Archive for the ‘Femminicidio’ Category

La sindrome di Sansone

giovedì, Gennaio 12th, 2012

Ecco il  family mass murder nostrano. Uccide la moglie, la figlia di otto anni, la suocera ed il cognato disabile, dà fuoco alla casa ed infine si suicida. Scommettiamo che lo chiameranno momento di follia, o comunque useranno termini ad essa ascrivibili. La via più breve per isolare l’uno dai molti, sterilizzare il problema, circoscriverlo ed infine negarlo. Ignorare la sommatoria di  donne uccise da famigliari o ex, ignorare la famiglia mattatoio, ignorare l’uomo che uccide perché non sa far altro che alzare la voce, menare le mani, usare tutte le armi per esercitare il ruolo che il moralismo sociale gli attribuisce: il capo-famiglia. Il padrone di quella struttura sociale elementare la cui difesa a oltranza ormai corrisponde ad una condanna per molte donne; delle volte ad una condanna a morte.

Body count

venerdì, Gennaio 6th, 2012

Era finita con 137 (una donna uccisa -da mariti, fidanzati, ex, ecc, ecc-  ogni 63,94 ore; cioè una ogni due giorni e qualcosa). Bollettino di guerra registra.
Perfino la, ormai ex, potenza imperiale americana ammette di non poter sostenere più di una guerra alla volta; la potenza patriarcale nazionale invece no, non molla la retriva guerra del dominio sulle donne esteso a tutti i fronti e  sempre alimentata da putredini sentimentali, prepotenze fasciste, media omertosi e collaborazionisti.
A 6 giorni nel 2012, tre donne sono state uccise: una studentessa italiana, una sex worker rumena, una sex worker cinese. La cronaca le divide per professione e nazionalità. Noi no. Li consideriamo femminicidi; donne uccise in quanto donne da uomini armati di odio misogino, clericointegralismo e merda fascista.
Lo stesso che manda avanti i bastardi del terzo millennio.

La prima coltellata

mercoledì, Ottobre 19th, 2011

Dalle nostre parti: “Accoltella la moglie…” … però …”Il caso, fanno comunque sapere, è «assolutamente isolato, non ci sono segnalazioni di violenze domestiche di questo tipo». Ovvero: è stata la prima volta, magari alla seconda coltellata vedremo di fare qualcosa, nella speranza che la terza coltellata non sia mortale. Quante coltellate deve subire una donna prima che si guardi con serietà alle violenze domestiche? Quante donne devono morire prima che si affronti veramente questo bollettino di guerra?

Femminicidi

martedì, Ottobre 4th, 2011

Tra ieri e oggi, sei donne sono morte.
Tina, Matilde, Giovanna, Antonella e Maria sono morte nel crollo del maglificio nel quale lavoravano in nero per 3,95 euro l’ora, anche per 14 ore al giorno.
Gaetana strangolata dal compagno che ventisei anni prima era già stato condannato per aver ammazzato la moglie.
Nessuna è morta per incidente. La prime cinque per incuria e sfruttamento, la sesta per accanimento giudiziario misogino.
Pensieri positivi: non dimenticare, non perdonare.

Che la rabbia si trasformi in lotta!

lunedì, Settembre 12th, 2011

Delle volte dobbiamo fare uno sforzo per non urlare, lanciare qualche oggetto contro il muro o tirare direttamente un pugno al computer. Quando leggiamo di un altro  femminicidio ci viene così; per la ripetizione dell’orrore, per la “normalità” della cronaca, per l’indifferenza verso la ripetizione, per la totale assenza di sensibilità sociale  per un massacro quasi quotidiano; perché non ne possiamo più di uomini che uccidono le donne.
Che la rabbia si tramuti in lotta!

Il bruto di Via del Cristo

domenica, Luglio 31st, 2011

Delle volte non abbiamo cuore di riportare tutte le crudeltà che le donne continuano a subire nel profondo medioevo postmoderno. Per noi e per tutt* lo fa il coraggioso “Bollettino di guerra”. E mai nome di blog fu più appropriato. Questo è.
Oggi qualcuna ha segnalato di una donna e di una figlia  massacrate a botte e a morsi dall’uomo di famiglia. In aggiunta alla nuda cronaca c’è da considerare la reazione del vicinato; sempre giocata sullo schema prevedibile della soluzione finale tipo “galera a vita”… sai mai che un tale bruto una volta fuori viene a prendersela anche con te…; sulla sensibilità per intercessione perché di mezzo c’era una bambina di tre anni “una giovane creatura che non ha alcuna colpa”…; e infine sulla condanna  del gesto eccedente e perciò da censurare qualsiasi   “eventuale torto abbia commesso la donna”. Ecco infine mostrarsi l’infido pensierino, quello che serpeggia e si nasconde nelle pieghe cerebrali dove il patriarcato ha lasciato il sedimento della giustificazione, sempre utile, nel caso in cui anche  l’uomo normale, quello del quartiere che guarda e commenta, metti che un giorno  gli venga di trasformarsi in bruto. Si deve suggerire sempre l’idea di una donna che commette un eventuale torto, altrimenti i maschi dovrebbero guardarsi in faccia e incominciare a chiedersi qual’è il loro problema. Ma fin che si guarda alle donne non c’è problema. E non c’è nemmeno soluzione.
E chi regge il gioco è imperdonabilmente complice!

Bacati all’origine

venerdì, Luglio 29th, 2011

ma non folli, anzi, sanissimi. Perfettamente in grado di intendere e volere. La patologia dei “sani”, delle “persone normali”  che nessuno ha voglia di riconoscere, si chiama patriarcato. Nella sua espressione estrema di dominio uccide. Untore questa società diffusamente sessista.

Dà fuoco alla moglie, ai carabinieri: «Volevo solo metterle paura» La donna in condizioni disperate, lotta per sopravvivere

La cultura e la mannaia

sabato, Luglio 9th, 2011

Parliamo intanto della mannaia, non quella che si abbatte sulla cultura con i soliti tagli governativi, parliamo di quella che si abbatte sulle donne per mano dell’uomo.
In questo modo giovedì scorso, dalle nostre parti, un altro uomo ha ucciso un’altra donna. Lui egiziano, lei friulana. Lui che la voleva sposare, lei che non lo voleva più.
Una storia delle tante, ben 78 conteggia il nostro bollettino di guerra in questa prima metà dell’anno. 78 diviso 6 fa 13; tredici al mese; 30 diviso 13 fa 2,3; una ogni due giorni e meno di mezzo. E mentre scriviamo ascoltiamo dal tg locale di un’altra donna trovata in fin di vita  con il cranio sfondato -faceva la prostituta- ci precisano; e questo a molti farà dire: “Ah… bè…allora…”.
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… e poi sono tutti depressi

lunedì, Giugno 20th, 2011

Uccidono la moglie, la compagna, la ex o anche a caso la prima che passa. Commettono il peggiore dei reati, ma comunque è sempre  perché soffrono di “un grave stato di sofferenza psicologica”. Lo facessero le donne sarebbero imperdonabili e cattive assassine.

Ingegnere della Ferrari uccide l’ex convivente dirigente del Cavallino

 

Schiave del potere

venerdì, Maggio 27th, 2011

Kiki Smith: Still-SSOggi leggiamo che un signore di Cinisello Balsamo usava il garage come box adibito ad officina e stanza delle torture. Leggiamo che in quel box è stato trovato il corpo “sfigurato, incaprettato, torturato” di una donna romena di 23 anni che faceva la prostituta nella via lì vicino. Quel signore viveva con la madre e con la sorella. Certi uomini sono così, da alcune donne prendono o pretendono cura e affetti, ad altre riservano disprezzo, sfruttamento e talvolta inconcepibili orrori. Incapaci nel poco della meschinità quotidiana e nel tanto del potere che tortura.
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Il coro dell’oratorio

martedì, Maggio 10th, 2011

Sul campo dell’oratorio a Motta Visconti, durante una partita di calcio si inneggia all’uccisione di Chiara Poggi. La morte di una donna, inno e slogan per tifoserie. A questo siamo tra i piccoli uomini. E c’è anche chi, tra i grandi, dice di non aver sentito niente!

“Stasi alè alè”. Allo stadio cori shock sull’omicidio di Garlasco

Famiglia a colazione

venerdì, Maggio 6th, 2011

Prato. Uccide la moglie a coltellate e poi si suicida La figlia di 4 anni apre la porta ai carabinieri. Un improvviso litigio all’ora di colazione è finito in tragedia in una casa di periferia. All’arrivo dei carabinieri la porta di ingresso dell’appartamento era chiusa a chiave dall’interno. I genitori della piccola erano in camera da letto: la madre morta, il padre agonizzante

Uxoricida di ritorno

sabato, Aprile 30th, 2011

Vent’anni prima aveva già ucciso la moglie sotto gli occhi della figlia. Ora ha ucciso la nuova compagna. Cosa gli hanno fatto capire nel manicomio criminale dal quale è uscito dopo dieci anni perchè non più socialmente pericoloso?

Uccisa sulla porta di casa a colpi di pistola
arrestato il compagno, già uxoricida

Il fucile da caccia

venerdì, Aprile 15th, 2011

Non c’è problema, il fucile da caccia con il quale spesso gli uomini, in genere mariti o ex, ammazzano le donne   è sempre regolarmente denunciato. I giornalisti che si occupano della cronaca ci tengono tanto a precisarlo, come se il delitto, con un fucile regolarmente detenuto fosse meno delitto, come se il detentore, a posto con licenza e versamenti fosse meno assassino.
Sembra che quel “regolarmente detenuto”, quella “doppietta regolarmente denunciata” garantiscano anche per la regolarità, contributiva e morale dell’uomo.
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Aggettivo possessivo: mia

domenica, Aprile 10th, 2011

Ragazza etiope assassinata
trovato il corpo a Pellegrino

L’ex si sposa con un altro
la punisce a pistolettate

Il sessismo genera mostri

venerdì, Aprile 8th, 2011

Perchè da qualcuno avrà appreso quel ragazzo, perchè qualcuno gli avrà suggerito di considerare le ragazze come oggetti, da qualcun’altro avrà appreso ad odiarle se non corrispondono alle proprie pulsioni, e infine avrà appreso a percuoterle se non obbediscono.  Non stupiamoci, abbiamo grandi maestri, ad iniziare dai piani alti della politica, passando per le televisioni, fino ai ripetitori di casa.

Una giornata tremenda

domenica, Aprile 3rd, 2011

Un crimine che non finisce mai.

Palermo, Reggio Emilia,

Venaria, Bologna,

Latisana

Nostra guerra quotidiana

mercoledì, Marzo 23rd, 2011

“Uccide la moglie davanti ai figli di tre e sette anni”

Un massacro da due righe e mezza su “La Repubblica”, da otto e mezza su “Il Corriere della Sera”.

Comunque,  tutto a posto:  l’arma del delitto, un fucile da caccia, era regolarmente detenuto.

Buon San Valentino

lunedì, Febbraio 14th, 2011

Il giovane sta scontando una pena di 16 anni e 8 mesi per il delitto di un’altra ex fidanzata
Omicidio della ex, assolto Luca Delfino
Il 34enne era imputato per il delitto di Luciana Biggi, uccisa in strada nel 2006.
Il pm aveva chiesto 25 anni

Indignatevi!

lunedì, Febbraio 7th, 2011

Uccide la moglie a coltellate
poi si consegna ai carabinieri

Uccide la ex moglie e il figlio, e si spara
lettere piene d’odio verso la donna
Il legale di Marcello Pistone: “Ma era lei a volerlo incontrare, io glielo sconsigliai”. Respinta per due volte la richiesta dei pubblici ministeri di convalidare l’arresto dell’uomo, nel 2009 e a ottobre 2010