La legge della violenza
Non ne combinano una, che sia una, di giusta.
La legge contro la violenza: il pacco inserito nel pacchetto carceri.
La nuova norma nascosta lì dentro dice che il questore, anche in assenza di querela, può procedere all’ammonimento dell’autore del fatto ritenuto criminoso. E poi, sempre il questore, può decidere per l’ammonito anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, così,tanto per lasciartelo tra i piedi tutto il giorno, ed infine si prevede il procedimento d’ufficio se il reo era già un ammonito.
Ah, poi,la querela è irrevocabile, cioè non si può cambiare idea e se la violenza accertata è ai danni di uno straniero (scritto così: uno straniero), il questore con il parere di questo e sentito quello, rilascia un permesso di soggiorno per consentire alla vittima di sottrarsi alla violenza.
Perciò stranier* avvisat*: il permesso di soggiorno ce l’hai con un lavoro in regola o con la violenza domestica, altrimenti puoi tranquillamente essere soggetto a qualsiasi violenza dentro o fuori dei CIE, lavorando da schiav* o facendo la fame sotto i ponti. E poi c’è la crudeltà finale ovvero che il permesso di soggiorno viene tolto nel momento in cui vengono meno le condizioni che ne hanno giustificato il rilascio.
Che oscenità questo continuo avvalersi di problemi reali per proporre soluzioni che sono ancora peggiori del male. Perchè una legge che prevede il procedimento d’ufficio ed il procedimento in assenza di querela è una legge che provoca una violenza ancora più profonda che è quella di assoggettare le donne alla volontà insindacabile di terzi.
La discuteranno martedì, ma se il concepito è questo, il partorito sarà un mostro.