Cosa ha fatto Fidenatto
Lui si chiama Fidenato, con una “t”, ma noi ne abbiamo aggiunto un’altra per il vezzo della assonanza con la parola “fatto”.
Abbiamo creato un nome grammaticalmente modificato; ci confaceva di più e lo abbiamo fatto, dopotutto abbiamo usato la stessa logica che ha governato l’invenzione degli OGM; ciò che si può fare, per utilità o per piacere, si fa.
Fidenatto non è Fidenato così come il mais gm non è la stessa cosa del mais non gm.
Fidenato invece è quello che vuole a tutti i costi seminare mais gm.
Qui la cronaca di questi giorni in cui il nostro con una t ha seminato in luogo certo, ad uso mediatico ma anche in luogo segreto ad uso “’o fâs ze che ‘o ai vôe” (faccio quello che voglio) mais gm invocando libera semina in libero campo.
Campo sempre suo eh, solo che le proprietà così ben segnate, difese e marcate dei nostri confini, in natura sono molto relative; la natura invade, contamina, dove combina ibrida, crea, resiste, produce, riproduce… quello che fa da sé ma anche quello che noi la obblighiamo a fare come con i costrutti biotech.
Perciò adesso c’è un gran discutere su come riuscire a tenerli confinati attraverso sistemi che garantiscano la coesistenza senza la contaminazione. Con aree di interposizione o di disturbo, aree cuscinetto, aree tampone o buffer areas, fioriture sfasate ecc. che contengano, stoppino o rendano non significativo il flusso pollinico.
Ricordiamolo: il mais è una pianta per la maggior parte a fecondazione incrociata se pur con infiorescenza maschile e femminile separata sulla stessa pianta; ogni pianta produce 6-10 milioni di granuli di polline e 6-800 sete da altrettanti ovuli con un rapporto sete/polline 1/10000. Il polline trasportato dal vento ha una vitalità di 1-3 h. in dipendenza da temperatura ed umidità relativa, una “capacità libera di percorrenza” del 72-88% a 6-8 m., 5% a 30-60 m. (*)
Ma non di solo polline è fatta la possibile contaminazione; si possono contaminare i semi, durante il raccolto, il trasporto, la conservazione… di un tanto o di un poco o anche di un nulla, ma occorrerà sempre dimostrarlo perchè Fidenato che mangia la pannocchia non è rilevante.
E poi questo è soltanto un aspetto sul quale eventualmente si può scervellare chi li ritiene utili e gestibili ed eventualmente incazzare chi si trova a confine con i suoi campi.
Noi li riteniamo l’ultimo step di un’agricoltura intensiva tanto assurda quanto distruttrice; soprattutto quella che alimenta gli allevamenti che a loro volta alimentano pesantemente fra l’altro, l’inquinamento da metano, un tassello rilevante del cambiamento climatico.
Di altri aspetti degli OGM ne avevamo parlato, qui ed anche qui.
Del cambiamento climatico ne parleremo qui.
(*) dati da: http://www.salmone.org/wp-content/uploads/2010/06/verderio_dellaporta.pdf