SULLA PELLE DEL POPOLO KURDO

Così alla fine, Svezia e Finlandia entreranno nella NATO grazie alla pelle del popolo kurdo venduta ad Erdogan in cambio del suo benestare all’ennesimo allargamento del patto atlantico.

E’ certo che la guerra in Ucraina ha dischiuso alla Turchia diverse opportunità; un occhiolino all’America, un po’ di droni all’Ucraina, nessuna sanzione alla Russia…

il grande mediatore fra Putin e Zelenski può incassare ciò che gli sta più a cuore: la cancellazione del popolo kurdo dalla faccia della terra.

Si inizia con 33 persone direttamente sacrificabili che verranno mandati alle prigioni ed alle torture turche; si continuerà con forniture di armi ad Ankara, una più severa legge antiterrorismo e zero appoggio alle Ypg curde: le dimenticate eroine ed eroi di ieri che avevano salvato il mondo dall’Isis.

Appena quindici giorni fa abbiamo partecipato ad una manifestazione antimilitarista in quel di Aviano dove la Nato ci ha appoggiato una cinquantina di bombe atomiche.

Nel suo sito l’incipit è questo:“La sicurezza nella nostra vita quotidiana è fondamentale per il nostro benessere. Scopo della Nato è garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari.” ed il suo Concetto Strategico per l’anno in corso ci ricorda che “le forze nucleari e in particolare quelle degli Usa sono la garanzia suprema di sicurezza”, l’estensione della sua vigilanza sul mondo è un “successo storico”. Contente Sanna Marin per la Finlandia ed Eva Magdalena Andersson per la Svezia.

E pensare che le donne curde in Rojava stanno dimostrando al mondo che si potrebbe vivere in pace senza bisogno del protettore.

Poi, grazie anche a Sanna ed Eva arriverà Erdogan.

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