Il patriarcato globale
Maria Ambra è morta strangolata, poi le hanno piantato in bocca una spranga di ferro; Sandra è morta per le coltellate inferte dal marito che non accettava la separazione.
Nocera provincia di Salerno, Castelnuovo Valdicecina provincia di Pisa.
Maria Ambra faceva la prostituta ed aveva 74 anni; Sandra faceva il medico e ne aveva 53.
Sono gli ultimi femminicidi di cui abbiamo notizia dal Bollettino di guerra e ci dicono tutte cose che statisticamente sappiamo già: le donne vengono uccise indipendentemente dalla loro collocazione sociale, professione, età, status…. Il filo conduttore è un’altro; quello che le unisce nella morte è, nella maggior parte dei casi, l’odio verso la loro autonomia; quel permanente stato di oggettificazione che agisce sempre da remoto nei fondacci della sociocultura; quello che fa, da questo punto di vista, l’Italia uguale all’India.
Ha ragione Zia Jò quando si dice stufa dell’indignazione per le violenze degli “stranieri” , dell’altro, del diverso, del lontano; sì è vero, tutto questo sa di neocolonialismo: autocompiace chi guarda, che così a casa popria non ritiene di dover mutare nulla. Eppure, come ha fatto lei, provate a guardare la sfilza di violenze di genere nell’arco di poco tempo, un giorno o giù di lì… da capogiro.
In India la violenza contro le donne/bambine infuria; ma l’Italia è poco da meno. Il fatto che non se ne parli, non vuol dire che non c’è, semplicemente che sono finiti gli strombazzamenti propagandistici del dl “femminicidio” ; la stampa può tornare a gestire l’argomento in regime di ordinaria amministrazione; le pari opportunità sono state una buffonata finita in mano a Renzie che al momento ha altri pensieri, per fortuna.
Boldrini non pervenuta. Sarà in apprensione per i marò trattenuti in un paese selvaggio.