Lo sapevamo che…
se non regolarmente coniugate, se non mogli “regolarmente” ammazzate in famiglia, siamo dispare pure nella morte perché le aggravanti previste dall’art. 577 del codice penale non sono previste per la convivente more uxorio?
Non lo sapevamo perché non ci interessa molto disquisire sugli anni di pena, se siano più o meno di 24, ma l’argomento è importante perché fa luce sulla disparità di considerazione , sulle attribuzioni di valore ed anche sulla morale sociale (e di conseguenza penale) che ne deriva.
A commento della cronaca di ieri, un tale scriveva: … mi chiedo io cosa serve sposarsi se poi accadono questi fatti sconcertanti…? Posto che questi fatti sconcertanti accadono anche fuori dal matrimonio, il fatto di trattarli in modo penalmente diverso quando vi accadono dentro, sono lo specchio di tutta l’ipocrisia che si riversa su quella che la costituzione italiana definisce “società naturale fondata sul matrimonio”, la famiglia.
I panni sporchi che si lavano lì dentro sono spesso i soprusi, le botte, i maltrattamenti che le donne (e per conseguenza anche i figli) subiscono, talvolta fino alla morte, ma che non si devono dire.
Quanto può la “pubblicità progresso” (ed ammesso che sia fatta decentemente) indurre le donne a denunciare, se tutto intorno, il mondo intero, dallo stato alla chiesa e tutto quello che ne discende giuridicamente e moralmente continuano ad esaltare i legami famigliari contrattualizzati come fondamentali, intangibili, intoccabili?
Le aggravanti previste quando il delitto non si può più nascondere fra le quattro mura santificate dal matrimonio, semplicemente perché i cadaveri si vedono e non si possono ritoccare con il phard come le botte, è la conferma di questo; la disparità di trattamento penale né è la prova.
Poi ci sono gli avvoltoi dei commenti, della stampa e della morale che sul cadavere della convivente more uxorio si precipiteranno ad insinuare sicuramente qualcosa che non andava… generalmente in lei, quasi mai in lui.
E poi ci sono uomini che uccidono le donne dentro, fuori, prima e dopo, nel matrimonio e nella separazione…; proviamo, per esempio, a chiederci quanto pesa nelle loro menti il monolito famiglia di cui essi sono chiamati ad esserne a capo…. Proviamo così a leggere il seguito della tragedia di ieri…