Non è un virus, non è uno squilibrio ormonale, non è un disturbo bipolare, non è metereopatia, non è un eccesso di passione al quale gli uomini vanno soggetti… no.
La passione e la morte che le donne subiscono per mano degli uomini è qualcos’altro.
E’ una sonorità, onde acustiche che pervadono l’aria con il loro messaggio a volte sussurrato nell‘intimità delle case, a volte gridato nel rumore delle ossa che si rompono, infiocchettato nel fraseggio dei talk show, sublimato nel vojeurismo delle pubblicità, salmodiato nelle prediche sulla moralità, ritmato financo nelle sentenze giurisprudenziali… tanti strumenti per suonare un’unica nota; dieci, cento mille vuvuzelas moleste che ripetono lo stesso vuvuuuuuuuu: le donne devono sottostare, le donne devono obbedire, le donne si possono possedere, le donne si possono picchiare, le donne si possono ammazzare.
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