Archive for the ‘Aborto’ Category

La marcia della milizia

venerdì, Maggio 11th, 2012

Prologo: intanto beccatevi questo; quello dei feti esibiti; che quello che professa lui deve essere verità vera per tutt* noi. Noi lo chiamiamo integralismo;  e il detto che: “33  anni di aborti hanno ucciso 6 milioni di bambini che sono stati rimpiazzati con immigrati”, oltre alla rozzezza del pensiero, noi lo chiamiamo razzismo.
Poi l’evento di domenica: la marcia della milizia; assatanati contro l’autodeterminazione delle donne, pronti a darti giù la croce a suon di preghiere riparatrici. Sfileranno militia christi, forza nuova, e Alemanno il  patrocinatore, vari boiardi e boiarde, che la vita, messa giù così, è sempre una buona carta di credito in vaticano.
Aderisce convinta Maria Pia Garavaglia:  dc>margherita>pd>pereppeppè.

A Roccella non va giù

venerdì, Aprile 6th, 2012

Pillola dei cinque giorni dopo. Cosa poteva dire Miss Roccella all’arrivo in Italia del nuovo contraccettivo d’emergenza? Che è un abortivo, è ovvio. Qui l’intervista da parte di un o una giornalista che probabilmente la pensa allo stesso modo.
Ma siccome una molecola non è un’opinione, questo è quanto riportato dal foglio illustrativo del prodotto: “Ulipristal acetato è un  modulatore selettivo sintetico del recettore del progesterone, attivo per via orale, che agisce legandosi con grande affinità al recettore umano del progesterone. Si ritiene che il meccanismo d’azione primario consista nell’inibire o ritardare l’ovulazione. Dati farmacodinamici mostrano che, anche se assunto immediatamente prima del momento in cui è prevista l’ovulazione, ulipristal acetato in alcune donne, è in grado di posticipare la rottura follicolare.
Qualche informazione di più qui, e qui una nostra breve considerazione.

Six Feet Under

domenica, Marzo 25th, 2012

Punire, punire, punire. Quale altro intento ha la creazione di aree cimiteriali dedicate per la sepoltura dei feti, se non la sepoltura delle donne,  che decidono di abortire, sotto il peso di un giudizio per assassinio che non si formula (ancora) giuridicamente ma intanto moralmente?
Quale altro intento, se già, in caso di aborto volontario o spontaneo,  può essere richiesta la sepoltura secondo il D.P.R. 10/09/1990 n. 285, il quale nell’art. 7, al comma 2 dichiara: “Per la sepoltura dei prodotti abortivi di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti che abbiano presumibilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina e che all’ufficiale di stato civile non siano stati dichiarati come nati morti, i permessi di trasporto e di seppellimento sono rilasciati dall’unità sanitaria locale“.
Ed al comma 3: “A richiesta dei genitori, nel cimitero possono essere raccolti con la stessa procedura anche prodotti del concepimento di presunta età inferiore alle 20 settimane“.
Ed al comma 4: “Nei casi previsti dai commi 2 e 3, i parenti o chi per essi sono tenuti a presentare, entro 24 ore dall’espulsione od estrazione del feto, domanda di seppellimento alla unità sanitaria locale accompagnata da certificato medico che indichi la presunta età di gestazione ed il peso del feto“. ???
Quale intento se non il sancire lo status civile dei “prodotti di concepimento” indipendentemente dal sentire di ognun*;  onde definirli vite mancate per insondabile volere divino o vite soppresse per criminale volere umano, -in questo caso femminile-, e quindi condannare l’aborto, quando scelto volontariamente?
Quale intento se non lo schierare quei sepolcri in un sol blocco contro quella legge che ha legittimato l’aborto e contro le donne che decidono di appellarvisi?
Intorno a questa smania dei cimiteri per feti in giro per lo stivale, quando la norma già esiste, non vediamo altro che la strategia del movimento per la vita, di amministratori e politici associati, che brandiscono come arma  la lapide all’embrione, come un paletto nel cuore del diritto.
L’ultima oscenità in ordine di tempo è della regione Campania.

Freddo e gelo

lunedì, Febbraio 6th, 2012

Nella “giornata della vita” che la chiesa ha celebrato ieri, anche le omelie si sono uniformate al clima metereologico; Mons. Scola, vescovo di Milano, parlando di “gelo demografico”; Mons. Mazzoccato,  vescovo  di Udine, parlando di calcoli “freddi” su inizio e fine vita.
Anche a noi vengono un po’ di brividi quando incappiamo nella cronaca dei loro discorsi, non perché li fanno, ci mancherebbe, ma perché tutto questo argomentare sui misteri della fede, e sulle gioie della famiglia e bla e bla per noi si traducono in un riscontro reale con la quasi impossibilità di abortire e il divieto di morire come e quando vogliamo.
Omelie che sembrano ordini di servizio per medici e politici; e naturalmente ordini di comportamento per donne. Altrimenti, lo sappiamo, noi causa di questo inverno procreativo,  bruceremo all’inferno.

Pillole

lunedì, Gennaio 16th, 2012

Locale, ma anche no.  Il  Messaggero Veneto  interpella il prof. Marchesoni  direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell’azienda ospedaliera S. Maria della Misericordia a proposito della grande richiesta di “pillola del giorno dopo” nei fine settimana da parte di giovani e giovanissime.
Al di là della cronaca che su questi argomenti è spesso in equilibrio precario fra moralismo e fustigazione; va sancito che chi la richiede ha diritto ad averla, anche perché una delle grandi campagne punitive  nei confronti delle donne si gioca proprio su questo.
Sul versante di una riflessione nostra, invece ci viene da dire  che, a parte le situazioni accidentali, i dati che emergono segnano una debacle sul fronte  della contraccezione; cioè quella che passa per la consapevolezza di sé e del proprio corpo; una  concessione al maschio di totale deresponsabilizzazione; un lascito chimico sul corpo.
Certo, si chiudono e boicottano i consultori, la vita è dura e tutto ci rema contro ma facciamone un motivo di lotta arricchita dalle virtù dell’autogestione che con la scelta e la valutazione della pratica contraccettiva si coniuga benissimo.
Poi, per quanto riguarda ancora l’articolo in questione, lasciando da parte le coloriture sugli “aborti sospetti”, ricordiamo  che Marchesoni e tutta la sua crew -1 sono obiettori, perciò obiettiamoli prima noi.

Sevizie cimiteriali

mercoledì, Gennaio 4th, 2012

Eccone un’altra a titillarsi con i feti abortiti, tanto per non sapere più da che parte scudisciare  le donne che scelgono, e a tutt’oggi, perfino riescono ad abortire.
La punizione finale costruita su un’equazione fideistico integralista che trasforma il feto in bambino e la donna in assassina.

A Roma il cimitero per i bambini mai nati

Miseria e propaganda

martedì, Dicembre 27th, 2011

La propaganda viene facile quando poggia sulla miseria. Ciucci e pannolini gratis promette Padre Nike quello che si è dato il nome come quella multinazionale che ha fatto reddito mettendo al lavoro bambini di cinque anni per 14 – 15 ore al giorno. Adesso è diventata buona, dicono (ha forse restituito soldi salute e vita ai bambini schiavizzati per anni?). Bontà propaganda.
FM  femministe malfidenti.

Cota ha fallito e il Fatto di cosa si è fatto?

domenica, Dicembre 18th, 2011

Radicali distribuiscono RU486, davanti al palazzo della giunta regionale a Torino-La Stampa 25.11.11

Prendiamo atto della notizia diffusa sulla base dei dati presentati dalla Nordic Pharma secondo i quali in Piemonte è stato più alto, rispetto al resto del paese,  l’utilizzo della pillola abortiva RU 486. Le scorte non sono rimaste a marcire nei magazzini, come voleva Cota. Le donne che hanno deciso di abortire, e, -nonostante la via crucis imposta dagli integralisti della morula-, ci sono riuscite;  hanno scelto anche l’aborto farmacologico.
L’aborto; non il parto, come lo chiama  Il Fatto Quotidiano, ripetendolo più volte come in una farneticazione compulsiva attribuita anche a Silvio Viale, ginecologo dell’ospedale S.Anna di Torino, il quale avrebbe detto che nonostante Cota, non ha avuto difficoltà “a far partorire con la pillola abortiva le donne che lo chiedevano”.
Allora o sono in preda all’alcool o qualche altra sostanza che altera le connessioni neuronali, o non sanno la differenza fra aborto e parto o, peggio ancora, parlare di aborto, anche solo nominarlo è, ora più che mai tabù. In Piemonte si partoriscono embrioni.

Una via di fuga

domenica, Dicembre 11th, 2011

Minorenne incinta non vuole abortire come invece desiderano i genitori che non riuscendo a convincerla si appellano ad un giudice. Il compagno della ragazza  è un  albanese appena maggiorenne, ospite di una comunità, che, dicono i giornali, talvolta non ha disdegnato di esplicitare la gelosia con la violenza verso di lei.
Il quotidiano del giorno dopo ci avvisa che Sara-nome di fantasia- ha abortito. Fine.
Intanto hanno riempito pagine con la solita cacofonia sul difficile rapporto genitori-figli e viavanti lasciandoci tutta l’amarezza per l’uso melenso e cronachistico di vicende che nel paese dove non si può nominare il profilattico, dove i giocattoli per bambine sono la Barbie incinta e il bambolotto da allattare, dove le donne se abortiscono sono assassine, se abortiscono il figlio di un albanese lo sono un po’ meno, dove si chiudono i centri antiviolenza e dove la violenza contro le donne è solo leva per la violenza razzista….; in questo paese non c’è scampo; tutti a creare modelli morali ed estetici, binari di comportamento, costrizioni e violenze. E se sei giovane giovane, minorenne, ancora di più.
Un carnaio mediatico sociale e morale.
Mettiamoci di traverso, inceppiamo il meccanismo, rompiamolo. Troviamo la via di uscita, per noi, per tutte.

Tecnologia morale

giovedì, Dicembre 1st, 2011

Sentendo parlare di Siri antiabortista, ci è venuto in mente il genovese fu cardinal tradizionalista e ultra-conservatore Siri… invece qui si parla di tecnologia e non di teologia, si parla di Siri l’assistente vocale dell’iPhone 4S che se gli chiedi qual è la clinica che pratica aborti più vicina, o non ti risponde, o ti manda ad una clinica antiabortista… stessa risposta che se avessimo interrogato un cardinale.

Sulla via della Lombardia

giovedì, Novembre 3rd, 2011

Soldi per non abortire. Sforzandoci di pensare bene; cioè di credere che l’intento sia veramente quello di compensare un deficit economico nella scelta di partorire un/a figlio/a; ci chiediamo se un contributo di 2.400 euri massimi possa fare la differenza. Siccome che no, perché poi viene il verbo arrangiati, pensiamo che  gli uomini, quelli lì,  probabilmente credono che le donne si possano pagare per ogni cosa. Ma dalla quotazione di una sveltina alla quotazione di una mamma corre la differenza tra un mestiere scelto ed un destino imposto.
E non dimentichiamo che il deliberato è in attuazione di una legge che prevedeva erogazione di contributi e servizi solo ai cittadini italiani (almeno un genitore) da almeno 10 anni e da almeno 5 residenti in Friuli-VG con sole deroghe per coloro che prestano servizio in regione presso le forze armate e le forze di polizia. Verrà concesso il contributo alle migranti? Oppure nell’epoca sette miliardi con il declino dell’uomo bianco il gettone si inserisce nella macchina sforna pupi, ovvero detta: politiche per la natalità autoctona?

In via di estinzione

mercoledì, Ottobre 26th, 2011

Come i rinoceronti di cui parlavamo ieri. I medici non obiettori fra cinque anni saranno estinti e non si potrà più abortire. Così la legittima obiezione di coscienza riconosciuta quando il servizio militare era un obbligo, è diventato il grimaldello per scardinare la 194. Esercitare la professione di ginecolog*  non è un obbligo; se deve farlo un po’ sì e un po’ nò, il medico obiettore è meglio che cambi mestiere. Crede nell’ovulo fecondato che gli sorride? Vada ad estrarre tonsille. Non ci crede, but we are in Italy and carriera oblige?  E’ uno schifo, per quanto ci riguarda può andarsene a casa.

L’infermiere da paura

martedì, Settembre 6th, 2011

Vedi il video e poi vomita.
Quello è pure infermiere; e chi lo vorrebbe al proprio capezzale un infermiere convinto che quello di cui è convinto lui, le  proprie personali adesioni fideistiche, debbano essere buone, universali e andare bene per tutte/i…
Sul piano politico questo si chiama fascismo, su quello etico/morale, integralismo. Poi, nel dettaglio le frasi:“…Abbiamo svuotato l’Italia con questa legge (194)… stiamo perdendo la nostra identità per colpa di una legge che permette queste cose…” dicono anche di quale integralismo si tratta. L’infermiere per la vita non si è studiato bene nemmeno la relazione del ministero della salute sull’applicazione della legge 194; dal 1978 i casi di aborto si sono dimezzati (riduzione del 50,9%) ed alla IVG fanno ricorso il 43,8% di donne straniere (perciò giochetto della carta identitaria è già abortito in partenza) ed infine, in Italia, paese a bassa natalità c’è anche il ricorso all’aborto più basso rispetto agli altri paesi, perciò non si svuota niente che non sia già vuoto per conto suo o per la libera scelta delle donne. A meno che il sanitario con la croce fetale non le voglia vedere obbligare alla figliazione coatta.

Bagnasco furbo & varie

venerdì, Agosto 19th, 2011

Madrid, protesta contro il papa alla GMG

Prima che qualcuno si azzardi a dire di tassare il vaticano, il Vaticano dice chi bisogna tassare. Gli evasori, tuona il cardinalministro  Bagnasco. .. Ideona!
A proposito di tassare e tartassare, parliamo di donne. Oggi indulgenza plenaria, perdono totale, se, in peccato mortale di aborto, si va a Madrid come papagirls.
In ogni caso Dio perdona, il tumore no. I Cristiani Cattolici Razionali ci avvisano che chi ha abortito è facile che muore di tumore al seno. Che dire? In un post di commento a-ateo dice: “E’ una notizia importante per chi è schierato a favore della vita…” E vissero integralisti e contenti.

Il cimitero dei feti abortiti

giovedì, Luglio 28th, 2011

Eugène Delacroix-La ragazza seduta al cimiteroBravi, bravissimi nella sottile arte del ricatto, maestra di cerimonie Miss Roccella con quella sibillina “scelta di civiltà” a marcare le donne che abortiscono e non sepelliscono quello che ritengono ancora un insieme organizzato di cellule come donne incivili, barbariche e assassine.
Bravi, bravissimi in protocolli e proclami per “Difendere la vita con Maria”; silenziosi, silenziosissimi, non un commento, non una condanna al  Breivik/Borghezio pensiero ovvero al “difendere la vita con Mario”, quello delle radici cristiane. D’altra parte i musulmani non sono feti abortiti, i servizi cimiteriali non sono per loro.

Cimitero per feti abortiti con l’ok della Chiesa: è polemica a Caserta
Protocollo d’intesa tra ospedali e l’associazione «Difendere la vita con Maria». Medici in rivolta

Bocciato!

domenica, Gennaio 2nd, 2011

Sanità – Per i giudici «è illogico che ogni territorio disciplini la materia»
Lombardia, bocciate dal Tar
le linee guida sull’aborto

Bocciate le linee guida di Formigoni: «Il termine delle 22 settimane contrasta con la legge nazionale»

Indietro tutta 2

giovedì, Agosto 19th, 2010

Perchè una donna dovrebbe ricorrere ad un rischioso mix di farmaci per un intervento al quale avrebbe diritto in una qualsiasi struttura sanitaria abilitata, indipendentemente dalla sua professione e dal suo status nei confronti della giustizia? Perchè tutti si danno da fare affinchè quel diritto non venga garantito.

Mix di farmaci generici per abortire ricoverata in ospedale e denunciata

Indietro tutta 1

giovedì, Agosto 19th, 2010

Perchè donne disperate e in difficoltà economiche dovrebbero pagare un medico per abortire se avessero accesso libero e gratuito in ospedale per un intervento al quale dovrebbero avere diritto? Perchè tutti si danno da fare affinchè quel diritto non venga garantito.

Aborti clandestini, arrestato medico
Gettava nel water i feti delle immigrate

Cinque giorni dopo

lunedì, Agosto 16th, 2010

l’ok dell’agenzia del farmaco
Usa, arriva la pillola del quinto giorno
Via libera alla vendita del “contraccettivo d’emergenza”: ha un’efficacia più lunga della pillola del giorno dopo

Chiuso per ferie: arrangiatevi

giovedì, Luglio 15th, 2010
Il medico in ferie, stop alla pillola abortiva
A 4 mesi dalla prima somministrazione del farmaco
il Policlinico sospende le prenotazioni della Ru486