Biofascismo del terzo millennio
I fascisti del 3° millennio, come essi si definiscono, questa volta, a differenza che con i forconi dove erano presenti travisati da loro stessi ma senza il timbro, il marchio ce lo mettono perchè sono proprio loro gli organizzatori di una conferenza fintaneutra ma assai più pro che contro gli ogm.
Il luogo del meeting è Basiliano, nella corn belt di noatrîs; la location è la sala consiliare concessa dal comune che dà pure il patrocinio ad una associazione dichiaratamente fascista…. alla faccia di tutto quel pereppepè nato dalla Resistenza ecc. ecc. Grave, gravissimo.
Poi ci sono i relatori che accettano di presentarsi in questo contesto nonché di prestarsi ad una operazione di pura propaganda fascista, perchè qui l’importante è proprio l’apposizione del marchio, il sigillo della testuggine, il fulcro attorno al quale far girare l’argomento. Gli organizzatori organizzano, non fanno nemmeno da moderatori, non si espongono, non si schierano ma titillano il neogusto agrario per gli ogm, che anche l’infiltrazione nel mondo agricolo porta a casa (pound) qualcosa.
Tema hot gli ogm con relatori più o meno tutti favorevoli meno che uno, si suppone.
La fede di Fidenato la conosciamo, anche quella di Venier Romano politico udc, imprenditore agricolo, che per smorzare i toni e pensare positivo chiama gli ogm “migliorati” invece che “modificati”, poi c’è il professore che espone la verità scientifica (tipo qui) e conclude con un must dei ‘pro’ ovvero: “MODIFICAZIONI GENETICHE ED AGRICOLTURA • Diminuire input – – – – – Fertilizzanti Acqua Erbicidi Pesticidi Fungicidi • Aumentare produttività – Soddisfare bisogni alimentari paesi emergenti • Migliorare qualità • Concentrarsi sui prodotti e non sui processi”
Concentrarsi sui prodotti e non sui processi: ovvero il fine giustifica i mezzi.
E poi c’è l’agricoltore bio, (nella proporzione di 1 contro 3) per dire che c’è anche l’altra campana, che probabilmente suonerà il motivo della coesistenza (qui da un precedente convegno).
Questo per concentrarsi sul probabile prodotto della serata e non sul processo che l’ha generata.
Mettiamoli poi insieme, prodotti e processi: ogm e cpi ed arriviamo al biofascismo.
Gli uni presentati come soluzione di problemi, in realtà rappresentano l’ultimo step di un’agricoltura predatoria ed aggressiva che con l’omologazione produttiva corre verso la propria morte; gli altri che si presentano sulla scena sociopolitica dietro una malcelata neutralità sono una potente tossina iniettata nel corpo sociale, pronta ad agire con minacce, pestaggi, spranghe e squadracce appena possono togliersi la maschera. Solo i/le babbei/e non lo sanno, a meno che non siano fascisti/e come loro.
Entrambi sono inquinanti immessi nell’ambiente. Non lasciamoli entrare!
… e poi prevenire è meglio che bonificare.
Giovedì 13 febbraio dalle 19,00 in poi Presidio e volantinaggio antifascista a Basiliano in Via Manzoni.