Quell* che “se l’è cercata…”

Udine, notte di capodanno. Una donna festeggia con gli amici e poi, da sola sale la stradina del castello per scattare qualche foto della festa dall’alto. Lì avviene la violenza.

Qualche giorno dopo, Giovanni Candusso, consigliere comunale ex leghista di S.Daniele del Friuli scrive che la donna se l’è cercata.

A dire il vero, non se ne può più di dover argomentare su cose ovvie cioè che non ci dovrebbero essere luoghi proibiti, preclusi, inaccessibili alle donne perchè gli uomini sono cattivi e, come quando l’occasione fa l’uomo ladro, la stradina oscura fa l’uomo laido.

No, non dovrebbe funzionare così, eppure… eppure, come per quel consigliere di Cividale, paradossalmente in molti casi di stupro e molestie la vittima è pure colpevole.

E’ un ragionamento paradossale e folle. Eppure è un ragionamento che, stando all’ultima indagine Istat, fa il 23,9% degli italiani, cioè, 1 persona su 4 (mica poco!) ritiene, per esempio che il modo di vestire succinto sia un invito alla violenza sessuale, un’altra bella porzione (il 15%) pensa che se una donna è ubriaca o drogata la responsabilità della violenza sia sua e infine un bel 40% pensa che se una donna lo vuole davvero è in grado di sottrarsi ad un rapporto non consensuale.

Tutto questo si chiama cultura dello stupro, quell’osso duro del patriarcato duro a morire che tutto avvolge ed amalgama nella palude stagnante degli stereotipi di genere.

Tempo fa “Il Sole 24 ore” si è preso la briga di fare un’analisi di tutto questo per regione e per sesso; guardatelo, è interessante. In Friuli per esempio, dell’affermazione: “Le donne che non vogliono un rapporto sessuale riescono ad evitarlo”, solo gli uomini ne sono convinti, mentre, purtroppo, con l’affermazione che “Se un marito/compagno obbliga la moglie/compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, non è una violenza” concorda una maggioranza di donne. Tristissimo.

Alle affermazioni di Candusso, come è abbastanza prevedibile in tempi di pink washing è scattato lo sdegno, oltre che del sindaco di Cividale, della coordinatrice di Forza Italia Fvg Sandra Savino, anche della presidente regionale pari opportunità Dusy Marcolin Fratelli d’Italia. Lei raggiante per il Times che mette Giorgia Meloni fra le 20 persone che possono plasmare (!) il mondo nel 2020. Concorderebbero loro, Fratelle d’Italia, paladine della famiglia “naturale”, del Family Day con l’accozzaglia di bigotti e patriarchi che si è portata a Verona nel 2018, alle tristissime affermazioni che non è stupro se compiuto dal marito? Siii?

La plasmazione del mondo sarà una triturazione di ovaie.

In ogni caso, tutta la nostra solidarietà alla donna vittima della violenza.

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