Dicembre 7th, 2011 by dumbles
Già… perché, immaginiamo siano prevalentemente maschi (e immaginate le battute…), quelli che si buttano giù per arrivare alle tette della modella nella nuova trovata pubblicitaria della Wonderbra.
Il reggipetto sul megacorpo iperesposto, gigantizzato, fagocitante e conformato al desiderio maschile, il vero soggetto della rappresentazione.
Il salto nella scollatura
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Dicembre 6th, 2011 by dumbles
… intanto questo per una manovra più equa e meno lacrimosa. Così magari la ministra avendo agito nel giusto, non avrebbe pianto. Ma non c’è niente da fare. Berlusconi e la sua cricca facevano finta che la crisi non c’era così tagliavano e indebitavano il paese delle grandi opere, del ladrocinio legalizzato del project financing, senza dirlo troppo; Monti, il “curatore fallimentare” come lo chiama Garofalo, con la crisi resa evidente e chiamata ‘catastrofe‘, taglia e indebita il paese delle grandi opere, del ladrocinio legalizzato del project financing. E allora vai con 5 miliardi per infrastrutture come alta velocità e terzo valico dei Giovi, così, tanto per far incassare e indebitare i soliti… da piangere.
* immagine rubata da qui
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Dicembre 4th, 2011 by dumbles
Fu il “maternese“, la prima lingua della nostra specie.
Così sostiene Dean Falk, antropologa e specialista dell’evoluzione del cervello nel suo libro, che abbiamo letto con piacere: “Lingua madre. Cure materne e origini del linguaggio” (Bollati Boringhieri 2011).
Una nuova prospettiva negli studi sull’evoluzione del linguaggio che secondo gli approfondimenti di Falk non nasce con i richiami fra maschi impegnati nella caccia o nella competizione sessuale, nasce nella stretta relazione tra madre e figlio/a, dalla necessità di compensare il distacco dal corpo materno nel passaggio alla stazione eretta. Stare in piedi significò, oltre che modifica delle ossa del bacino, restringimento del canale del parto e selezione dei soli neonati di dimensioni più piccole, un maggior accudimento per l’impossibilità del piccolo di rimanere aggrappato al corpo materno come invece avviene per molte scimmie.
Fu la voce della madre, i suoi richiami di rassicurazione sulla sua vicinanza, i suoi vocalizzi, le sue cantilene diventate poi ninne nanne e musica quel caldo contatto con il corpo che non era più possibile mentre cercava da magiare o si occupava delle incombenze quotidiane.
Quella struttura di base che secondo Falk si ritrova in tutte le lingue, quel “maternese” il cui eco sentiamo risuonare ancora quando ci si rivolge ai neonati ed ai piccoli della specie, fu il proto-linguaggio dell’umanità, nato dalla necessità vitale di cura piuttosto che dalle impellenze di comunicazione fra uomini attorno al fuoco.
L’uso che poi gli uomini fanno del linguaggio come strumento di dominio sulle madri e sulle donne è un’altra storia.
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Dicembre 4th, 2011 by dumbles
Allora, venerdì eravamo qui, in uno dei nostri paeselli, intercettato dal mostro C5 (Corridoio 5 Lisbona-Kiev), ad incontrare Maria ed Emilio del Coordinamento dei comitati No Tav della ValSusa che hanno fatto tappa da noi per il No Tav Tour. Giovedì prossimo, chi potrà sarà da loro per ricordare l’anniversario della liberazione di Venaus e consolidare la resistenza in corso contro la grande opera inutile. Chi non potrà, sarà idealmente con loro; gli ideali hanno più forza del CS, ormai vero mezzo a sostegno del C5.
A proposito di opere inutili sostenute da mezzi e costi devastanti, ci viene in mente la ministra Fornero che si indigna perché nella delegazione di giovani che doveva confrontarsi sulle pensioni non c’erano le donne, quelle che lei punta a mettere in croce con i 41 anni di contribuzione.
Ci permettiamo di darle noi un consiglio semplice semplice: vada a prendere i soldi da un’altra parte, per esempio da qui e vedrà che perfino qualcuna di noi la apprezzerà per aver fatto finalmente una cosa ovvia.
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Dicembre 4th, 2011 by dumbles
Merda pura che ti toglie tre anni di vita. Lo dice il rapporto annuale ‘Air quality in Europe‘
Questi i problemi, altrochè le sbavate politiche propagandistiche di Bossi. Popoli liberi -[tutti!]- in libero ambiente, pulito dalle deiezioni industriali che in questi anni ha arricchito padroni e padroncini padani che da Roma, con un ministero dell’ambiente soft come la carta a doppio velo, hanno pur sempre continuato a preservare i loro interessi.
Ma non sono i primi e non sono i soli; il Cnr è andato a prendere le misure anche in Nepal; porterà i numeri a Durban alla conferenza sui cambiamenti climatici. Dove già si respira aria di chissenefrega.
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Dicembre 1st, 2011 by dumbles
Sentendo parlare di Siri antiabortista, ci è venuto in mente il genovese fu cardinal tradizionalista e ultra-conservatore Siri… invece qui si parla di tecnologia e non di teologia, si parla di Siri l’assistente vocale dell’iPhone 4S che se gli chiedi qual è la clinica che pratica aborti più vicina, o non ti risponde, o ti manda ad una clinica antiabortista… stessa risposta che se avessimo interrogato un cardinale.
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Novembre 29th, 2011 by dumbles
Ma c’è ancora tempo per fare qualcosa? Decisamente no se la crisi ecologica, gravissima, è nascosta dalla crisi economica che ripropone come soluzione la stessa crescita predatoria e insensata che l’ha prodotta. Durban ultima fermata: ecosystems or economies? Poi la catastrofe.
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Novembre 26th, 2011 by dumbles
Questa è l’unica cosa da fare.
Adama è una donna e una migrante, rinchiusa nel Cie di Bologna dopo aver chiamato i carabinieri di Forlì per essere stata derubata, picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello dal suo ex-compagno. Ma le istituzioni hanno risposto alla sua richiesta di aiuto con la detenzione amministrativa riservata ai migranti che non hanno un regolare permesso di soggiorno.
In nome della Bossi-Fini che condanna al silenzio ed al ricatto, in nome di Turco-Napolitano che condanna a reclusione chi subisce e denuncia violenza. Brutta la dichiarazione della direttrice del Cie: “Se dice la verità, sarà liberata”, deprimente la nuova ministra: “Verifiche scrupolose”.
La verità è stata già verificata: i Cie sono lager, vanno chiusi tutti e subito!
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Novembre 25th, 2011 by dumbles
Il patriarcato è peggio del capitalismo.
Intanto è nato prima. Assestato e consolidato sul controllo dei mezzi di ri-produzione ha collocato il genere femminile tra gli “oggetti” di proprietà sicchè anche il più diseredato degli uomini o quelli che “la proprietà è un furto” si sentano legittimati a dire “lei è mia”.
Da questo senso di proprietà discende la violenza.
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Novembre 22nd, 2011 by dumbles
A Velletri. Odiosissimi quelli che pur condannando lo stupro allo stesso tempo denigrano, offendono e insinuano una colpevole responsabilità della vittima; ripugnanti quelli che stanno dalla parte degli stupratori a parole; figuriamoci quelli che ci stanno anche con le azioni. I giornali e i tg si preoccupano per avvocati, pm e giudici; per la ragazza stuprata nemmeno una parola. Eppure quella violenza torna a cadere su di lei, e mai come ora sta a noi tutte evitare che l’azione intimidatoria dei picchiatori vada a buon fine. Facciamo squadra!
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Novembre 21st, 2011 by dumbles
Parlare di stalking va bene perché porta alla luce un comportamento nocicettivo grave, perché rende evidenti prepotenze che vanno stoppate, perché mette in chiaro distorsioni socioculturali ataviche… perché è importante che la vittima non sia lasciata sola, perché trovi il coraggio e l’appoggio per ribellarsi; ma, dal momento che davanti alla parola stalker, nella maggior parte dei casi c’è l’articolo maschile “lo”, è ancora più importante parlare a chi e di chi ne è l’agente operativo. La medicina, deve puntare a rinforzare il sistema immunitario, certo, ma soprattutto ad annientare il virus. Avrà voglia il volenteroso “Osservatorio nazionale sullo stalking” di parlarne a 360° a cominciare da quel “mia” che i ragazzini imparano a pronunciare assieme all’apprendimento sociale della loro identità di genere ancora sintonizzata sulle frequenze del vecchio patriarcato?
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Novembre 20th, 2011 by dumbles
Manifestazione ieri a Montichiari contro Green Hill, quello che diventerà il più grande fornitore europeo di animali da tortura per laboratori farmaceutici. Di proprietà dell’americana Marshall Farm Inc., che ha l’obiettivo “di arrivare a “produrre” 5.000 cani e farne così il più grande allevamento di cani beagle d’Europa. Per un prezzo compreso dai 450 ai 900 euro si possono infatti comprare cani di tutte le età, e aggiungendo qualcosa in più si può comprare una femmina gravida. Green Hill e Marshall Farm inoltre “offrono” ai propri clienti trattamenti chirurgici su richiesta, tra cui il taglio delle corde vocali o l’asportazione di alcune ghiandole.”
Ah, alla manifestazione c’era anche la Brambilla, ex ministra al turismo, che per quanto ci riguarda può tornarsene a casa a dirigere le aziende di famiglia: commercio alimenti (animali) surgelati. Bye bye (fermaregreenhill)
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Novembre 19th, 2011 by dumbles
A quanto pare arriverà il progetto Fornero sul sistema pensionistico, -contributivo anziché retributivo-, calcolato sui contributi versati piuttosto che sulla retribuzione ricevuta. Intanto, le nostre “marchette” si riducono ad un nulla perchè se si lavora, si lavora precariamente e saltuariamente, e ci sono anche quelle la cui contribuzione, prima che a loro, va a risarcire l’azienda; una novità: le commesse mezzadre.
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Novembre 18th, 2011 by dumbles
Figuriamoci! Che ci dovremmo aspettare da questo ibrido governo di catto-banchieri o “primo governo Bagnasco”?. Sarà divertente vedere se questo giro l’ICI varrà veramente per tutti, chiesa compresa. Già ieri ci siamo divertite alle prime esternazioni del ministro dell’ambiente, nuclearista post referendum, assolutamente TAVista, fan del ponte… alla faccia dell’ambiente e del debito pubblico… Ieri poi abbiamo visto anche la continuità del manganello sugli/le student*. Che farà la ministra post Maroni? Filosofia da mano pesante tipo quella che richiede condanne esemplari come per il ragazzo condannato a 3 anni e 4 mesi (!) per la manifestazione del 15 ottobre?… come per Nina e Marianna incarcerate a scopo puramente intimidatorio per dissuadere i protestatari valsusini?… E le altre due ministre, che faranno? Il puntello dei tecnocrati chiamati a spolparci o parti attive della macelleria in rosa ovvero dalle donne per le donne?
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Novembre 15th, 2011 by dumbles
Legge 40 sulla procreazione assistita: per essere brutta è sempre stata brutta, ma c’è chi riesce a renderla ancora peggiore. Ci pensa miss Roccella presentando al Consiglio Superiore di Sanità le linee guida che prevedono l’esclusione dalla norma delle coppie portatrici di malattie genetiche.
Domani è un altro giorno, miss Roccella, sottosegretaria, se ne va, via col vento e il suo governo; quello che non va mai via è la battaglia del dominio combattuta sul corpo delle donne. La procreazione normata è l’obolo che si lascia alla sacrestia, è una credenziale per il futuro, crisi o non crisi, il controllo dei corpi.
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Novembre 13th, 2011 by dumbles
Da Papi a Monti: che ci cambia a noi donne sull’orlo di una crisi economica ma anche finanziaria ma anche ecologica che non siamo state noi a creare ma che siamo chiamate comunque a pagare? Tolta la buffoneria machosessista dell’unto dimesso -[che sì, certo è la liberazione da un fastidio, non la soluzione del problema]- rimane l’uguale macelleria sociale diffusa con l’aggravante di salutarla come una liberazione. Perciò tocca prenderci per tempo ed inquadrare il riservato signore dall’aplomb bocconiano. Intanto questo flash che qualcuno ha richiamato dal Corriere del gennaio di quest’anno; sono parole sue: “In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’ opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili.”
Già da queste poche righe sappiamo quale sarà la ricetta. Qui un’analisi più dettagliata; lasciamo stare la soluzione che lo scrivente propone nell’alleanza strategica coi “brics” o sulla reindustrializzazione ; il resto inquadra bene il contesto. In ogni caso, anche non conoscendo vita morte e miracoli del senatore Monti o, di quella che sarà la futura squadra di governo, ci siamo fatte le seguenti domande: -abolirà la casta? -cancellerà le grandi opere inutili? -condannerà la precarietà? -abbatterà la mafia? -starà dalla parte dei/lle salariat*? Claro che no. E allora cosa si vuole da noi? Ma non dovremmo essere noi a presentare il conto per i soldi che ci vengono orapresente estorti, i servizi negati e il territorio devastato? Dimissioniamoli tutti! Buffone l’uno, vampiri gli altri.
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Novembre 11th, 2011 by dumbles
Toh! Guarda cosa c’è dentro la formulazione della teoria della stabilità oltre alla formula delle regalie per i soliti noti e al teorema sacrifici per tutt* gli/le altr*:
(Interventi per la realizzazione del corridoio Torino – Lione e del Tunnel del Tenda)
1. Per assicurare la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione e garantire, a tal fine, il regolare svolgimento dei lavori del cunicolo esplorativo de La Maddalena, le aree ed i siti del Comune di Chiomonte, individuati per l’installazione del cantiere della galleria geognostica e per la realizzazione del tunnel di base della linea ferroviaria Torino-Lione, costituiscono aree di interesse strategico nazionale.
2. Fatta salva l’ipotesi di più grave reato, chiunque si introduce abusivamente nelle aree di interesse strategico nazionale di cui al comma 1 ovvero impedisce o ostacola l’accesso autorizzato alle aree medesime è punito a norma dell’articolo 682 del codice penale...
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Novembre 9th, 2011 by dumbles
C’è chi lo pensa, lo progetta, lo programma, lo appalta, subappalta a e ci si arricchisce; [a proposito, ieri eravamo ad ascoltare Claudio Cancelli] chi lo paga e lo subisce, e chi lo costruisce.
Delle “tute arancioni nei cantieri delle grandi opere” ne parla Simona Baldanzi nel suo ultimo libro.
Qui la ricerca “Mugello sotto-sopra. Alta velocità, lavoratori dei cantieri e società locale“
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Novembre 4th, 2011 by dumbles
Qualcuno un giorno dovrà spiegarci, come mai, mentre noi tartassat* dalla crisi al punto da essere come d’autunno sugli alberi le foglie o, come in Italia sui ponteggi i muratori, il lusso cresce. Cresce la domanda e l’offerta fatturerà +13% rispetto al +8% ipotizzato per il 2012. Potremmo andare a Verona, alla miglior rappresentazione che si potesse fare adesso (!): alla fiera del lusso, a vedere chi è che può comprarsi un orologio da 50.500 euro (scritto giusto eh!: cinquantamilacinquecento,00 euro), chi può comprarsi la barchetta ecc. ecc. L’orologio lo metti al polso, e la barchetta, dove la metti? Nella rassegna stampa di questa mattina su radio 3 abbiamo ascoltato l’intervento di una signora che denunciava il dissennato progetto dello “spostamento” (!) del fiume Cecina con la relativa distruzione della foce, importante ambito naturale, per far posto ad un porticciolo per imbarcazioni da diporto (in rete abbiamo trovato questo). Ecco, il porticciolo e la cementificazione; la modificazione del territorio in funzione del lusso. Abbiamo fatto un giro breve. Ancora più breve e drammatico quando la voracità sul territorio si somma al cambiamento climatico e il risultato è l’alluvione ormai settimanale. Con negli occhi le tremende immagini delle città che affogano, oggi una, domani un’altra… capitasse a noi qui in Friuli siamo già avvertit*: i risarcimenti non sarà un lusso averli; non ci saranno proprio. Come il motto della fiera di Verona -e il cinismo è tutto loro-: “non c’è più il lusso di una volta”, …contate i morti e arrangiatevi.
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Novembre 3rd, 2011 by dumbles
Soldi per non abortire. Sforzandoci di pensare bene; cioè di credere che l’intento sia veramente quello di compensare un deficit economico nella scelta di partorire un/a figlio/a; ci chiediamo se un contributo di 2.400 euri massimi possa fare la differenza. Siccome che no, perché poi viene il verbo arrangiati, pensiamo che gli uomini, quelli lì, probabilmente credono che le donne si possano pagare per ogni cosa. Ma dalla quotazione di una sveltina alla quotazione di una mamma corre la differenza tra un mestiere scelto ed un destino imposto.
E non dimentichiamo che il deliberato è in attuazione di una legge che prevedeva erogazione di contributi e servizi solo ai cittadini italiani (almeno un genitore) da almeno 10 anni e da almeno 5 residenti in Friuli-VG con sole deroghe per coloro che prestano servizio in regione presso le forze armate e le forze di polizia. Verrà concesso il contributo alle migranti? Oppure nell’epoca sette miliardi con il declino dell’uomo bianco il gettone si inserisce nella macchina sforna pupi, ovvero detta: politiche per la natalità autoctona?
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