Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

Sotto la bandiera niente

martedì, Gennaio 10th, 2012

Lucia e Mikel, baschi, scrivono a VareseNews, offesi e doppiamente offesi per l’ostensione della bandiera basca sul balcone della sede della Lega Nord di Varese, “per l’insulto e affronto della Lega Nord di Varese che, strumentalizzando la lotta basca, millanta somiglianze e affinità inesistenti; non siamo come loro, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai” dicono.
La bandiera certo, è soltanto un simbolo, ma quella del popolo basco ricorda 500 anni di colonizzazione, vessazioni e torture  e il fazzolettino padano nel taschino indica il politico che va a Roma a prendere la poltrona e il sole delle alpi che sventola sollevando nugoli di odio razzista e fascista, cosa indica oltre alle nuove manovre populiste per tornare a Roma a prendere la poltrona?  E’ certo che non è cosa! E il popolo padano? Ne riparleremo quando non esisterà più la Lega Nord.

Calza della befana? No Omsa!

venerdì, Gennaio 6th, 2012

Ci associamo  alla campagna di boicottaggio dell’azienda lanciato dalle 240 lavoratrici  licenziate via fax il 27 dicembre.
A casa per delocalizzazione. Che cosa sia lo si capisce bene  dalla sincerità cristallina che emerge dal pezzo di intervista pubblicato qui.
Boicottare è umano (e giusto!), ma rilanciare è doveroso. Perché noi vogliamo che nessuna donna, né qui né in Serbia, né altrove sia sfruttata sul lavoro. Qui, la “marchionnatura” del bestiame (grazie sindacati!); là bestie e basta.
Boicotta Omsa, lascia il mandriano scalzo.

Delirium praecox

venerdì, Dicembre 30th, 2011

Hanno tanta fretta di dire di no ad un  finanziamento -mai chiesto!- al film di Bellocchio su Eluana Englaro che si impappinano richiamando un regolamento che non c’è più perché modificato da loro stessi l’anno prima. I meschini: 25 consiglieri regionali su proposta dell’Udc con Pdl, Lega e Misto + PD i Più Dordelli della covata, tanto per non smentirsi.
L’orrenda e vergognosa sceneggiata moralistico-politica messa in scena intorno ad Eluana non finisce mai.

Buon Notav!

lunedì, Dicembre 26th, 2011

Udine

Chiomonte – Val Susa

Il partito du pilu

venerdì, Dicembre 23rd, 2011

…sullo stomaco. Lucia Codurelli, deputata pd  non lo ha ancora sufficientemente villoso.
Ha votato la manovra Monti bensì, ma poi si è dimessa; questa manovra si accanisce contro gli operai alla catena, le donne, chi ha iniziato a lavorare a 15 anni e dell’equità non si è vista neppure l’ombra… Vivaddio… uno sprazzo di lucidità che illumina la sozzura dei colleghi.
Qui ci casca il link su Esposito… Cara Codurelli, li molli…che quella manovra, oltre che a “colpire la parte più debole del mondo del lavoro”, serve anche a coprire il peloso sottobosco tangentizio delle grandi opere.

Colonizzate e santificate

lunedì, Dicembre 19th, 2011

Quest’estate nell’occasione di quella che dal 1995 abbiamo chiamato “Festa degli Indiani”, come contrapposizione a quella schifezza che furono le Colombiadi (500 anni dallo sbarco di Colombo in America); come Dumbles abbiamo curato la presentazione del documentario “Unrepentant: Kevin Annett and Canada’s Genocide”. Testimonianze di storie terribili di genocidio e colonizzazione compiute dalla Chiesa Unita e dalla Chiesa Presbiteriana in territorio canadese sui popoli nativi.
Niente di meno di quello che pure la Chiesa Cattolica si è ingegnata a fare nelle scuole residenziali sparse nel resto del territorio: “educare” i nativi alla religione dei bianchi; con le buone o con le cattive. Ora, dal genocidio ci ricavano una santa da esibire sugli altari dei pellerossa. L’ultimo atto della conquista.

Munizioni di Munerato

venerdì, Dicembre 16th, 2011

Tutte rubate ad una sinistra venduta e/o finita. L’apologia dell’operaia con i tappi nelle orecchie, legata alla catena di montaggio fino allo sfinimento, il doppio lavoro a casa e la pensione che arriverà tardi, sempre più tardi… Vero, tutto vero, e brava la Munerato che nell’operazione ostruzionista dei colleghi che hanno in bocca solo battute stronze o sessiste, almeno si aggancia a qualcosa di reale. Toh, ecco, i colleghi se ne accorgono, approvano e lei ripete la scena il giorno dopo. Un successo ed un incasso, ovviamente. Miss Padania Operaia; una donna al lavoro per la ricostruzione politica della verginità nel partito del celodurismo, dei compagni di casta, della carriera del Trota…

Il muro dietro la rete

venerdì, Dicembre 16th, 2011

Che cosa gli tocca fare per difendere un cantiere che non c’è, per nascondere una grande opera inutile, per continuare a spendere soldi su soldi, per favorire operazioni tangentizie ed imprese mafiose. Gli tocca costruire un muro di cemento ed un muro di bugie.
Le reti non bastano più, inizia l’operazione “muro”

Turin KKK

domenica, Dicembre 11th, 2011

A leggere la cronaca, si richiamano alla mente veramente le immagini di documentari o film con il KuKluxKlan in azione. “Fuoco nelle baracche e roulotte date alle fiamme: è finita così, con un campo nomadi incendiato, la fiaccolata organizzata a Torino per esprimere solidarietà alla ragazzina di 16 anni che ha denunciato di essere stata violentata martedì scorso da due rom mentre stava facendo rientro a casa, nel quartiere Vallette.”  “Abbiamo raggiunto l’obiettivo, abbiamo bruciato tutto” avrebbe detto uno di loro.”… “Stando ad alcune testimonianze raccolte sul posto, alcuni dei manifestanti che hanno dato fuoco alle strutture del campo, al grido “lasciateli bruciare”, hanno tentato di ostacolare i pompieri…” (Il Fatto Quotidiano).
Poi la ragazza ha smentito, ha detto che si era inventata tutto. Cambia qualcosa nell’orrore di quanto questi razzisti hanno fatto? NO! Perché stupro vero o falso, questa solidarietà non la vogliamo; colpire i rom per coprire gli stupratori italiani è solo strategia razzista; qualcuno brucia forse le case ed il vicinato degli stupratori o dei  femminicidi nostrani; veri, verissimi,  oltre ogni ragionevole dubbio? La violenza era un falso? Perseguite gli incendiari prima che la bugiarda; lei ha offeso a parole, loro nei fatti.
Nota: Anche Fassino condanna l’accaduto per “il linciaggio nei confronti di persone estranee ai fatti per la sola ragione che sono cittadini stranieri… E’ dovere della nostra comunità … respingere chi vorrebbe precipitare la vita della nostra città nell’intolleranza, nell’odio e nella violenza”. Ecco, appunto; lui che ha trasformato i cittadini NoTav della ValSusa in abusivi a casa propria ed ha auspicato l’intervento dell’esercito e della polizia che li spara a lacrimogeni in faccia… “Fate i buoni!” Quando vi conviene! Ipocriti a sinistra. Che schifo.

+Treni -TAV

venerdì, Dicembre 9th, 2011

Oggi “La Repubblica” cartacea si inciucia che è un piacere. Mette insieme, vicini vicini,  due titoli che, senza che sia reso esplicito, sono uno l’origine del disastro dell’altro: il treno ad alta velocità ed il treno per il trasporto locale dei passeggeri. Repubblica è uno di quei quotidiani mainstream che parla di alta velocità o per propaganda o per dar giù ai NO TAV. L’articolo di oggi, naturalmente è per il secondo motivo, ed è tanto presa da questo compito disinformativo da non realizzare che più si dà alla linea superveloce per quattro gatti privilegiati, più si toglie alle migliaia di disgraziati costretti alla via crucis quotidiana per andare da qui a lì che così bene racconta alle pag. interne in un panorama che dire avvilente è poco. Oh certo, en passant, si dice che la manovra Monti ha previsto due miliardi di prossimi investimenti sull’alta velocità; si costruiscono anche due pagine di inchiesta per compatire i poveri “pendolari abbandonati”, ma non si riesce mai a dire quanta ragione c’è nelle proteste dei NoTav. Ipocriti.

8 dicembre: la liberazione

giovedì, Dicembre 8th, 2011

… nel 2005 fu quella di Venaus; prima o poi ci sarà quella da tutto il TAV.

Intanto si resiste e si lotta.

Qui la diretta

Prendere ai ricchi per dare ai poveri…

martedì, Dicembre 6th, 2011

… intanto questo per una manovra più equa e meno lacrimosa. Così magari la ministra avendo agito nel giusto, non avrebbe pianto. Ma non c’è niente da fare. Berlusconi e la sua cricca facevano finta che la crisi non c’era così tagliavano e indebitavano il paese delle grandi opere, del ladrocinio legalizzato del project financing, senza dirlo troppo; Monti, il “curatore fallimentare” come lo chiama Garofalo, con  la crisi resa evidente e chiamata  ‘catastrofe‘,  taglia e indebita il paese delle grandi opere, del ladrocinio legalizzato del project financing. E allora vai con 5 miliardi per infrastrutture come alta velocità e terzo valico dei Giovi, così, tanto per far incassare e indebitare i soliti… da piangere.
* immagine rubata da qui

Qui e là

domenica, Dicembre 4th, 2011

Allora, venerdì eravamo qui, in uno dei nostri paeselli, intercettato dal mostro C5 (Corridoio 5 Lisbona-Kiev), ad incontrare Maria ed Emilio del Coordinamento dei comitati No Tav della ValSusa che hanno fatto tappa da noi per il No Tav Tour. Giovedì prossimo, chi potrà sarà da loro per ricordare l’anniversario della liberazione di Venaus e consolidare la resistenza in corso  contro la grande opera inutile. Chi non potrà, sarà idealmente con loro; gli ideali hanno più forza del CS, ormai vero mezzo a sostegno del C5.
A proposito di opere inutili sostenute da mezzi e costi devastanti, ci viene in mente la ministra Fornero che si indigna perché nella delegazione di giovani che doveva confrontarsi sulle pensioni non c’erano le donne, quelle che lei punta a mettere in croce con i 41 anni di contribuzione.
Ci permettiamo di darle noi un consiglio semplice semplice: vada a prendere i soldi da un’altra parte, per esempio da qui e vedrà che perfino qualcuna di noi la apprezzerà per aver fatto finalmente una cosa ovvia.

Aria di Padania

domenica, Dicembre 4th, 2011

Merda pura che ti toglie tre anni di vita. Lo dice il rapporto annuale ‘Air quality in Europe
Questi i problemi, altrochè le sbavate politiche propagandistiche di Bossi. Popoli liberi -[tutti!]- in libero ambiente, pulito dalle deiezioni industriali che  in questi anni ha arricchito padroni e padroncini padani che da Roma, con un ministero dell’ambiente soft come la carta a doppio velo, hanno pur sempre continuato a preservare i loro interessi.
Ma non sono i primi e non sono i soli; il Cnr è andato a prendere le misure anche in Nepal; porterà i numeri a Durban alla conferenza sui cambiamenti climatici. Dove già si respira aria di chissenefrega.

Se non faremo l’impossibile, vedremo l’incredibile

martedì, Novembre 29th, 2011

Ma c’è ancora tempo per fare qualcosa? Decisamente no se la crisi ecologica,  gravissima,  è nascosta  dalla crisi economica che ripropone come soluzione la stessa crescita predatoria e insensata che l’ha prodotta. Durban ultima fermata: ecosystems or economies? Poi la catastrofe.

Liberare Adama, chiudere i Cie

sabato, Novembre 26th, 2011

Questa è l’unica cosa da fare.
Adama è una donna e una migrante, rinchiusa nel Cie di Bologna dopo aver chiamato i carabinieri di Forlì per essere stata derubata, picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello dal suo ex-compagno. Ma le istituzioni hanno risposto alla sua richiesta di aiuto con la detenzione amministrativa riservata ai migranti che non hanno un regolare permesso di soggiorno.
In nome della Bossi-Fini che condanna al silenzio ed al ricatto, in nome di Turco-Napolitano che condanna a reclusione  chi subisce e denuncia violenza. Brutta la dichiarazione della direttrice del Cie: “Se dice la verità, sarà liberata”, deprimente la nuova ministra: “Verifiche scrupolose”.
La verità è stata già verificata: i Cie sono lager, vanno chiusi tutti e subito!

Bau bau

domenica, Novembre 20th, 2011

Manifestazione ieri a Montichiari contro Green Hill, quello che diventerà il più grande fornitore europeo di animali da tortura per laboratori farmaceutici. Di proprietà dell’americana Marshall Farm Inc., che ha l’obiettivo “di arrivare a “produrre” 5.000 cani e farne così il più grande allevamento di cani beagle d’Europa. Per un prezzo compreso dai 450 ai 900 euro si possono infatti comprare cani di tutte le età, e aggiungendo qualcosa in più si può comprare una femmina gravida. Green Hill e Marshall Farm inoltre “offrono” ai propri clienti trattamenti chirurgici su richiesta, tra cui il taglio delle corde vocali o l’asportazione di alcune ghiandole.”
Ah, alla manifestazione c’era anche la Brambilla, ex ministra al turismo, che per quanto ci riguarda può tornarsene a casa a dirigere le aziende di famiglia: commercio alimenti (animali) surgelati. Bye bye   (fermaregreenhill)

Associate e mazziate

sabato, Novembre 19th, 2011

A quanto pare arriverà il progetto Fornero sul sistema pensionistico, -contributivo anziché retributivo-, calcolato sui contributi versati piuttosto che sulla retribuzione ricevuta. Intanto, le nostre “marchette” si riducono ad un nulla perchè se si lavora, si lavora precariamente e saltuariamente, e ci sono anche quelle la cui contribuzione, prima che a loro, va a risarcire l’azienda; una novità: le commesse mezzadre.

Non ci sono governi amici

venerdì, Novembre 18th, 2011

Figuriamoci! Che ci dovremmo aspettare da questo ibrido governo di catto-banchieri o “primo governo Bagnasco”?. Sarà divertente vedere se questo giro l’ICI  varrà veramente per tutti, chiesa compresa. Già ieri ci siamo divertite alle prime esternazioni del ministro dell’ambiente, nuclearista post referendum, assolutamente TAVista, fan del ponte… alla faccia dell’ambiente e del debito pubblico… Ieri poi abbiamo visto anche la continuità del manganello sugli/le student*. Che farà la ministra post Maroni? Filosofia da mano pesante tipo quella che richiede condanne esemplari come per il ragazzo condannato a 3 anni e 4 mesi (!) per la manifestazione del 15 ottobre?… come per Nina e Marianna incarcerate a scopo puramente intimidatorio per dissuadere i protestatari valsusini?…  E le altre due ministre, che faranno? Il puntello dei tecnocrati chiamati a spolparci o parti attive della macelleria in rosa ovvero dalle donne per le donne?

– turbocapitalismo + ecofemminismo

domenica, Novembre 13th, 2011

Da Papi a Monti: che ci cambia a noi donne sull’orlo di una crisi economica ma anche finanziaria ma anche ecologica che non siamo state noi a creare ma che siamo chiamate comunque a pagare? Tolta la buffoneria machosessista dell’unto dimesso -[che sì, certo è la liberazione da un fastidio, non la soluzione del problema]- rimane l’uguale macelleria sociale diffusa con l’aggravante di salutarla come una liberazione. Perciò tocca prenderci per tempo ed inquadrare il riservato signore dall’aplomb bocconiano. Intanto questo flash che qualcuno ha richiamato dal Corriere del gennaio di quest’anno; sono parole sue: “In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’ opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili.
Già da queste poche righe sappiamo quale sarà la ricetta. Qui un’analisi più dettagliata; lasciamo stare la soluzione che lo scrivente propone nell’alleanza strategica coi “brics” o sulla reindustrializzazione ; il resto inquadra bene il contesto. In ogni caso, anche non conoscendo vita morte e miracoli del senatore Monti o, di quella che sarà la futura squadra di governo, ci siamo fatte le seguenti domande: -abolirà la casta? -cancellerà le grandi opere inutili? -condannerà la precarietà? -abbatterà la mafia? -starà dalla parte dei/lle salariat*? Claro che no. E allora cosa si vuole da noi? Ma non dovremmo essere noi a presentare il conto per i soldi che ci vengono orapresente estorti, i servizi negati e il territorio devastato? Dimissioniamoli tutti! Buffone l’uno, vampiri gli altri.