Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

Guardiamoli in faccia

sabato, Maggio 12th, 2012

Alina morì impiccandosi con il cordone del cappuccio della sua felpa alla finestra di una cella del commissariato di Opicina, sotto l’occhio vigile di una telecamera.
La sua agonia è durata quaranta minuti.
Alina era uscita dal carcere il sabato mattina dopo 10 mesi di reclusione, a seguito di una condanna congiunta a decreto di espulsione; Alina avrebbe dovuto essere “rispedita” in Ucraina, ma quel sabato uscì da donna libera, nessun decreto le era ancora stato notificato; ci avrebbero pensato il lunedì mattina.
All’uscita dal carcere però Alina trova ad aspettarla una volante che se la prende, cioè la sequestra, e la porta al commissariato di Opicina, la chiude in una cella e la lascia lì.
La sua morte è trasmessa dal monitor sul banco del piantone; nessuno la guarda.
Quando accadde, ne parlammo qui.
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Exxon Strategy

mercoledì, Maggio 9th, 2012

La anticipa Federico Rampini parlando del libro “Private Empire” di Steve Coll.
The Exxon Strategy: 1=negare; negare i cambiamenti climatici: “Finanziando generosamente piccoli gruppi di scienziati scettici, spesso privi di competenzee qualificazioni specifiche, offrendo loro campagne di comunicazione e relazioni pubbliche, Exxon diede a queste voci un peso sproporzionato nel dibattito scientifico». Il risultato finale: «Riuscì a creare l’impressione nei mass media e nell’opinione pubblica che la comunità scientifica era lacerata da una tremenda controversia, laddove invece questa controversa era marginalee in via di superamento».
2=sfruttare; sfruttare i risultati del cambiamento climatico “Le sue équipe geologiche hanno studiato da tempo gli effetti del riscaldamento del pianeta, anticipando di anni che lo scioglimento dei ghiacci artici avrebbe reso più facile sfruttare quei giacimenti sottomarini. Ora la Exxon ha potuto annunciare un patto con Putin, che le apre l’accesso alla zona russa dell’Artico, «e riserve sottomarine pari a molti miliardi di dollari».
In parole povere si chiama l’inganno e la beffa.
L’assalto all’Artico, un tristissimo argomento per dire allo  Skeptical Environmentlist che aveva torto.

L’irruzione di oggi

sabato, Maggio 5th, 2012

Accendi il computer, leggi il giornale e il mondo irrompe nella tua giornata, nella tua vita,  nel peggiore dei modi possibili, con l’uccisione di donne, con donne umiliate e maltrattate, con donne offese e cancellate.
La cronaca di oggi è tremenda: una donna uccisa dall’ex fidanzato; una donna picchiata a cinghiate perché non vuole una altro figlio, il sesto; il cadavere di una donna rinvenuto lungo una strada; una donna probabilmente uccisa da uno zio per motivi di eredità; un processo per stupro dove si usa la consolidata strategia dell’insinuare l’inattendibilità della vittima.
Tremendo è anche lo “stile” della cronaca; prendiamo l’ultimo caso che è anche territorialmente vicino a noi: tante parole e dettagli per le ragioni della difesa dei due imputati; che si insinui anche nel lettore un senso di solidarietà per loro e di vituperio per lei. Scriveremo al giornale.
Cameo della giornata: Cancellieri ha aderito alla petizione “Mai più complici” manifestando “massima attenzione e impegno nella lotta contro la violenza sulle donne e solidarietà a tutte le vittime di abusi”.

Cherchez la femme, la femmina, le femine

martedì, Maggio 1st, 2012

In Francia, prossima alle presidenziali, dove il voto delle donne sembra determinante, si è aperta la caccia a chi espone l’esca migliore.
Nell’Italia prossima alle amministrative, ed in vista delle politiche,  si espone il tema “femminicidio”, così come certificato dalla repentina e generalizzata presa di coscienza del fenomeno.
Senonchè appena da sinistra a destra imparano a sillabare la famosa parola, c’è chi propone di non pronunciarla affatto perché non ontologicamente corretta.
E’ Isabella Bossi Fedrigotti che dice: “Ci piace essere chiamate femmine? Non tanto. Probabilmente, perché, magari erroneamente, abbiamo l’impressione di sentire in quel termine una vaga intenzione di svilimento, se non di disprezzo…”, “… di conseguenza piace poco il termine femminicidio che si sta diffondendo…”; termine che viene usato, a suo avviso, per una certa “ansia di precisione“.
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Evviva!

domenica, Aprile 29th, 2012

Tutto o quasi il mondo politico nazionale  è contro la violenza sulle donne!
Da Bersani a Polverini.
Talvolta i temi morali lavano più bianco.

Per chi suona la sveglia

domenica, Aprile 29th, 2012

In questi giorni, dopo Vanessa, l’ultima donna ad essere ammazzata per mano del suo ragazzo, la 54esima in ordine di tempo dall’inizio dell’anno  a oggi,  alle snoq (Se Non Ora Quando) è suonata la sveglia del femminicidio e loro, l’hanno fatta suonare a loro volta sui media con un comunicato sottoscritto via via da molte altre e qualcun altro. Quindi ieri, qui o là si parlava di “femminicidio“…
Avremo di che esserne contente… eppure ci è venuto un crampo alle ovaie.
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La furbistenza di Monti

mercoledì, Aprile 25th, 2012

Noi la vediamo oscena, la prolusione di Monti di oggi 25 aprile, perlomeno nella parte in cui rilancia l’idea della resistenza a tutt’oggi come “….liberazione da alcuni modi di pensare e vivere a cui ci eravamo abituati e che impedivano al Paese di proiettarsi nel futuro“. Dentro ci sentiamo il riverbero delle sue porcherie sulla “noia del posto fisso”, il tentativo di legittimare la manovra di governo che ci proietta tutt* direttamente nel mortaio dello sfruttamento economico estremo con la scusa di uscire da una crisi che peraltro non siamo noi ad aver provocato.
Un’offesa alla resistenza, un insulto alla liberazione, una mistificazione da far rivoltare nella tomba.
La liberazione al tempo di Monti, per noi, è ben altra cosa.

Rhetoric Day

domenica, Aprile 22nd, 2012

Dunque oggi è il 42° Giorno della Terra, Earth Day, il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Il giorno in cui molti di quelli che nel resto dell’anno razzolano male, predicano bene. Prendiamo le pubbliche amministrazioni, piccole e grandi, dai comuni ai governi che con la gestione del territorio sono i primi responsabili di dissesti e disastri ambientali; prendiamo le industrie, la loro responsabilità nel cambiamento climatico e nella desertificazione, prendiamo l’economia e la finanza e il loro mantra della crescita infinita… nel nostro giro sul web abbiamo preso ad esempio quello che ci è sembrato uno degli spot più belli: questo ;  lo ha prodotto Benetton, sì quello che sfruttava  la terra dei Mapuche e non solo… Poi, per fortuna, abbiamo trovato anche questo

Pacchi umani

mercoledì, Aprile 18th, 2012

C’è una perversione della disumanità che lascia senza parole.
Si accanisce spesso intorno alle persone migranti, in questo caso permessa da leggi barbare ed applicata da sgherri in divisa o in borghese, poco importa perché la loro divisa è la crudeltà.
Succede ad Alina, suicida in una stanza del commissariato di Opicina (Trieste). Era lì per essere spedita al cie di Bologna e poi via dall’Italia, in Ucraina suo paese di origine. Alina ha interrotto la sua spedizione forzata, impiccandosi.
Altri, lo abbiamo visto oggi, vengono rispediti indietro, come pacchi, mani legate e nastro adesivo sulla bocca.
Ed è prassi ordinaria.
In questo paese, la tortura non esiste nemmeno come definizione nel codice penale, ma la si incontra spesso nei commissariati e in tutto quello che sta intorno e dentro i cie.

La memoria cancellata di Cancellieri

venerdì, Aprile 13th, 2012

Oggi è uscito in Italia il film di  Daniele Vicari  “Diaz non pulire questo sangue”. G8, Genova 2001, le violenze della polizia alla scuola Diaz e le torture alla Bozaneto, come scrisse Amnesty International: “La più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”.
La ministra dell’interno Cancellieri ha detto che andrà a vederlo perché: «Il Paese ama molto le forze dell’ordine, però è giusto che mi vada a documentare perché tanto più si conosce, tanto meglio si fa».
Vadi Cancellieri, vadi a documentarsi…, mentre da Genova in qua, le forze dell’ordine continuano a menare chi manifesta, a minacciare e intimidire, ad arrestare per poco o per niente. Mentre lei si documenta, la scia di sangue di Genova si è allungata alla Val di Susa e si è vista in tanti altri posti dove la gente è scesa in piazza per difendere e reclamare i propri diritti. Perché non è finita con Genova 2001 e  i, o le registi/e  del sequel,  non mancano mai.

Noi siamo qui

martedì, Aprile 10th, 2012

11 aprile Valsusa in ogni Città.

Presidi in Regione FVG

Udine ore 17.30 Stazione Ferroviaria

Pordenone ore 18.00 Stazione Ferroviaria
Trieste ore 17.30 in Via delle Torri

Ciè o ci fa?

martedì, Aprile 10th, 2012

Ogni tanto i media mainstream si ricordano dei Cie e ci fanno su qualche articolo corredato da videi ecc.
Queste mostruosità giuridico-amministrative create dalla mite Turco e da Napolitano il giusto, confermate da Bossi and the magic circle, sottoscritte dal  Fini il neobuono e, con i 18 mesi per l’identificazione, rese abominio definitivo da Maroni, odierno uomo delle pulizie; ogni tot sono oggetto di interesse giornalistico, di qualche ispezione umanitaria, di qualche nota sui diritti umani. Poi per un po’ magari non ne parlano, poi anche sì, ecc.; non c’è problema, tanto i cie sono sempre lì, il loro contenuto umano anche.
Oggi l’inchiesta del Corriere della Sera, mostra che sono brutti, sì, ma naturalmente  non arriva a dire l’unica cosa dicibile: chiuderli tutti, chiuderli subito!

Ri-Fini-ti

lunedì, Aprile 9th, 2012

Andavano tanto d’accordo, nel comune sentire razzista e xenofobo, che insieme avevano fatto una delle leggi più crudeli, dopo quella Turco-Napolitano che istituiva i Cpt, ora Cie. Avevano lo stesso orgoglio nel metterci il marchio col nome: Bossi-Fini, l’orgoglio disumano di regolamentare re-spingendo indietro gli/le immigati/e ai loro inferni di provenienza.
Oggi il primo firmatario, quello che, con tutto il suo partito, negava il diritto alle cure mediche ai clandestini, si scopre al centro di un cerchio di ladri (a sua insaputa, per carità!) che rubavano per pagare perfino la rinoplastica del figlio con i soldi pubblici, nostri e degli immigrati che volevano tassare per il permesso di soggiorno. L’altro firmatario, dai recessi della politica, in attesa di tempi migliori,  timidamente si smarca dalla sua creatura dicendo che oggi la creerebbe diversa, concessione di tempi più lunghi per trovare un lavoro prima della sepoltura in un cie o della cacciata dall’Italia… e poi magari la legge sulla cittadinanza…
Rifiniture. Domani saranno più umani, forse.

Kooly Noody

domenica, Aprile 8th, 2012

… e nemmeno un fazzolettino verde per coprire le vergogne.
Tanto razzismo, xenofobia e machismo conditi con rutti e tradizione per alimentare la base ottusa della Padania che si scopre Ladronia. La scoperta dell’acqua calda, in Italia. Bollita anche l’acqua del Dio Po.
I tecnici super partes intanto lavorano alla nostra “strategic review”, ovvero a revisionarci per farci persuas* della nostra necessità di sacrificabili.
Sacrificati ma protetti dai nuovi F 35 di 5a generazione che in nr, di 90 esemplari veglieranno su di noi e faranno tanto contento il ministro ex ammiraglio Di Paola il quale voleva fortissimamente che le forze armate fossero uno “strumento proiettabile” coerente con il “livello di ambizione nazionale”.
Proiettassero i loro kooly furi dai nostri orizzonti!

11 aprile: Resistenza NoTav

martedì, Aprile 3rd, 2012

Di seguito l’appello dal movimento No Tav per la mobilitazione dell’11 aprile, contro  l’ufficializzazione dell’occupazione militare della Val Susa.

Questo appello è rivolto a tutti gli uomini e donne che, in questi lunghi mesi di occupazione militare, in questi mesi di lotta e resistenza NoTav, si sono schierati al nostro fianco in ogni dove d’Italia. 
Grazie a voi è stato chiaro a chi ha cuore e intelligenza che la lotta dei No Tav di quest’angolo di Piemonte è la lotta di tutti coloro che si battono contro lo sperpero di denaro pubblico a fini privatissimi, contro la devastazione del territorio, contro la definitiva trasformazione in merce delle nostre vite e delle nostre relazioni sociali.
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G.O.I.

lunedì, Aprile 2nd, 2012

Grandi Opere Inutili. Oggi ne parla Barbacetto, definendo la progettata autostrada Cimpello Sequals “un piccolo TAV friulano”. Forse Barbacetto ignora che il Friuli ha, oltre a questo, anche il TAV vero e proprio, precisamente quello che dovrebbe arrivare dalla ValSusa e proseguire per la Slovenia… e che si regge proprio sulla retorica del togliere il traffico dalla strada e trasferirlo su rotaia. Qui non ci si fa mancare niente. Autostrade e super ferrovie per il traffico che non c’è.  Grandi Orrori Infrastrutturali impastati con project financing, offerti ai soliti noti: Impregilo… you know?

1° aprile tutto l’anno!

domenica, Aprile 1st, 2012

da http://www.notav.eu/; andate, ingrandite e leggete. Dietro l’ironia, la verità.

Friulane a-tipiche

lunedì, Marzo 26th, 2012

Per fortuna! Noi non rientriamo, né mai vorremmo rientrare, nella  tipizzazione del friulan* secondo Fontanini.
Il poverino tenta l’ironia e lo sbeffeggio verso gli omosessuali con i compagni di merende in fregola preelettorale.
Già ci faceva schifo la lega di lotta, la lega di fuffa fa propio solo pena.

Arriva Simpson

martedì, Marzo 20th, 2012

… e ci mette una croce sopra… Leggete qua: “Simpson(presidente della commissione trasporti dell’europarlamento) è stato accolto ieri a Trieste dalle autorità regionali e locali. «Rappresentate una “croce” nel sistema europeo dei trasporti», ha detto il presidente al numero uno della giunta regionale, Renzo Tondo. Dopo l’inserimento del Corridoio Baltico-Adriatico tra i progetti prioritari, la piattaforma-Friuli Venezia Giulia è di fatto al centro dell’Europa. Non è un caso che la prima questione posta a Simpson dall’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, sia stata proprio la necessità di confermare in sede parlamentare la centralità del corridoio…”. Questi ti massacrano la vita e sanno sì e no a far linee, aste e croci su un foglio che poi è la carta geografica del posto dove vivi; contro ogni evidenza economica, sociale, storica, ambientale, financo trasportistica, che almeno quella dovrebbero avere dalla loro, invece no, nemmeno quella … che lo sanno anche i sassi che le linee esistenti sono tutte sottoutilizzate ed alcune dismesse.
Ma i nostri eroi non de-ragliano, il Simpson vuole tutto; alta velocità, alta capacità…e, nel paese che in 560 giorni ha già soppresso 282 treni, vuole pure il trasporto locale non-spazzatura…
Troppo;  a Serracchiani gira la testa, non capisce più se con  il TAV si va da  Lisbona a Kiev o se si gira il triveneto, la Lombardia o l’ Emilia Romagna…

Noi invece parlando di TAV, ricordiamo e rilanciamo la campagna Freedom 4No Tav, perché questa è la realtà,  occultata dalle idiozie che siamo costrett* a sentire ad ogni brainstorming istituzionale.

Torturando imparo

domenica, Marzo 18th, 2012

Quando il vecchio e sempre galileanamente buono “sperimentando imparo” praticato in molti laboratori universitari, centri di ricerca ecc., diventa quello del titolo, il sapere che se ne acquisisce è bacato. E’ ancora  Bacone che sussurra di mettere la natura in ceppi, di strappare i suoi segreti con la tortura…
Ma che cos’è la conoscenza che passa per la tortura e quindi la crudeltà?
A cosa ci sono serviti millenni di evoluzione e la capacità di parola se il linguaggio è l’arma che usiamo per giustificare il nostro diritto alla superiorità ed al causare dolore e morte?
Ieri a Trieste manifestazione  contro l’ampliamento dello stabulario dell’università.
Qui una nota e qui il resoconto.