Archive for the ‘Noi siamo qui’ Category

Semel in anno

domenica, Aprile 21st, 2013

noisiamoqui264Semel in anno licet insanire: una volta all’anno è lecito impazzire; in realtà succede l’incontrario.
La follia domina, ma una volta all’anno ci se ne rende conto.
Il 22 aprile è la “giornata mondiale della terra”. La giornata nella quale si fa il punto del livello di distruzione al quale si è giunti.
Il punto ha assunto, secondo uno studio pubblicato in marzo su Science, la conformazione di una sedia a rotelle, con uno schienale che ad un certo momento  va su dritto senza possibilità di abbassarsi; è il nuovo modello che si propone per la ricostruzione e le proiezioni sul clima.
Nei commenti all’articolo linkato qualcuno scrive che preferirebbe una sedia a sdraio con lo schienale che si può abbassare; simpatica come immagine, purtroppo forse ormai improponibile.

Biomassa critica

lunedì, Aprile 15th, 2013

noisiamoqui263Eh sì, la biomassa diventa veramente critica quando la si brucia.
Avevamo già accennato ai problemi delle centrali a biomasse, quelle che sostanzialmente  producono nanoparticelle non catturabili dai filtri, ma dai nostri polmoni sì.
Oggi ne accenna anche Senzasoste riproponendo un’intervista a Giuseppe Serravezza della Lega Italiana contro i Tumori. Qui.

Acqua di SELtz

venerdì, Aprile 12th, 2013

femm54Prendete l’immagine qui a fianco; l’estetica e bucolica immagine botticelliana a corredo di un tema  alquanto complesso ed articolato come quello del “dominio” su donne e natura; focalizzate in particolare il tema “violenza sulle donne”; mettete tutto nella prospettiva dell’ecofemminismo ed avrete costruito, se pur non benissimo, un “modulo” non convenzionale di dissertare sull’argomento che dopo tanti femminicidi sembra essersi posato sui padiglioni auricolari della “gente comune”.Poi provate ad immaginare quali figure potrebbero esporre su questo tema a partire dal concetto di “dominio” e poi andate a guardare la seconda parte della locandina

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Cronache galeotte

martedì, Aprile 2nd, 2013

images1Abbiamo “rubato” il titolo e la foto -bella- al blog Radiocane, dal quale proponiamo la condivisione di questa narrazione sul carcere fatta anche da Massimo Passamani che racconta la sua esperienza in quel di Tolmezzo, dell’importanza della solidarietà e della presenza di chi da fuori combatte contro la logica carceraria.
Sabato scorso eravamo lì, al presidio organizzato dal Coordinamento contro il carcere e la repressione. Qui il report.

Cassa depositi e furti

martedì, Marzo 26th, 2013

noisiamoqui261Ma guarda… e poi ti dicono che i soldi non ci sono… E invece ci sono; sono quelli risparmiati da dodici milioni di persone ed affidati a Poste Italiane con i libretti di risparmio o i buoni fruttiferi, raccolti dalla Cassa Depositi e Prestiti, che  Tremonti nel 2003 ha pensato bene di trasformare in società ‘privata’.
Da allora è diventata  il bancomat delle banche e delle fondazioni che ingrassano mangiando  denaro pubblico. Tutto spiegato bene qui sotto

ASSALTO FINALE AL TESORO DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

APPROFITTANDO DEL VUOTO DI POTERE, LE FONDAZIONI BANCARIE STRINGONO LA PRESA SU 300 MILIARDI DI DENARO PUBBLICO

di Giorgio Meletti

Il sonno della politica genera mostri. Come la Cassa Depositi e Prestiti, 300 miliardi di euro di denaro pubblico su cui le Fondazioni bancarie stanno definitivamente imponendo il suo controllo. Prima approfittando della sobria complicità del governo Monti. Adesso sfruttando il caos post-elettorale. Mentre i parlamentari a 5 stelle si apprestano a contare le caramelle di Montecitorio e quelli del Pd sognano governi impossibili, un drappello di sopravvissuti di Prima e Seconda Repubblica acquisisce un potere economico paragonabile all’Iri dei tempi d’oro. L’ultimo colpaccio l’hanno messo a segno l’altro ieri. La Banca d’Italia ha ceduto al Fondo Strategico Italiano, braccio operativo della Cdp, il 4,5 per cento delle Assicurazioni Generali. Così la Cdp si trova a essere il secondo azionista del gigante europeo delle polizze. (altro…)

Sceneggiata post mortem

mercoledì, Marzo 20th, 2013

noisiamoqui260Oggi che è morto, molti sono a incensare Manganelli, capo della polizia, per la sua capacità di chiedere scusa per il G8 di Genova.
Le scuse allora profferite sarebbero queste: «Ora, di fronte al giudicato penale, è chiaramente il momento delle scuse. Ai cittadini che hanno subito danni ed anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza. Per migliorare il proprio operato, a tutela della collettività, nell’ambito di un percorso di revisione critica e di aperto confronto con altre istituzioni, da tempo avviato, la Polizia di Stato ha tra l’altro istituito la Scuola di Formazione per la Tutela dell’Ordine Pubblico al fine di meglio preparare il personale alla gestione di questi difficili compiti. Il tutto per assicurare a questo Paese democrazia, serenità e trasparenza dell’operato delle forze dell’ordine, garantendo il principio del quieto vivere dei cittadini».
Alla faccia!
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Imputazione e assoluzione

martedì, Marzo 19th, 2013

noisiamoqui259l’imputazione va di moda che sia pesante, il più pesante possibile, il nome dell’operazione densa di significato e gli arresti strombazzati. Poi, al momento dell’assoluzione, il silenzio; tuttalpiù, come hanno scritto i NoTav: “tre righe ben nascoste”.
Il riferimento è all’operazione “ixodidae”, quella che se l’è presa con gli/le anarchici/che per aver disturbato la Grande Opera. Tutto narrato nell’opuscolo da poco uscito e scaricabile qui.

Freddo polare e freddo morale

mercoledì, Marzo 13th, 2013

noisiamoqui258Ultime, ma non nuove: l’artico si riscalda sempre più, diventa sempre più piccolo, il permafrost si scioglie ed avanza una vegetazione propria delle aree boreali.
Questo è uno dei risultati e degli effetti di sconvolgimento legati al cambiamento climatico al quale però non si associa alcun input morale nel pensare un cambiamento per fermare la deriva.
A queste considerazioni sono giunti gli estensori dello studio illustrato qui e ripreso recentemente qui. In sintesi

…Gli autori identificano sei ragioni responsabili del fatto che il problema del cambiamento climatico fallisce nell’attivare il nostro sistema di allarme morale. In breve. Abbiamo che il fenomeno del mutamento climatico è: astratto e cognitivamente complesso, ovvero difficilmente intuibile o comprensibile senza uno sforzo intellettuale; percepito come non intenzionale, e sappiamo bene che la cognizione morale umana è reattiva per lo più nei confronti delle azioni compiute intenzionalmente; determinante un senso di colpa rimovente, proprio perché di natura antropogenica; percepito, nelle sue conseguenze, in modo ottimistico, poiché manca una sicura e chiara prognosi; afflitto da tribalismi morali, i quali determinano polarizzazioni ideologiche; globale e temporalmente distante, sicché, in un certo senso, percepito come non di propria competenza….

Il clima è un sistema complesso ed anche il suo cambiamento, ma non vuol dire che se non si comprendono le dinamiche non si debba imparare a prestare attenzione a quanto sta accadendo, e se si presta attenzione si fanno anche le connessioni fra gli eventi ed in linea di massima si individuano  le cause e gli effetti. Ci si può sensibilizzare e si può agire.
Si diceva: “pensare globalmente, agire localmente”.
E’ un imperativo morale che vale ancora.

Les Misérables

domenica, Marzo 10th, 2013

noisiamoqui257Ne avevamo accennato a proposito dell’8 marzo e del regalo delle mimose ovvero del come farsi belli ai nostri occhi con i nostri soldi… Oggi sappiamo che la Corte dei conti ha soprasseduto alle mimose ma non ai tanti bonus che i signori consiglieri si sono permessi in virtù del loro incarico.
Ne fa un esaustivo elenco il Messaggero Veneto; c’è di tutto, anche chi grazie alla conquistata cadrega ha pensato che pure il suo bambino aveva diritto al seggiolino… insomma, un quadro di piccoli pitocchi, se si guarda a stipendi e pensionamenti garantiti poi dal ruolo istituzionale.
Il quotidiano locale cavalca la vicenda e la  tratta come una telenovela a puntate, uno stillicidio di informazioni che, sembra stiano condizionando la rosa dei candidati-condidabili alle prossime regionali.
In realtà una gran patacca tutta questa campagna moralizzatrice.
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8 marzo

venerdì, Marzo 8th, 2013

femm528MARZO – Donne, non accettate mimose dai politici!
Potrebbero averle pagate con i vostri soldi!!

Già…; se vi sono arrivate da  Kocijancic, capogruppo di Sel in regione, sicuramente sì perchè esso stesso si è dichiarato colpevole di aver commesso peculato con il fiore simbolo della festa della donna.
Altri consiglieri, –Les miserables-,qui in regione si sono fatti rimborsare anche l’acquisto delle scarpe, sicchè chi è a corto di argomenti si fa la campagna elettorale tutta di rimblazo sulla trasparenza; Debora docet, e le scarpe tentano di farle a noi con il TAV ecc. che,  -pecula o specula-, la politica, quella lì, è proprio una presa per il culo…per dirla alla Grillo.
Ma sì, possiamo anche fare a meno delle mimose, e, già che ci siamo, anche di Grillo, del governo e del papa!
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Voto a perdere

venerdì, Febbraio 22nd, 2013

noisiamoqui255Ad ogni campagna elettorale, gli/le anarchici/e, giustamente, fanno la loro “campagna” astensionista. Principalmente per motivi ideali, perchè il voto corrisponde alla delega, perchè la delega per come è concepita questa “democrazia” corrisponde sempre ad un tradimento, perchè l’autogestione è meglio, perchè bisogna avere fiducia nelle proprie capacità di pensare e progettare “il governo” del proprio territorio….
Oggi lo stato putrefatto del panorama politico con tutti i/le suoi/e rappresentanti hanno però di gran lunga facilitato il lavoro tanto si sono smerdati da soli al punto di fare dell’astensionismo uno fra i maggiori “partiti”.
“Se non voti ti fai del male” canta Celentano, anche lui per tirare la carretta di qualcun’altro; ci chiediamo quanto bene si sia fatto chi fino adesso ha sempre votato!
Prima, ma anche adesso che le regole della rappresentanza si chiamano Porcellum, cosa peraltro offensiva nei confronti dell’animale che evoca.
Sul web ci siamo imbattute nell’immagine in cui si diceva che “l’urna non è cosa per vivi”; ci permettiamo di aggiungere una  “/e” per rendere anche il femminile, e per il resto siamo perfettamente d’accordo.

Rivolta continua

martedì, Febbraio 19th, 2013

noisiamoqui254Oggi Iside Gjergji scrivendo dell’ultima rivolta al cie di Ponte Galeria osserva che non sarà la repressione a fermare le rivolte perchè non si possono contenere persone in condizioni disumane, non si possono contenere persone solo perchè vogliono poter lavorare nel nostro paese e, aggiungiamo noi, semplicemente perchè non si possono contenere persone.
Perciò i Cie sono luoghi di contenzione dove le rivolte non si fermeranno mai.
Da Ponte Galeria a Gradisca, l’elogio della fuga.

Maria nel gulag

venerdì, Febbraio 8th, 2013

noisiamoqui253domani saremo in piazza in un presidio informativo contro il carcere.
Parleremo e ricorderemo quanto il carcere rappresenti l’espressione massima dello stato nell’esercizio del monopolio della violenza. Analizzeremo i dati di questa regione che, con neanche 1.300.000 abitanti ha cinque carceri  in quattro province.
…. come nella Russia stalinista dove non c’era regione che non avesse il suo campo di lavoro e di contenzione. Un parallelismo forzato, ma neanche tanto per dire che cosa rappresenta il carcere nei suoi principi fondatori.
Allora domani penseremo anche a Maria Alyokhina ed alle Pussy Riot condannate ai lavori forzati nei gulag tutt’ora in attività.
Liberi tutti, libere tutte, dappertutto.

Gemellaggi

mercoledì, Febbraio 6th, 2013

noisiamoqui251Italia-India. Molto in comune. Stupri per esempio;  c’è chi si è molto scaldat* per gli stupri delle donne indiane ma è rimasto fredd* per gli stupri delle donne che si trovano in Italia; i media in genere, per esempio. Fedeli alla linea che il male è sempre altrove.
Oggi capita di leggere che i medici indiani lucrano sulla salute delle donne; neanche detto; basta sostituire indiani con italiani e il risultato non cambia.

Disadattati

martedì, Febbraio 5th, 2013

noisiamoqui250sono le specie animali a fronte del cambiamento climatico che va veloce.
Molte specie selvatiche non riescono più ad adattarsi e probabilmente si estingueranno. Innalzamento della temperatura ed eventi estremi alterano e spezzano le interazioni ecologiche. Tutto riportato nel rapporto Wildlife in a worming world.

Come una matrioska

sabato, Febbraio 2nd, 2013

noisiamoqui249dove un perseguitato contiene a sua volta un persecutore…
Oggi leggiamo della campagna di contraccezione forzata delle donne falasha appartenenti al popolo etiope di religione ebraica che, accolte nello stato di Israele con le loro famiglie, sono state preventivamente sottoposte con l’inganno o a loro insaputa ad iniezioni di Depo Provera un contraccettivo dai pesanti effetti collaterali.
Probabilmente richiamati in Israele  come pedine per contrastare la prolificità palestinese ma allo stesso tempo ritenuti una popolazione da contenere perchè nera.
Un crimine senza fine quello del controllo demografico che passa per i corpi delle donne con le sterilizzazioni forzate; un pensierino al Nobel Europa e alla sua politica sulle donne Rom, per esempio.

I 14 peggiori

mercoledì, Gennaio 23rd, 2013

noisiamoqui247grandi progetti che Greenpeace identifica come quelli che porteranno dritti dritti al punto di non ritorno molto vicino ad un aumento della temperatura globale ai fatidici  sei gradi finali. Sono i grandi progetti principalmente di estrazione di petrolio e carbone in Australia, in Cina, Indonesia, Canada, nell’Artico, in Brasile, in Africa ecc.
Se ne parla in questo dossier.
Qui invece un altro progetto meno grande ma sufficentemente demenziale come l’estrazione di CO2 dal sottosuolo mentre ci si dovrebbe sforzare il più possibile di lasciarla dov’è oltre che produrne il meno possibile. Il tutto per fare bibite gassate. Questa originale presa in giro è stata pensata per Certaldo in Toscana. Azzeccata la storia di Orazio e Clarabella.

Dici TAV, dici TRUFFA

giovedì, Gennaio 17th, 2013

noisiamoqui246per non dire mafia, camorra, frode, corruzione, associazione a delinquere, traffico di rifiuti, abuso d’ufficio, e poi molto altro ancora.
Come al solito i/le NO TAV hanno ragione.
Deliziatevi con questo bel quadretto:
Appalti alle Coop rosse. Indagata ex presidente Umbria.Maria Rita Lorenzetti, ex presidente della Regione Umbria e presidente dell’Italferr (società di progettazione del gruppo Ferrovie) vengono contestati l’abuso di ufficio, l’associazione a delinquere e la corruzione, “svolgendo la propria attività nell’interesse e a vantaggio della controparte Nodavia e Coopsette (soggetti appaltanti, ndr) mettendo a disposizione dell’associazione le proprie conoscenze personali i propri contatti politici e una vasta rete di contatti grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati e conseguendo altresì incarichi professionali nella ricostruzione dei terremoto in Emilia in favore del coniuge”. (altro…)

Laidi

giovedì, Gennaio 17th, 2013

noisiamoqui245Mentre continua la grande mungitura, non esclusi gli emungimenti sulle quote latte, -sembra ovvio-, i nostri omini verdi danno una rinfrescata agli argomenti a loro tanto cari e dai quali, a suo tempo munsero successi elettorali: la campagna antiimmigrat*.
Oggi leggiamo del loro resoconto dalla visita al CIE di Gradisca.
L’altro giorno, in un volantino a proposito dei fasci a Udine e della loro campagna antiimmigrati [l’immigrato va sempre bene per le campagne elettorali], scrivevamo che se non li identifichi come la causa di tutti i mali, se non li fai oggetto di odio, se non pensi che hanno qualcosa di fondamentalmente diverso (leggi peggiore) di te… non puoi sfruttarli con serenità oppure, aggiungiamo,  non puoi trattarli in modo disumano come viene fatto con l’invenzione ad hoc dei CIE e della gran porcata del “reato” di immigrazione clandestina.
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La chiave

martedì, Gennaio 8th, 2013

Golden key in keyholecontinuerà ad entrare nella toppa perchè i fabbri non cambieranno più le serrature nelle case de* sfrattat*. I fabbri non saranno più la coda dell’ufficiale giudiziario. Almeno a Pamplona. Bravi.