Il bollettino di guerra di Telefono rosa
Telefono rosa oggi ha presentato i dati su femminicidio e violenza di genere raccolti nel 2013; il risultato è di 128 donne uccise nel corso dell’anno.
Non sappiamo quale sia stato il criterio di numerazione, perchè, come ci ha ragionato sopra Bollettino di guerra nel suo “bollettino di guerra”, (che al 31 dicembre contava 82 donne uccise), occorre anche un criterio soprattutto per capire da chi viene agita la cultura (e la violenza) patriarcale e per analizzare i delitti in base alle motivazioni. Perchè parliamo di delitti di genere ovvero compiuti in base a ruoli di genere attribuiti, assegnati e riconosciuti per cultura patriarcale. Ecco perchè, per la maggior parte gli aggressori sono mariti, compagni, figli, fratelli, nipoti, amici, spasimanti ed ex.
Che si guardi all’uno o all’altro dei bollettini, in ogni caso i femminicidi sono comunque tanti, tantissimi, e con Telefono rosa concordiamo su una cosa: il fattore economico è determinante per riuscire a sottrarsi alla violenza.
Quando incominceremo a vedere meno ipocrisia, speculazione politica, mistica della vittima e più soldi e servizi, saremo tutte più contente.