Imbambolate e imbalsamate
Ecco là, appese al muro le fashion victims che la rassegna della moda maschile a Milano ha pensato per dichiarasi contro la violenza sulle donne che adesso fa tanto tendenza.
Si appendono le bambole ad un muro; i creativi della moda ne realizzano una e la mettono lì vestita con i loro modelli griffati che poi la critica commenterà. Che schifo.
Che schifo questo imbambolamento. L’equazione bambola-donna cui si fanno guardare le bambine per vedere il proprio futuro di donna e madre, cui il machismo e il vetero-porno guardava per avere la donna a disposizione.
Che orrore questa imbalsamazione con esposizione delle vittime.
Che strategia controproducente questa continua amplificazione della vittima. Come se non si fosse capito che le donne vengono uccise a ritmi industriali.
Capito e capitalizzato. La logica commerciale-kapitalista è una sensibilità pelosa, appende al muro la vittima e mette al muro la donna. Che non abbia retroterra, via di fuga, possibilità di lotta; davanti il plotone di esecuzione moralista, dietro lo stop alla deviazione di ogni destino pre-stabilito. Che stia lì in mostra col suo bel vestitino. Poi c’è il rito del pianto.
D’altra parte il sistema moralista-familista-kapitalista-politico.istituzionalista può forse amplificare la donna che lotta, protesta, si ribella?
Noi però possiamo mandarli a quel paese.
Qui altre considerazioni sulla cosa.