame fascismo
Andiamo direttamente al punto: tentare di estrapolare e con ciò valorizzare un presunto  “lato buono” dal fascismo, è come tentare di distillare profumo dalle deiezioni che sono quella cosa che comunemente chiamiamo “merda”.
Non si può.
Una dittatura è una dittatura, non può odorare di buono, anche se nelle infamità ad essa connaturate si mescolano la tessera per mangiare, la bonifica, il riposo settimanale, gli assegni famigliari, le strade, le fogne… opere ed operazioni di consenso realizzate dopo aver sciolto le organizzazioni operaie, proibito comizi e scioperi, soppresso la stampa antimonarchica ed operaia… insomma, dopo aver garantito   il confino, il carcere, la tortura e la morte per i/le dissenzienti mentre ai delatori ed ai crumiri si garantivano  concessioni, favori politici ed economici perfezionando una classe di burocrati conniventi e collusi, quella sì, distillata ed arrivata integra fino a noi nello stile di quella che siamo abituati a chiamare “casta”.(*)
Lasciamo al lavoro degli storici e delle storiche l’analisi dei dettagli, ma, a meno che un* non sia in malafede o fascista il risultato è un sunto col pollice verso..
Sembra invece diventato uno sport nazionale richiamare gli aspetti positivi del ventennio con il seguente clichè: c’è una parte buona del fascismo ed una nella quale ha sbagliato che è quella delle leggi razziali…. formulato anche in senso inverso iniziando dalla parte cattiva delle leggi razziali e finendo con la parte buona sicchè questa, facilmente etichettata e liquidata la prima, rimane come ultima parola.
Divers* ultimamente si sono cimentati in questo esercizio; dal solito Berlusconi, alla Biancofiore deputata pdl, poi al sottosegretario all’economia(governo Monti) Polillo, arrivando alle frasi sconclusionate della capogruppo grillina alla camera Lombardi… e poi fino all’ultima  in ordine di tempo che ci piace citare qui: Margherita Hack.
In sintesi, in una recente intervista rilasciata al sito www.barricate.net disse che il fascismo modernizzò il paese e che certe conquiste oggi ce le sognamo….
e con quest’ultima affermazione introduce anche un altro giochetto facile facile: il contestare il presente guardando al passato, a quel passato  che anche le menti non necessariamente da astrofisico ma da buzzurr* qualsiasi amano siglare con un “si stava meglio quando si stava peggio”.
Così tutt* ad elogiare la coraggiosa Margherita  per le sue affermazioni; anche i fascisti, -beata l’ora-.
Ora, che la situazione attuale sia disastrosa, è sotto gli  occhi di tutt*; c’è un fascismo diffuso e reale nella nostra società, non immediatamente decodificabile anche perchè nascosto nell’agire dei gruppi di potere dell’informazione e nelle lobby finanziarie, ma immediatamente evidente e manifesto per esempio quando si muore per mano delle forze dell’ordine o come quando si protesta contro il TAV ecc.ecc. … e dovremmo uscire da questo sfacelo guardando indietro al sistema per liberarci dal quale donne e uomini hanno preso le armi e hanno dato la vita??!!
Riproporre il “buono” del ventennio, se non è crassa ottusità è operazione di palese sdoganamento; oro colato per i fascisti del terzo millennio, come si definiscono quelli di CasaPound che a Udine aprono un loro covo, dal quale proclamano tutti i buonismi possibili, finanche l’aiuto ai disabili, quelli che i nazisti, compagni di merende dei loro nonni -mai ripudiati- mandavano nelle camere a gas.
Buonismi e manfrine che sono un gran cavallo di Troia con un unico fine: far calare il rigetto nei loro confronti che poi, quando sono sufficientemente coperti politicamente  lasciano liberi di agire i Casseri (**) di turno, perchè se il “lato buono” è una bufala, quello cattivo, picchiatore e squadrista è una realtà, perchè è fisiologico, perchè nel DNA, nella natura del fascismo stesso… mai senza.
Capire questo è fondamentale affinchè la resistenza che si celebra ogni anno non sia pura rappresentanza; non stiamo a perdere tempo a sfogliare Margherite: “buono”, “non buono”; ciò che è intrinsecamente infame non è mai buono; ricacciamolo nelle fogne, … tiè, anche in quelle fatte da loro nonno.

(*) Perchi vuole approfondire: Luigi Fabbri, La controrivoluzione preventiva-riflessioni sul fascismo, Zero in condotta 2009
(**) Gianluca Casseri, frequentatore di Casa Pound a Pistoia, nutrito dalle dottrine razziste dell’ambiente di estrema destra, nel  2011 a Firenze esce in strada ed ammazza a colpi di pistola due senegalesi e ne ferisce un terzo.

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