Ricordiamoci di ricordare
Nel blog, colonnima di destra, dovremmo aprire una categoria tipo “vi ricordiamo che…” o “facciamo presente che…”, per catalogare informazioni che è utile conoscere e citare ogni volta che, per sempio, si parla di Ogm, di immigrazione, di Cie, di fame nel mondo, ecc.ecc.
Prendiamo questa notizia sull’esplosione di quel fenomeno neocoloniale e terribile che è il “land grabbing”, cioè l’accaparramento della terra da parte di privati, o enti governativi di paesi ricchi, nei paesi poveri, dove a farne le spese sono sempre le popolazioni locali.
Si prende la terra per farne coltivazioni intensive di palma da olio che serve per i biocarburanti, per fare un esempio e tanto per capirci, sul business che va per la maggiore.
Nell’articolo si parla di questa azienda di Ravenna che se ne va in Senegal a fare gli affaracci suoi mettendo in ginocchio gli abitanti di quei villaggi, togliendo loro l’acqua, la possibilità di sostentamento e distruggendo il loro ambiente.
Naturalmente il gruppo ravennate non è il solo; qui la lista aggiornata delle altre in trasferta, per la maggior parte in Africa.
Allora, è di questo -anche- che dovremmo ricordarci quando talun* agitano la solita solfa che gli Ogm sono importanti per affrontare il problema della fame nel mondo. Ricordarci di chi ha contribuito a crearla.
Ce ne dovremmo ricordare anche quando i governi mettono cinicamente a punto le quote amissibili di immigrazione e riservano i Cie ai/alle soprannumerari/e. L’immigrazione come fuga dalla miseria, chi la crea?
Ce ne ricorderemo quando si darà la stura ufficiale a tutte le ipocrisie contemplate nell’Expo di Milano, esso stesso madre di tutte le ipocrisie che con il titolo “Nutrire il pianeta” intanto ha nutrito tutta la solita rete delle grandi spartizioni…. grat, grat, …grab, grabbing. Per non smentirsi.