Fasce
“Brutterrime”, qualcun* ha usato questo aggettivo rinforzato per commentare la manifestazione di casapound a Gorizia, in particolare le ragazze messe lì in testa al corteo per portare corona e fiori ai monumenti meta di omaggio.
La bruttezza sta ovviamente nella assunzione dell’ideologia fascista calata questa volta su Gorizia per esaltare, con la scusa del commemorare, l’immensa carneficina della prima guerra mondiale, mettendo in scena coreografie da regime: una sfilata da quarantaquattro fasci in fila per sei col resto di due, e guai un miao fuori posto.
E le ragazze serissime, concentratissime a non sbagliare un passo, a venire bene nella recita. Al bando anche la borsetta, tolta d’autorità, dal macho di servizio, ad una delle portatrici della corona; la borsetta, un orpello personale inaccettabile nella rappresentazione che ha fatto tanto commuovere l’assessora comunale Silvana Romano.
Lei, salita sul palco dei fascisti del terzo millennio, ad un pubblico di fascisti/e del terzo millennio, con la voce rotta dall’emozione si è profusa in ringraziamenti ed esortazioni, a loro, ai fascisti del terzo millennio, allo stare uniti, a non ascoltare i “vigliacchi”, cioè gli/le antifascist* che sfilavano nel corteo di contestatzione.
Niente male per una assessora alle pari opportunità; da omaggiare con una corona al merito dell’ipocrisia istituzionale. Cosa verybrutta se la rappresentanza istituzionale avesse ancora credibilità, brutterrima comunque per lo sconsiderato pensiero di “commemorare l’inizio della guerra” e perdipiù a fianco di chi proclama che la guerra, è una dimensione della storia e della vita. Può forgiare eroi o vili, santi o canaglie. Non la si può eliminare, al limite la si può regolamentare….
(da una intervista a Jannone)