Il bruto di Via del Cristo

Delle volte non abbiamo cuore di riportare tutte le crudeltà che le donne continuano a subire nel profondo medioevo postmoderno. Per noi e per tutt* lo fa il coraggioso “Bollettino di guerra”. E mai nome di blog fu più appropriato. Questo è.
Oggi qualcuna ha segnalato di una donna e di una figlia  massacrate a botte e a morsi dall’uomo di famiglia. In aggiunta alla nuda cronaca c’è da considerare la reazione del vicinato; sempre giocata sullo schema prevedibile della soluzione finale tipo “galera a vita”… sai mai che un tale bruto una volta fuori viene a prendersela anche con te…; sulla sensibilità per intercessione perché di mezzo c’era una bambina di tre anni “una giovane creatura che non ha alcuna colpa”…; e infine sulla condanna  del gesto eccedente e perciò da censurare qualsiasi   “eventuale torto abbia commesso la donna”. Ecco infine mostrarsi l’infido pensierino, quello che serpeggia e si nasconde nelle pieghe cerebrali dove il patriarcato ha lasciato il sedimento della giustificazione, sempre utile, nel caso in cui anche  l’uomo normale, quello del quartiere che guarda e commenta, metti che un giorno  gli venga di trasformarsi in bruto. Si deve suggerire sempre l’idea di una donna che commette un eventuale torto, altrimenti i maschi dovrebbero guardarsi in faccia e incominciare a chiedersi qual’è il loro problema. Ma fin che si guarda alle donne non c’è problema. E non c’è nemmeno soluzione.
E chi regge il gioco è imperdonabilmente complice!

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