Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

Il CS è la continuazione di Genova in ValSusa

lunedì, Luglio 25th, 2011

Un fil di fumo, quello del CS, dei lacrimogeni, segna la continuità della politica sulla gente che rivendica idee diverse o difende la propria terra, da Genova 2001 alla Val Susa 2011.
Fanno così e non hanno intenzione di smettere.

All’opinione pubblica con l’immancabile complicità della stampa [tutta], si sparano raffiche di falsificazione della verità, si lavora di censura, si cesella di omertà mentre ai No Tav si sparano lacrimogeni in faccia.

Black Block

lunedì, Luglio 4th, 2011


Eccolo puntuale,  il grande blocco politico e dell’informazione; tutti uniti, compatti; tattica e strategia militare: colpire e affondare la protesta. Il fumo dei lacrimogeni non serve a far piangere i cattivi, (che se non ci solo li si inventa);  serve ad annebbiare le coscienze di chi guarda da lontano nutrito con la menzogna della grande opera indispensabile .

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Notizie dalla Valle che resiste

domenica, Luglio 3rd, 2011

QUI

Sostiene Perino: CHIOMONTE (TORINO), 3 LUG – ”Volevamo assediare il cantiere e l’abbiamo assediato. Quindi abbiamo vinto”. Lo afferma Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav: ”Abbiamo visto chi usa la violenza – aggiunge -, e’ chi tira i lacrimogeni ad altezza d’uomo”.

La Repubblica della propaganda

Dichiarazioni Stefano Esposito PD: ““Quanto sta avvenendo in Valle di Susa è gravissimo.  Stiamo assistendo a un’aggressione, annunciata e preparata nei giorni scorsi, alle forze dell’ordine, alle istituzioni, alla legge”. La prima parte è giusta; alla seconda sostituire “forze dell’ordine”, “istituzioni”, “legge” con “popolazione civile”, “territorio”, “beni comuni” ed aggiungere: ed i responsabili siamo noi PDm.

CAMBIA IL VENTO: @AteneinRivolta ateneinrivolta.org anche il vento dice NO TAV soffiando il gas lacrimogeno contro le forze dell’ ordine segui la diretta su : http://t.co/W7C4Iey

La guerra nel bosco

Asini

giovedì, Giugno 30th, 2011

Ogni tanto il TAV è come un marcatore molecolare, un qualcosa che rivela l’esistenza di un fenomeno che in questo caso non è chimico o fisico, ma intellettuale: l’asinite. Oggi, anzi ieri, si è rivelata in Odifreddi il matematico impertinente che sul TAV ci azzecca meno di zero.
Supponendo che il nostro, che pur in altre occasioni abbiamo apprezzato, non scriva per ordine di scuderia; con l’articolazione del suo scritto che poggia la sua contrarietà ai No Tav perché lui  è contro le macchine, il traffico e a favore del treno dimostra per prima cosa di non sapere che anche i No Tav sono contro il traffico e a favore del treno; mai sentito lo slogan: “più treni meno TAV“?.
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Noi siamo con la ValSusa

martedì, Giugno 28th, 2011

“Cambia il vento” ha scritto il PD, millantando sul successo referendario,  nel brutto poster per la festa dell’Unità di Roma. Quello che il vento soffia  sotto la donna con la gonna.
Ma la peggior fantasia berlusconiana che questi poveracci hanno saputo esprimere non si ferma alla coscia femminile abbinata alla Festa dell’Unità, passa dalla gamba lisciata,  al manganello brandito sulle teste di chi resiste alle loro bave affaristiche. Troppo ghiotti i soldi freschi dell’Europa per quella mostruosità ingegneristico-economica che è il TAV. Così il diafano Fassino auspica le forze armate contro il popolo, e il condottiero dell’impero Maroni manda tutte quelle che può, e giù a menare quei valligiani che mai come in questo caso, dovrebbero essere “padroni a casa propria”.
Cambia il vento… eh sì, ve lo cambiamo noi il vento,  solo che a noi non alza le gonne, fa volare le sedie…

PRESIDIO NO TAV DI SOLIDARIETA’ CON LA VALSUSA – UDINE –  28 GIUGNO 2011
h. 19,00 davanti alla Prefettura

Con la ValSusa che resiste

sabato, Giugno 25th, 2011

Udine-presidio NO TAV in solidarietà con la Val Susa

Loro per tutt* noi

venerdì, Giugno 24th, 2011

E’ vero, il popolo NO TAV della Val di Susa in questi giorni e in queste ore sta facendo un favore a tutto il paese; vent’anni di lotta contro la più grande truffa degli ultimi anni, contro quell’inutile, irreversibilmente dannoso e perverso dispositivo mangia soldi che sono le grandi opere come questa. 44 milioni di euro a km. nel 2008; 1.200 euro a cm dice AAM Terranuova, e non ci stupisce perché  già la Firenze-Bologna era a quota 76,3 milioni di euro.  E la cricca politica tutta, trasversale, da destra a sinistra, non può perdersi la grande abbuffata; deve mettere giù i cantieri entro il 30 di questo mese altrimenti l’Europa nega quei quattro spiccioli che gli permetteranno di dire che non la paghiamo noi. Così arriverà Maroni a bastonare; come lo hanno ritratto i/le resistenti della valle: vestito da antico romano a “guidare le truppe  contro i popoli delle Alpi che difendono il territorio”.  Il territorio loro,  ma l’idea di libertà di tutt* noi.  Ricordando un vecchio slogan: “Dal  Friuli alla Val Susa della terra non si abusa”.

SABATO 25 GIUGNO –  UDINE  – PRESIDIO NO TAV – SOLIDARIETA’ CON LA VALSUSA IN LOTTA

Il mare dentro

martedì, Giugno 21st, 2011

Il mare muore, anche quando è tanto grande da chiamarsi oceano. Perché tanto grande è ormai il danno che gli è stato fatto con l’inquinamento, la pesca intensiva, l’acidificazione delle sue acque, …  Il mare muore, e anche prima delle previsioni degli esperti che non hanno saputo capire che un danno più un danno, in natura non fa solo due danni, fa qualcosa di più e di peggio anche nell’ecosistema più grande  del pianeta. Come ci viene a dire Alex Rogers  direttore scientifico del programma internazionale sullo stato degli oceani (Ipso), praticamente quello che ha lanciato (adesso!) l’allarme: “L’effetto cumulativo di tutte le attività umane sugli oceani ha implicazioni molto più gravi di quanto ciascuno di noi si fosse reso conto fino ad ora nel proprio specifico settore“.
Figuratevi;  che dovremmo pensare noi nel nostro piccolo, contigue alla laguna (ecosistema assai meno resiliente di quello oceanico), quando nello stesso giorno leggiamo di un’ipotesi TAV (treno alta velocità) sott’acqua. Ridere o piangere?  E immaginare le sirene che se la filano ad alta velocità il più lontano possibile dalla demenza umana.

Bene!

lunedì, Giugno 13th, 2011

Bene, adesso che i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento sono passati, ci uniamo al commento dell’associazione ecologista toscana Idra che è questo:

Referendum, TAV e partecipazione E adesso vediamo come la “sinistra della partecipazione”, che elogia i risultati dei referendum come un imponente segnale di partecipazione, giustificherebbe l’intervento della forza pubblica richiesto a gran voce in Val di Susa per imporre la TAV a una popolazione che, unita e consapevole, la rifiuta in nome della tutela del territorio e dell’erario!

(il link è nostro, la foto viene da qui)

Sotto il tappeto

sabato, Giugno 11th, 2011

Per tenerci aggiornate mettiamo assieme due o tre cose.
Una ci viene dall’inchiesta della Repubblica sul CIE clandestino di Palazzo S.Gervasio (Potenza) costruito di nascosto da provincia e regione dove per dictat di Maroni nessuno può mettervi piede. C’è un video che certifica la situazione delle persone lì sequestrate.
Un altro video ci è comparso davanti in questi giorni col bollino del governo ed è sulle bellezze di Lampedusa, tutta bella azzurra con il gabbiano, il mare, la tartaruga e anche la madonna sott’acqua; di uomini e donne arrivati a cercare rifugio con barche e gommoni (1.500 in queste ultime ore) neanche l’ombra.
Un’altra cosa ce la ricorda Iside Gjergji dal Fatto quotidiano e cioè le parole pronunciate nel 2003 dal prefetto Anna Maria D’Ascenzo che così disse: “Così come in ogni città c’è un carcere, una prefettura, una questura, la gente dovrà abituarsi all’idea che ci sia un centro di permanenza temporanea” e poi ancora disse: “…in linea di massima, né le regioni né gli enti locali e né, tantomeno, la popolazione desiderano la presenza di tali centri. Se mi è permesso un pessimo paragone potrei dire che l’immondizia la si vuole sempre a casa degli altri, mai nella propria. Ed effettivamente viviamo le stesse problematiche di chi deve realizzare una discarica”.
Così le cose trovano la quadra da sole; Lampedusa è  a posto, il CIE si fà ma non si dice, i migranti rimossi dall’ambiente, come la polvere nascosta sotto il tappeto e Maroni ci tiene ben premuti  i piedi sopra.

Le misuratrici di Fukushima

mercoledì, Giugno 1st, 2011

Sono le donne, le madri che ogni giorno impugnano il contatore Geiger preso dal cassetto degli utensili della cucina, misurano e smentiscono i tecnici che parlano di radiazioni nella norma. Sono le madri che cercano, da sole, la verità per salvare almeno i propri figli. Gli uomini, storicamente padroni della tecnica, quelli che hanno fatto le centrali nucleari, quelli che si sono masturbati con la fissione dell’atomo, quelli dell’energia infinita per il consumismo sfrenato, adesso che fanno ? Sanno solo dire le bugie.Quelle mamme di Fukushima che misurano le radiazioni

Ecoprofughi ad alta velocità

domenica, Maggio 22nd, 2011

nel senso che il numero di rifugiati ambientali, che a tutt’oggi sono 40 milioni, secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite sono destinati ad aumentare rapidamente e ad arrivare entro il 2050 a 200-250 milioni. Naturalmente sono persone meno responsabili della loro situazione; quelle che pagano di più il cambiamento climatico causato dall’aumento dell’effetto serra dovuto al consumo di combustibili fossili che ben altri hanno sostenuto.
E poi le Nazioni Unite che in questo fine settimana ha esternato molto, ci dice anche che si consumano troppe risorse naturali e che entro il 2050 la situazione sarà al collasso.
Facendo finta che l’acqua calda sia stata scoperta questa settimana, che possiamo dire?
Che se a noi ci vorranno 590 anni perché  il sistema legislativo assimili una cosa così ovvia come la parità sul lavoro fra uomini e donne, quanto ci vorrà perché il sistema economico neo liberista e turbocapitalista  sia reso edotto dei fatti di cui sopra?
Ma nemmeno se tutti i suoi direttori, presidenti e managers fossero condannati per stupro contro l’umanità!
Il capitalismo con l’imperativo della crescita rasperà fino al fondo del barile, infatti, tanto per cambiare, Obama ha da poco dato il via libera a nuove trivellazioni in Alaska e nel Golfo del Messico.
Eh già… qualcuno dirà che non saremo noi a cambiare le sorti del pianeta, ma, a parte che siamo tutt* candidati ad essere ecoprofugh*, fargli contro a queste bande di predoni planetari e locali è semplicemente fare la cosa giusta. Per esempio, ieri da Rivalta a Rivoli, 15.000 persone hanno marciato contro il TAV, condensato superlativo di spreco di risorse, consumo di territorio e truffa ai danni di tutto. Salvo di chi l’ha concepita.

Preti e suore

sabato, Maggio 14th, 2011

Uno:  Parroco arrestato per pedofilia. Bagnasco: «Sconcerto e dolore»
Don Riccardo Seppia è stato fermato a Sestri Ponente: tra le accuse anche cessione di stupefacenti

e due: Lecce, all’Elementare delle suore i bimbi cantano ‘Faccetta nera’

La classifica dei culi

venerdì, Maggio 6th, 2011

Si fa alla Camera. Ci sembra giusto. Dove se non lì;  nel posto in cui tutti si sforzano per il bene comune? Perdonate la volgarità del titolo; avremmo dovuto scrivere “lato B” che adesso va per la maggiore, ma non vorremmo che “B” fosse interpretato come Berlusconi. Per una volta non è lui ma uno dei suoi a valutare i deretani delle colleghe. Poveracce, che brutta compagnia frequentano… e andare a lagnarsi da Cicchitto e Bonaiuti?!…  Che pena!

Alla Camera la classifica sul lato B

Nota per i “padroni a casa nostra”

domenica, Aprile 17th, 2011

Ovvero per le camicie verdi che andranno a manifestare ad Aviano contro l’arrivo dei profughi.
Sono in ritardo di almeno 57 anni per protestare contro chi gli sottrae la padronanza del territorio; ma, come per i più asini, non è mai troppo tardi … su, hop, hop, al lavoro! Ci sono 7-8.000 americani da respingere e almeno 50 bombe atomiche da disinnescare!

V for Vittorio

sabato, Aprile 16th, 2011

La sua morte giova agli oppressori che vogliono cancellare la verità.
La sua vita ha giovato a all’umanità di tutt*.

Intervista a Vittorio Arrigoni

Calamità ministeriali

venerdì, Aprile 15th, 2011

Ad un anno di distanza dalla catastrofe provocata dalla BP nel Golfo del Messico, catastrofe di cui non si parla più e che non si rimedierà forse mai, ecco la nostra ministra firmare l’autorizzazione a compiere prospezioni marine scopo perforazioni petrolifere al largo delle isole Tremiti.  Ministri & disastri.  Un pò di informazione qui.

 

Il gioco delle parti, il gioco delle armi

mercoledì, Aprile 13th, 2011

La Lega non sa più a che gioco giocare. Maroni fa il buonista e gioca alla solidarietà con il permesso a scadenza, Castelli fa il cattivista e gioca con l’evocazione delle armi, Speroni gioca al rialzo e lo sperona con i mitragliatori. Per quanto ancora potranno gettare corpi di donne e uomini in pasto alla loro base ingrassata a badilate di razzismo? Mentre donne e uomini annegano sotto i loro occhi cattivi.

Le alghe tra i capelli

domenica, Aprile 10th, 2011

Nel 1992 scegliemmo come logo per il nostro collettivo la stilizzazione della sirena a due code, l’inquieta  rappresentazione del femminile tra l’animale, il doppio, il circolare, il seducente e l’osceno, così comune nelle chiese romaniche; (noi copiammo da una formella della facciata del duomo di Gemona). Poi nel 2001, quando ci siamo messe in rete abbiamo aggiunto il disegno della sirena morta sulla spiaggia al margine di un mare di nero veleno.
Ci è venuta in mente questa cosa di loghi e sirene per parlare di mare e catastrofi.
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Cortocircuiti

venerdì, Aprile 8th, 2011

Cosa succede quando la lega  incontra qualcuno che la pensa come lei?
Per esempio quando ha “un problema” tipo “svuotare le vasche” che ancora non può risolvere sic et simpliciter come chiede la sua base tipo: “spariamogli”, “lasciamoli annegare”, insomma tutto il repertorio dei difensori del crocifisso; che cosa fa la lega del “föra di ball” quando, dopo il trucchetto dei permessi temporanei,  incontra un bel “hors des balles“?  Si accorda con i cugini d’oltralpe per pattugliamenti e respingimenti, con la bufala dell’accoglienza per chi ha documenti e mezzi. Ma se uno/una ha i mezzi di sostentamento, perché se ne dovrebbe andare via da casa?
E cosa fanno l’Italia e la Francia razziste e xenofobe quando incontrano la Germania che risponde pure lei con un bel “raus!”? Andranno tutti a pattugliare le coste della Tunisia; che i poveracci che non hanno i mezzi restino a morire di fame a casa loro, anzi, immaginiamo l’Italia e in particolare la Francia  pattugliare, bloccare, respingere,  soprattutto il popolo libico che sono andati a difendere e liberare dal giogo dell’oppressore. Le contraddizioni sono palesi, l’Europa non vuole immigrati, se non quando gli fa comodo, adesso preferisce sfruttarli a casa loro. Intanto aspettiamo l’esegesi del trattato di Schengen.