Il concussore dell’ufficio immigrazione

Se cerchiamo concussori, per prima cosa dobbiamo guardare nei pubblici uffici, poiché, dice il vocabolario: concussione è “abuso di un pubblico ufficiale dalla sua posizione per costringere o indurre taluno a dare o promettere a sé o ad altri denaro o altra utilità”.
Nel paese di tangentopoli, i concussori operano ognuno nel suo settore; il politico verso l’imprenditore…, , il pubblico ispettore verso l’ispezionato,  il funzionario x per il richiedente la pratica y e così via in una catena infinita di ri-scuotimenti e rispettive dazioni.
Sicchè che pensa di fare il poliziotto dell’ufficio immigrazione, dall’altro del suo potere di ricatto sulla concessione dei permessi di soggiorno? Dalle donne pretende in cambio sesso.
L’hanno definita “concussione sessuale”.
Una definizione striminzita per un delitto odioso che va ben al di là della ormai “normale” tangente o bustarella o favore; un delitto che ha più a che fare con lo stupro, cioè con il pretendere sesso da una persona violandone la volontà, con il ricatto. Ed il ricatto è violenza ed il sesso estorto, per quanto ne pensiamo, è stupro.

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