Morte accidentale di una pacifista
“… lei si è distesa a terra per bloccare il passaggio, gridando al conducente di fermarsi. Abbiamo gridato anche noi. Ma quello ha tirato dritto, con la scavatrice ha raccolto un carico di sabbia e glielo ha rovesciato addosso, quindi le è passato sopra, e poi di nuovo a marcia indietro.”
Così morì Rachel Corrie mentre con altr* compagn* protestava contro la distruzione delle case palestinesi a Rafah nella striscia di Gaza nell’anno 2003.
Fu un incidente disse Israele allora, e lo ripete ora: uno “spiacevole incidente”, così lo stato israeliano e la sua giustizia chiamano l’uccisione di civili disarmati.
Parole come armi che uccidono ancora.