Febbraio 5th, 2012 by dumbles
Ecco, oggi gli ermellini mandano un messaggio e dicono cosa hanno pensato nel produrre la sentenza di cui si è molto parlato ieri. Molti hanno precisato che l’attacco ai giudici è stato fatto a sproposito perché quella non era altro che una “interpretazione doverosa” di una sentenza della Corte Costituzionale; era quella che stabiliva che le persone accusate di violenza sessuale di gruppo possono beneficiare di misure alternative al carcere.
Come oggi spiegano gli stessi giudici, “unica alternativa alla decisione presa sarebbe stata procedere sollevando una questione di incostituzionalità che, quella sì, avrebbe portato alla scarcerazione degli indagati per decorrenza dei termini di custodia cautelare”. La sentenza cui si fa riferimento è la n. 265 del 2010, la quale prevede l’obbligatorietà della custodia cautelare per i soli reati di stampo mafioso.
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Febbraio 2nd, 2012 by dumbles
Misure cautelari alternative al carcere per lo stupro del branco
Messaggio agli stupratori: nr. 1: fate gruppo, agite in branco, avrete comunque un’agevolazione: niente custodia cautelare in carcere; messaggio nr. 2: se non occorre er gabbio, stuprare una donna non è poi così grave; messaggio nr. 3: se stando fuori rivedete la vostra vittima, il problema è solo suo.
Non abbiamo inventato noi il sistema statale e carcerario, noi aborriamo il carcere e sappiamo perfettamente che chi ci finisce dentro e chi si lascia fuori è lo specchio e la misura dell’ordine sociale che si vuole significare e trasmettere. Un occhio di favore agli stupratori, un’ulteriore condanna per le donne.
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Febbraio 1st, 2012 by dumbles
Dunque succede che la RAI costruisce un disgustoso spot per il festival di San Remo, una cosa sessista, prurigine per bavosi, umiliante per le donne ecc. ecc., praticamente in linea, -o anche un po’ più sotto-, con la maggior parte delle cose che escono dalla televisione, RAI o non RAI.
Allora, l’iniziativa di alcune è di scrivere alla RAI, per protestare; la protesta arriva a Repubblica che la cita, dove? nella colonna delle prurigini con il titolo: “La ragazza dell’Ariston che offende le donne”(vedi foto di questo post).
Ecco, al di là della fiducia che si può riporre nella formulazione di proteste ufficiali, per le quali noi non perderemmo molto tempo, va comunque segnalata la protervia con la quale la morchia sessista cerca di galleggiare nel mare magnum del passatempo mediatico: non è “la ragazza dell’Ariston” che offende le donne; questo è il titolo dello spot che Repubblica riporta come titolo della notizia che invece è tutt’altro; praticamente l’inverso: sono gli uomini dell’Ariston che offendono le donne…, e,
tra parentesi, anche quell* che congegnano i titoli di Repubblica.
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Gennaio 31st, 2012 by dumbles
La cronaca la fa Rainews24. Una ragazza stuprata a Cagliari, qualche giorno fa da uno che con le donne si relaziona solo in quel modo, visto che era già stato condannato per stupro altre due volte (e ancora nessun* si è ingegnato ad insegnargli qualcosa); uno che poi se ne va come niente lasciando anche un biglietto con il suo numero di telefono, tanto sta sicuro che così fan tutti, che lei ci stava, perché in sostanza tutte gradiscono.
Poi, dopo la cronaca dello stupro c’è la cronaca del contorno, quello che serve ad inquadrare il contesto del reato. Qui è “Una squallida vicenda in una notte cominciata male”, la lite con il fidanzato che ti lascia a piedi, tua madre che pure ti lascia a piedi e tu che devi tornare a casa da sola. Ecco, una ragazza sfortunata, od un suggerimento ad essere accompagnate piuttosto che sole.
E come sempre implicitamente, si suggerisce che sono le donne che si devono attrezzare, non il resto del mondo che deve cambiare.
“La notte ci piace, vogliamo uscire in pace!” era un vecchio slogan, attualissimo.
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Gennaio 29th, 2012 by dumbles
Marta, No Tav arrestata il 3 luglio, ora agli obblighi di dimora, scrive questa lettera che riprendiamo dal sito notav.eu. A lei ed a tutti gli indagati di allora e di oggi la nostra solidarietà, siamo con loro, resistenti e non resipiscenti.
Carissim* compagn* abitanti della val di Susa, e tutt* quell* che resistono alla costruzione del TAV, sono Marta, arrestata il 3 luglio durante l’assedio alle reti del non cantiere.
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Gennaio 27th, 2012 by dumbles
Un ex terrorista per dimostrare che sono terroristi, uno di un centro sociale e perquisizioni ai centri sociali per dire che sono covi di malfattori; studenti vari per significargli che è meglio per loro non alzar troppo la testa (non lo avevano già capito con la pesante repressione al mov. “No Gelmini?”); due valligiani per dire che non ci sono solo i cattivi che vengono da fuori e per i valsusini il braccio duro della legge deve essere monito sempre valido; una donna incinta di sette mesi per indicare al pubblico ludibrio una donna, una madre! che osa protestare… In tutto 26 + 15 persone tra arresti e domiciliari per la dimostrazione del teorema che traballa, che non sta in piedi neanche se Guido gli prestasse la stampella che a suo tempo aveva “brandito” come arma pericolosissima il 3 di luglio, e perciò anche lui arrestato.
E poi il teorema del Pitagora della repressione non quaglia semplicemente perché contro il Tav e la sua mafia si continuerà a lottare
Allora, domani presidio a Udine, h. 15,00 davanti alla Prefettura
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Gennaio 27th, 2012 by dumbles
Solidarietà alle lavoratrici Omsa!
Ci associamo al giorno lanciato in rete per il supporto alle lavoratrici ed il boicottaggio all’azienda da loro chiesto a suo tempo – Campagna Boicotta Omsa.
Loro ci hanno spiegato la situazione: delocalizzazione non per crisi ma per profitto.
Praticamente quello che sta accadendo da almeno vent’anni: le aziende vanno ad investire e ad esportare la produzione nei paesi dove si offre manodopera a basso costo, senza tutele sindacali e senza tensioni sociali.
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Gennaio 26th, 2012 by dumbles
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Gennaio 24th, 2012 by dumbles
È nella grammatica. La grammatica dice se una lingua è portata correttamente o no.
Dalla lingua o linguaggio sessista però non si esce solo aggiustando la grammatica o solo rimodellando la lingua; come abbozza Bartezzaghi nel suo breve scritto: “…la lingua non modifica la visione del mondo”. Rimodelliamo il mondo ed incominceremo a parlare una lingua diversa da quella del dominio.
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Gennaio 23rd, 2012 by dumbles
Tutti concentrati su tassisti e farmacisti, intanto nel marasma generale al capitolo liberalizzazioni si piazzano tre articoli che aprono la strada alla trivellazione selvaggia a mare per la ricerca ed il prelievo di idrocarburi. Finanziamenti, riduzione della distanza dalla costa (da 12 a 5 miglia), facilità nelle procedure autorizzative. Clini ha poi detto che sono voci prive di fondamento. Eppure qualcuno ha letto gli articoli e ne ha pure citato i numeri: il 21, il 22 e il 23, e non erano per giocare al lotto.
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Gennaio 21st, 2012 by dumbles
… ed un posto per ogni cosa. Già questo motto è fastidioso per chi non riesce a stare nel banale ordine domestico delle mutande nel giusto cassetto, figuriamoci quando lo stesso riquadro schematico viene utilizzato per rimettere a posto la realtà momentaneamente perturbata, messa in disordine, da un evento drammatico.
Parliamo ovviamente della Costa Concordia, una tragedia all’italiana, verrebbe da dire, se volessimo anche noi farci prendere dalla smania della catalogazione degli eventi.
In realtà i cassetti dell’arredamento socioculturale non attendono eventi, attendono persone cui affidare il ruolo di nuclei di rappresentanza della morale nazionale: il buono, il cattivo, la donna.
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Gennaio 17th, 2012 by dumbles
L’interessante è l’innesco del fiocco: il suo germe cristallino. La natura prende quello che c’è. Questa volta per fare la neve ha trovato solfuro e ossido di rame, ioduro di mercurio, piombo e cadmio, silicati. Insomma puro inquinamento da restituire a terra nell’eterna magia dei fiocchi di neve.
Arriva la neve «chimica». La colpa è dello smog
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Gennaio 16th, 2012 by dumbles
Locale, ma anche no. Il Messaggero Veneto interpella il prof. Marchesoni direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell’azienda ospedaliera S. Maria della Misericordia a proposito della grande richiesta di “pillola del giorno dopo” nei fine settimana da parte di giovani e giovanissime.
Al di là della cronaca che su questi argomenti è spesso in equilibrio precario fra moralismo e fustigazione; va sancito che chi la richiede ha diritto ad averla, anche perché una delle grandi campagne punitive nei confronti delle donne si gioca proprio su questo.
Sul versante di una riflessione nostra, invece ci viene da dire che, a parte le situazioni accidentali, i dati che emergono segnano una debacle sul fronte della contraccezione; cioè quella che passa per la consapevolezza di sé e del proprio corpo; una concessione al maschio di totale deresponsabilizzazione; un lascito chimico sul corpo.
Certo, si chiudono e boicottano i consultori, la vita è dura e tutto ci rema contro ma facciamone un motivo di lotta arricchita dalle virtù dell’autogestione che con la scelta e la valutazione della pratica contraccettiva si coniuga benissimo.
Poi, per quanto riguarda ancora l’articolo in questione, lasciando da parte le coloriture sugli “aborti sospetti”, ricordiamo che Marchesoni e tutta la sua crew -1 sono obiettori, perciò obiettiamoli prima noi.
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Gennaio 14th, 2012 by dumbles
L’altra sera, parlando fra di noi di violenza contro le donne e femminicidi, cercavamo ancora di capire che cosa impedisca a questi continui reiterati delitti di essere trattati dai media come allarme sociale, di suscitare dibattiti, di sviscerare le questioni, di sentire le parti ecc. ecc. Non che questo garantisca nulla, ovviamente, le oscene strumentalizzazioni alla Alemmano, per intenderci o la vacua spettacolarizzazione televisiva, sarebbero anche peggio; ma volendo essere speranzose, se trattato in modo corretto, potrebbe essere almeno l’indicatore di un primo step di consapevolezza rispetto al “fenomeno”.
Nulla di tutto questo. Le donne continuano ad essere massacrate e nessuno si scompone.
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Gennaio 14th, 2012 by dumbles
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Gennaio 12th, 2012 by dumbles
Ecco il family mass murder nostrano. Uccide la moglie, la figlia di otto anni, la suocera ed il cognato disabile, dà fuoco alla casa ed infine si suicida. Scommettiamo che lo chiameranno momento di follia, o comunque useranno termini ad essa ascrivibili. La via più breve per isolare l’uno dai molti, sterilizzare il problema, circoscriverlo ed infine negarlo. Ignorare la sommatoria di donne uccise da famigliari o ex, ignorare la famiglia mattatoio, ignorare l’uomo che uccide perché non sa far altro che alzare la voce, menare le mani, usare tutte le armi per esercitare il ruolo che il moralismo sociale gli attribuisce: il capo-famiglia. Il padrone di quella struttura sociale elementare la cui difesa a oltranza ormai corrisponde ad una condanna per molte donne; delle volte ad una condanna a morte.
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Gennaio 10th, 2012 by dumbles
Lucia e Mikel, baschi, scrivono a VareseNews, offesi e doppiamente offesi per l’ostensione della bandiera basca sul balcone della sede della Lega Nord di Varese, “per l’insulto e affronto della Lega Nord di Varese che, strumentalizzando la lotta basca, millanta somiglianze e affinità inesistenti; non siamo come loro, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai” dicono.
La bandiera certo, è soltanto un simbolo, ma quella del popolo basco ricorda 500 anni di colonizzazione, vessazioni e torture e il fazzolettino padano nel taschino indica il politico che va a Roma a prendere la poltrona e il sole delle alpi che sventola sollevando nugoli di odio razzista e fascista, cosa indica oltre alle nuove manovre populiste per tornare a Roma a prendere la poltrona? E’ certo che non è cosa! E il popolo padano? Ne riparleremo quando non esisterà più la Lega Nord.
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Gennaio 7th, 2012 by dumbles
“Conosco la mente di Dio, ma il mistero sono le donne”
Così parlò Stephen Hawking, scienziato.
Meno male! Almeno c’è uno che non si fregia di conoscerle come fanno molti, riempiendosi la bocca di stereotipi e pregiudizi; gli stessi che fanno sì che il mondo scientifico, per primo, abbia dis-conosciuto le donne condannandole ad essere poche, andare lentamente e stare in basso. E poi c’era il soffitto di cristallo, e sicuramente c’è ancora se il mondo STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) è popolato da imbecilli del calibro di quel Summers, presidente di Harvard il quale, qualche anno fa, blaterava di “differenze biologiche innate tra donne e uomini” per cui le femmine eccellono meno nelle carriere legate alla matematica ed alle materie scientifiche. Non che ci interessi particolarmente perorare la causa delle pari opportunità; anche se, quel che è giusto è giusto. In realtà, a tutt’oggi, epoca di cambiamenti climatici, catastrofi in-naturali, clonazioni e riproduzioni chimeriche, forse è proprio meglio rimanere un mistero per la scienza che invece non è del tutto un mistero per noi. Ne conosciamo la storia e i suoi asservimenti, ne scontiamo l’imprinting riduzionista, ne intuiamo il divenire esaltato nel paradosso di un mondo che non ha saputo salvare, ma in parte ha contribuito a distruggere.
E forse è meglio che Hawking e colleghi, continuino a scommettere sulla particella di Dio, a rincorrere il loro caro bosone di Higgs piuttosto che ad acchiappare e svelare il comosoma X.
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Gennaio 6th, 2012 by dumbles
Ci associamo alla campagna di boicottaggio dell’azienda lanciato dalle 240 lavoratrici licenziate via fax il 27 dicembre.
A casa per delocalizzazione. Che cosa sia lo si capisce bene dalla sincerità cristallina che emerge dal pezzo di intervista pubblicato qui.
Boicottare è umano (e giusto!), ma rilanciare è doveroso. Perché noi vogliamo che nessuna donna, né qui né in Serbia, né altrove sia sfruttata sul lavoro. Qui, la “marchionnatura” del bestiame (grazie sindacati!); là bestie e basta.
Boicotta Omsa, lascia il mandriano scalzo.
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Gennaio 6th, 2012 by dumbles
2012: influenze astrali => Marte per lui, Venere per lei.
Secondo l’ultima ricerca di grido in fatto di psicologia, così come banalmente riportata da Repubblica, le differenze fra donne e uomini sono notevolmente maggiori delle uguaglianze. Indovinate quali sono? Sensibilità, calore emotivo ed apprensione per lei; equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza per lui.
Avevamo forse dubbi sugli stereotipi dominanti nel profiling di genere? No, e delle volte ci viene anche il dubbio che certe ricerche ne siano un prodotto. O forse è solo colpa dei media che non sanno cosa pubblicare vicino all’oroscopo.
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