Non una giusta
Dunque succede che la RAI costruisce un disgustoso spot per il festival di San Remo, una cosa sessista, prurigine per bavosi, umiliante per le donne ecc. ecc., praticamente in linea, -o anche un po’ più sotto-, con la maggior parte delle cose che escono dalla televisione, RAI o non RAI.
Allora, l’iniziativa di alcune è di scrivere alla RAI, per protestare; la protesta arriva a Repubblica che la cita, dove? nella colonna delle prurigini con il titolo: “La ragazza dell’Ariston che offende le donne”(vedi foto di questo post).
Ecco, al di là della fiducia che si può riporre nella formulazione di proteste ufficiali, per le quali noi non perderemmo molto tempo, va comunque segnalata la protervia con la quale la morchia sessista cerca di galleggiare nel mare magnum del passatempo mediatico: non è “la ragazza dell’Ariston” che offende le donne; questo è il titolo dello spot che Repubblica riporta come titolo della notizia che invece è tutt’altro; praticamente l’inverso: sono gli uomini dell’Ariston che offendono le donne…, e,
tra parentesi, anche quell* che congegnano i titoli di Repubblica.