Genocidio canadese

Per “Tepee tal parco”- fieste dai indians (festa degli indiani) di quest’anno, come Dumbles abbiamo curato la presentazione e la proiezione del video “Genocidio Canadese” di Kevin Annet. Qui un estratto dal video;

Qui una breve presentazione:

Le scuole residenziali per nativi: laboratorio totale di sterminio
Il Genocidio Canadese
di
Kevin Annett

Kevin Annett, un pastore della chiesa di Albern (Canada), si accorge dell’assoluta mancanza di Nativi, in chiesa, durante le funzioni e comincia a chiedersi il perchè. Il pastore conosce Danny Gus, un pescatore del luogo, che aveva frequentato le scuole residenziali di Port Alberni; una delle tante (l’ultima chiusa nel 1996). Denny comincia a raccontargli una storia. Le storie un po’ alla volta diventano tante; storie di violenze, abusi, circoli di pedofilia, torture, contaminazioni programmate, elettrochoc, sterilizzazioni, eugenetica, omicidi, suicidi infantili. Storie di 50.000 bambini indiani, che tra gli anni 1945-70, sono stati rapiti dalla polizia canadese (RCMP), deportati nelle scuole gestite dalla Chiesa Unita per conto del governo e spariti.

In Canada, le scuole residenziali, non sono state altro che la continuazione ed il perfezionamento della vecchie pratiche di genocidio iniziate nel 1540 nella costa Atlantica e ampliatesi progressivamente fino al 1840 nella costa del Pacifico; tali pratiche sono state perpetrate a tutte quelle popolazioni native che non hanno voluto abbandonare, volontariamente, terre, risorse, lingue e culture. Metodi e strategie sono cambiati nel tempo adattandosi a luoghi e situazioni, ma gli obiettivi sono sempre rimasti uguali: appropriazione di terre e risorse, conversione religiosa, assimilazione culturale o eliminazione.

Leggi razziali, segregazione legale, scolarizzazione forzata, sterminio, hanno reso complici la Chiesa Unita, la Chiesa Presbiteriana e il Governo, nel furto legalizzato di interi territori indiani, venduti a società  e multinazionali a loro volta finanziatrici delle chiese stesse.

Dietro questi fatti la peggiore “cultura” europea. Un mix di pratiche colonialiste, evangelizzatrici, razziste, concentrazionarie, sono state applicate, in tuttte le loro varianti e in tutta la loro crudeltà, sui popoli nativi ed hanno attuato un progetto di sterminioquasi del tutto compiuto.

Processi farsa, censura dell’informazione, negazione dei fatti, delegittimazione personale, corruzione, collaborazionismo, risarcimenti sommari, silenzio delle Nazioni Unite, stanno ancora completando l’opera.

“Guardate quello che avete fatto al popolo della first nation: gli avete ucciso i bambini, avete abusato delle loro menti e dei loro corpi. Non solo avete violentato la terra, l’avete mandata in rovina, l’avete inquinata, avete inquinato la mente dei nativi, dei loro bambini, avete stuprato i bambini, li avete ammazzati.”

Un documentario fatto di testimonianze agghiaccianti capaci di spaccare la “crosta dura” della storia ufficiale che in tempi diversi ed in luoghi diversi ha occultato e continua ad occultare infinite verità.

NON SI RUBA, NON SI VENDE, NON SI STUPRA LA TERRA DOVE CAMMINA UN POPOLO

NO SI VENT LE TIARE, LE AGHE, L’AIAR, …

NO WAR,  NO NAZI, NO RACISM, NO APARTHEID, NO CIE

NO NUKE,  NO TAV
per una società libertaria ed ecologica

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