Parliamo del carcere di cui non si parla
Parliamo di chi è sottoposto a regime di 41 bis, di chi deve scegliere se essere un morto civile seppellito a vita nella cancellazione di ogni diritto umano o se accedere ad altri livelli di carcerazione mettendo qualcun altro al suo posto, cioè fornendo nomi, indicando indirizzi e dati di altre persone che hanno commesso reati; trasferendo su di loro la sofferenza indotta da un sistema che fa della delazione il modo per evitare la tortura.
Perchè sì, nella sua funzione fondamentale, il 41 bis si accosta alla tortura, infatti “il fine ultimo della tortura non è, in sé, ottenere informazioni, bensì distruggere l’identità personale del torturato per sostituirla, sia pur provvisoriamente, con un’altra identità, plasmata allo scopo di servire la causa dei torturatori”.
Se ne parlerà
SABATO 15 NOVEMBRE 2014 – ore 17.30 presso la Sala A dell’ ERDISU viale Ungheria 43 UDINE con Maria Rita Prette autrice del libro “41bis il carcere di cui non si parla” – Sensibili alle foglie 2012