Vir Virus

Eccone un’altro.

Tale Contessi, presidente Ance FVG (Associazione regionale dei costruttori edili) che, a commento di un articolo di David Puente giornalista di Open (giornale online fondato da Enrico Mentana ) sbotta augurando “vivamente” stupri a figlia e sorella del giornalista.

L’articolo di Puente, un fact- checking, andava a sondare la relazione numerica, desunta da dati statistici ufficiali, fra immigrazione e violenza sessuale, smontando, percentuali alla mano, la propaganda razzista di molti giornali secondo cui lo stupratore è, nella maggior parte dei casi, l’immigrato.

Il signor Contessi, probabilmente irritato dalla realtà che cozza con la sua ideologia, non ha trovato di meglio che augurare a Puente la sofferenza transiente per i corpi di figlia o sorella, arrecata da “uno di quei bei ragazzi che manteniamo nelle caserme…”.

Che così Puente poi la penserebbe come lui. Ovvero, come convincere un altro a sposare le proprie ragioni.

Neanche finito di commentare lo “stupro per ridere”, che ci troviamo davanti allo stupro per punire; l’evocazione della violenza contro le donne di famiglia dell’interlocutore, brandito come punizione ideologica per il dissenso nei confronti del suo articolo.

Sicchè, nella logica del discorso, le donne stuprate sono l’arma con la quale gli uomini si colpiscono tra di loro.

Riecheggia la logica dello stupro etnico.

Uomini che colpivano altri uomini attraverso la violenza alle donne della loro famiglia/etnia.

Per carità, qui siamo solo agli enunciati; come nel caso dei “100stupri”; si dice, magari si è fraintesi eccetera eccetera; ma se si dice, a meno che non si parli senza pensare, si pensa.

Si pensa che l’immigrato è, a prescindere, uno stupratore. Perchè bisogna avere argomenti per ricacciarlo indietro. E lo stupro è il male perfetto da attribuire per guardare a lui e non ad altri.

L’irritazione e la reazione di Contessi per il lavoro da debunker di Puente nasce da questo ma, paradossalmente, mostra l’incontrario. Gli auguri di stupro sono già violenza contro le donne; violenza verbale, violenza ideale; perchè le donne sono ancora usate come posta in gioco fra uomini. Il male, non necessariamente viene agito, talvolta è anche semplicemente espresso.

Asintomatici ma infetti.

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